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Giotto sotto le stelle: visite serali alla Cappella degli Scrovegni

Giotto sotto le stelle: visite serali alla Cappella degli Scrovegni

Le aperture serali della Cappella degli Scrovegni, a Padova, tornano il 25 marzo per celebrare il 720° anniversario della dedicazione. Tra arte e storia, attività culturali e teatrali

Visitare i musei e i luoghi della cultura in orario serale è una pratica sempre più diffusa tra gli amanti dell’arte.
“È una tendenza che, per quanto ci riguarda, riscontriamo non solo tra gli italiani e gli europei, ma tra i visitatori di tutto il Mondo. Perché offre una possibilità di fruizione alternativa, un po’ più rilassata e distesa, scegliendo per esempio di finire in bellezza, nel nome della cultura, una serata di relax” conferma Laura Nicolae, responsabile tecnico della gestione delle Visite serali alla Cappella degli Scrovegni. E le aperture serali della visitatissima location padovana, affidate alla cooperativa sociale Giotto, sono ormai prossime a tornare anche quest’anno. Una sorta di “anticipo” (anche se le due cose non sono collegate) di un paio di mesi della Notte Europea dei Musei, che interesserà tutto il continente.

Le visite serali alla Cappella degli Scrovegni

La data scelta per la ripartenza delle visite serali non è stata scelta a caso: il 25 marzo è il giorno della festa della dedicazione della Cappella. Si presume infatti che Giotto, autore del ciclo pittorico degli affreschi degli Scrovegni nel centro storico di Padova, spesso simboleggiato dal cielo azzurro della volta piena di stelle e santi a richiamare il Paradiso sceso in terra con Gesù, abbia completato la sua opera tra il 25 marzo 1303 e il 25 marzo 1305. L’avvio delle visite serali 2025 avverrà dunque esattamente in occasione 720° anniversario, proseguendo poi ininterrottamente fino al 3 novembre, prima di un’appendice in occasione delle festività natalizie. L’orario delle visite va dalle 19 alle 22, con una prima parte dedicata alla visione di un video illustrativo di circa 20′ e poi altri 20′ per la permanenza vera e propria all’interno della Cappella in libertà.

 

È possibile anche usufruire di un doppio turno a prezzo ridotto. “L’idea di dare il via alle visite serali – spiega Nicolae – nasce dall’esigenza di soddisfare le numerosissime richieste, contemperandole con il contingentamento ad un massimo di 25 persone presenti in contemporanea all’interno della Cappella”. Un’opportunità che ha registrato una crescita costante, in particolare dopo il Covid, passando dalle 30 mila visite del 2022 alle 34.500 dello scorso anno. “Una buona fetta dei visitatori – aggiunge la responsabile – viene dall’estero e molti affrontano il viaggio in Italia, anche da Australia, Giappone o Brasile, appositamente per ammirare il ciclo di Giotto”.

Laura Nicolae, responsabile tecnico di gestione per la Cooperativa sociale Giotto delle Visite serali alla Cappella degli Scrovegni

Le iniziative collaterali

Per offrire il migliore servizio ai visitatori, vengono proposte alcune piccole attività per approfondire la visita. “Mettendo a disposizione un tempo sempre limitato, ma più lungo rispetto alla visita diurna – riprende Laura Nicolae – abbiamo un margine per organizzare per esempio le cosiddette “Visite animate sotto le stelle”, realizzate in collaborazione con l’Associazione culturale TeatrOrtaet, in cui proponiamo, in giornate prefissate secondo un preciso calendario, rappresentazioni teatrali in costume. In passato, per esempio, ci siamo concentrati su Dante e per quest’anno stiamo ragionando su tematiche più religiose, visto che è l’anno del Giubileo”. Un’altra collaborazione è quella in atto con la Cooperativa Socioculturale, che dà la possibilità di effettuare la visita attraverso percorsi programmati, in cui personale preparato propone, in alcune fasce orarie (in occasione dell’apertura del 25 marzo, sono state fissate 4 fasce, alle 19.20, 19.40, 20.40 e 21, offerte gratuitamente in via promozionale), un accompagnamento in cui vengono fornite ulteriori notizie sugli affreschi.

La Cappella degli Scrovegni, Patrimonio Unesco

La Cappella degli Scrovegni è inserita, assieme ad altri 7 luoghi, all’interno dei “Cicli affrescati del XIV secolo di Padova”, iscritti nella lista del Patrimonio mondiale Unesco nel 2021. Prende il nome dal suo committente, Enrico, ed è intitolata a Santa Maria della Carità. Dal punto di vista artistico, pur ospitando anche il gruppo scultoreo della “Madonna con il Bambino tra due angeli” di Giovanni Pisano, è famosa soprattutto per il ciclo pittorico realizzato da Giotto, che costituisce il massimo capolavoro ad affresco dell’artista toscano. Le opere, che all’epoca segnarono una vera e propria rivoluzione nell’arte occidentale, in particolare nella rappresentazione dello spazio, con anticipazioni teoriche sulla prospettiva e la resa della tridimensionalità, ricoprono l’intera superficie interna della Cappella. Propongono una narrazione della Storia della Salvezza attraverso 2 differenti percorsi. Il primo, con i dipinti delle navate e dell’arco trionfale, è dedicato alle Storie della vita della Vergine e di Cristo, attraverso una fino a quel momento inedita rappresentazione della loro fisicità ed emotività. Il secondo, che parte dalla porzione inferiore delle pareti maggiori, dove sono raffigurati i Vizi e le Virtù, si conclude sulla controfacciata, attraverso l’interpretazione di Giotto del Giudizio Universale. “Suggestiva, Unica, Coinvolgente. La Cappella degli Scrovegni dove si incontrano colore e luce, poesia e pathos. L’uomo e Dio. Il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi assieme per narrare in un modo unico, irripetibile le storie della Madonna e di Cristo”, riassume la presentazione della cooperativa sociale.

La Notte Europea dei Musei

L’iniziativa di Padova è indipendente dalla Notte Europea dei Musei, che si svolgerà nel 2025 nella data del 17 maggio, sabato sera più vicino all’International Museum Day del 18 maggio, organizzato fin dal 1977 dall’International Council of Museums (Icom). La Notte dei Musei, lanciata per la prima volta in Francia e poi arrivata dal 2011 in numerosi altri Paesi del continente, Italia compresa, è promossa, insieme all’Icom, anche da Consiglio d’Europa e Commissione Europea e vi aderiscono abitualmente numerosi musei e istituzioni culturali, proponendo ingressi gratuiti o agevolati su tutto il territorio, con aperture straordinarie fino all’1 di notte, oltre a programmare eventi innovativi in cui vengono coinvolti attivamente i visitatori. L’obiettivo è infatti quello di creare le condizioni per raggiungere un pubblico più ampio e diversificato, inclusi giovani, famiglie e coloro che potrebbero non visitare regolarmente i musei, creando nel contempo un importante indotto turistico e commerciale che può contribuire a stimolare l’economia locale nelle aree circostanti i luoghi di cultura. Ogni anno, per l’International Museum Day, viene scelto un tema specifico, al quale sono invitate ad attenersi anche le attività organizzate dagli enti culturali, che possono durare anche fino a una settimana. Nel 2025 verrà così esplorato “Il futuro dei musei in comunità in rapida evoluzione“, concentrandosi su come i musei possono contribuire a un mondo che subisce profondi cambiamenti sociali, tecnologici e ambientali.

Alberto Minazzi

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Tag:  Padova, Unesco