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Smartphone alla guida? Occhio alle telecamere

Smartphone alla guida? Occhio alle telecamere

In Toscana, utilizzato su strada un dispositivo che, grazie all’intelligenza artificiale, può segnalare con certezza agli agenti l’uso del telefonino

Telefonare, messaggiare, consultare i social o farsi comunque distrarre in qualche modo dallo smartphone mentre si guida è una delle pratiche più pericolose quando ci si mette al volante (secondo l’Istat, nel 2022 è stata causa del 15% degli incidenti), ma al tempo stesso purtroppo sempre più diffuse tra gli automobilisti. Una brutta abitudine che, nel nostro Paese, si è provato a contrastare rendendo molto più pesanti, con il recente aggiornamento del Codice della strada, le sanzioni previste per i trasgressori. Ma i fatti dimostrano che, da sole, le multe non bastano. E così si prova a puntare anche sulle innovative soluzioni messe a disposizione dalla tecnologia. Un esempio delle quali sono le prime telecamere che, in sostituzione di un autovelox utilizzato in modo saltuario, il piccolo Comune toscano di Agliana, in provincia di Pistoia, ha messo in campo da gennaio, puntando sull’ausilio dell’intelligenza artificiale per fornire alle forze dell’ordine sufficienti prove attestanti la violazione specifica.

La telecamera che individua il guidatore al telefono

Il dispositivo si chiama “Mobile Phone & Seat Belt Detection”, in quanto, oltre all’uso del cellulare, è in grado per esempio di rilevare con certezza anche il mancato allaccio delle cinture di sicurezza grazie all’utilizzo di telecamere dotate di un flash a raggi infrarossi, in grado dunque di funzionare anche di notte. Le immagini e i video ad alta risoluzione raccolti in questo modo vengono processati attraverso un software dotato di Ai, in grado di selezionare solo quelle pertinenti attraverso l’analisi delle posture del guidatore. Nel caso in cui risulti una violazione, l’infrazione viene comunicata in tempo reale al tablet della pattuglia di agenti della Polizia municipale presente nei paraggi, che potrà quindi fermare il conducente e comminargli la sanzione. Il dispositivo funge infatti solo da supporto, non essendo prevista l’emissione automatica delle multe, anche per evitare contestazioni. Il costo del sistema, che non registra conversazioni né controlla contenuti personali, è di 25 mila euro. Ma, guardando ai risultati ottenuti in Australia, dove è in uso dal 2019, è in grado di ridurre gli incidenti fino al 20%.

autovelox - telecamere

Il tema-privacy e “Cerbero”

La stessa soluzione è stata adottata recentemente anche in Gran Bretagna, mentre a Milano è stata sospeso l’utilizzo di un dispositivo simile per gli aspetti legati alla privacy che risultano coinvolti. Il tema è stato preso in considerazione anche a Verona, dove, dal 2023, la Polizia locale è stata dotata delle prime 2 telecamere con lenti fishey, chiamate “Cerbero”. Utilizzate dagli agenti a bordo di un’auto, possono fornire, attraverso il sistema basato su un modem e un localizzatore Gps, tutti i dati su ogni veicolo circolante semplicemente leggendone la targa. In tal modo, le forze dell’ordine ricevono all’istante tutte le informazioni per individuare, per esempio, i veicoli rubati, quelli in sosta irregolare (per esempio in doppia fila o su parcheggi per disabili senza la relativa autorizzazione), quelli che circolano senza assicurazione, con la revisione scaduta o non rispettando i limiti delle normative anti inquinamento. Un dispositivo riguardo al quale, fin dalla presentazione, si è sottolineata la possibilità di addestramento anche ai fini di riconoscere chi guida telefonando.

Smartphone alla guida: la normativa

L’articolo 173 del nuovo Codice della strada, in vigore dal 14 dicembre 2024, ha aumentato le multe per chi usa dispositivi multimediali alla guida, dovendo allontanare anche solo temporaneamente le mani dal volante, portandole all’attuale sanzione compresa tra un minimo di 250 e un massimo di 1.000 euro, più la perdita di 5 punti patente. E’ stata introdotta anche la possibilità di sospensione della patente, da 15 giorni a 2 mesi, fin dalla prima infrazione e la sospensione breve, che è applicabile in automatico dagli agenti se i punti patente sono inferiori a 20 a causa di precedenti sanzioni. E, come ha sottolineato una nota ministeriale, nei primi 2 mesi di applicazione le multe per uso scorretto del cellulare alla guida sono state già 6.058.

Alberto Minazzi

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