L’assessore Zuin: “Un milione di euro serve per calmierare la Tari”. Successo per la ripartenza della sperimentazione: nei giorni di Pasqua, staccati quasi 66 mila ticket
Nei primi 4 giorni dall’avvio del secondo anno di sperimentazione, i visitatori del centro storico di Venezia che hanno pagato il Contributo d’accesso sono stati esattamente 65.866. Al termine del weekend lungo tra venerdì santo e Pasquetta (che, eccezionalmente all’interno del calendario di 54 giornate di applicazione del ticket nel 2025, proseguirà ininterrotto anche nei giorni feriali fino al fine settimana del 4 maggio), le cifre confermano come i turisti ormai abbiano pienamente capito, e accettato, la misura pensata dal Comune di Venezia per una migliore gestione dei flussi turistici giornalieri.
Ma non c’è solo il contrasto alle visite “mordi e fuggi”, tra le finalità del Contributo d’accesso. Come chiarisce l’assessore comunale al Bilancio, Michele Zuin, le entrate legate all’iniziativa consentono infatti anche di contenere l’aggravio per i residenti derivante dal volumi eccezionali di rifiuti che una città turistica come quella lagunare è chiamata a gestire.
Il Contributo d’accesso, l’imposta di soggiorno e la Tari
“Molti – premette Zuin – si chiedono come ciò che introitiamo dal Contributo d’accesso, ma anche parte dell’Imposta di soggiorno, venga utilizzato per “calmierare” la Tari dei cittadini veneziani. È una precisa scelta dell’Amministrazione Comunale, che utilizza queste 2 entrate del turismo per ristorare parzialmente i disagi per i veneziani dai costi per la tassa sui rifiuti, sia per le utenze domestiche che non domestiche”.
I costi da addebitare ai cittadini lagunari per il 2025 ammonterebbero a un totale di 120 milioni e 141 mila euro. Per ridurre queste cifre, il Comune ha previsto allora di applicare, prosegue l’assessore, un semplice meccanismo che agisce “a monte” dell’emissione della bolletta (e non comparendo dunque la riduzione all’interno della stessa, che arriva già “depurata” al cittadino), attraverso lo sfruttamento di 3 leve. La prima è il recupero dell’evasione della Tari, per il quale sono iscritti nella parte corrente del bilancio 1,5 milioni. La seconda è l’applicazione dell’avanzo dell’Imposta di soggiorno per 5,5 milioni.
Da quest’anno, la terza è la destinazione di 1 milione di proventi del Contributo d’accesso. “In totale – fa i conti Zuin – sono 8 milioni, in modo tale che arrivi alla bollettazione dei cittadini la cifra di 112 milioni invece del reale costo della Tari”. “Questa impostazione – conclude l’assessore – posso dire con orgoglio che l’abbiamo inventata noi e non ha precedenti in Italia. Utilizzare parte di introiti derivanti dal turismo per calmierare un costo a carico dei cittadini veneziani è una vera innovazione che fa capire quanto questa Amministrazione tiene ai propri cittadini”.
Tutti i numeri dei primi giorni del Contributo d’accesso 2025
Da venerdì 18 aprile, intanto, si è entrati nel vivo dell’applicazione di una misura che, dopo il già citato lungo periodo iniziale, verrà riproposta per tutti i weekend di maggio, giugno e luglio. Una delle novità del 2025 è la previsione di costi differenziati in base alla data di prenotazione del ticket. Il prezzo di 5 euro è stato confermato per chi prenota fino a 4 giorni prima. Si sale invece a 10 euro per chi acquista il biglietto all’ultimo momento.
E, finora, sono stati poco più della metà (36.495, il 55,4% del totale), coloro che hanno scelto di pagare il Contributo a prezzo maggiorato. Il meccanismo differenziato, a poco a poco, sembra comunque prendere piede, perché, nei conti elaborati al termine della giornata di Pasquetta, i ticket pagati sono già saliti a 113.545, con dunque 47.679 persone che si sono prenotate in anticipo per le prossime giornate. Finora, la massima affluenza si è registrata alla vigilia di Pasqua, con 20.200 ticket a pagamento registrati, di cui 11.035 avvenuti negli ultimi 3 giorni.
Per la quantificazione dei flussi, vanno inoltre aggiunte in particolare le categorie degli esenti, che non sono tenuti al pagamento ma devono comunque registrarsi: nei 4 giorni sono stati complessivamente 203.706, in continua crescita (lunedì si è toccata quota 56.097) e con una netta prevalenza dei turisti soggetti alla tassa di soggiorno.
Infine, sono stati effettuati complessivamente quasi 38 mila controlli, all’interno delle operazioni coordinate sul campo da una task congiunta di Comune di Venezia e Vela supportata da 90 steward, a cui si aggiungono i verificatori e gli agenti di Polizia locale.
Alberto Minazzi