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Aquamour: un festival per avvicinare la “Venice Aqua Valley”

Aquamour: un festival per avvicinare la “Venice Aqua Valley”

L’evento che celebra l’acqua, sensibilizzando la cittadinanza, è anche tappa verso la creazione a Venezia di un centro europeo e mondiale di biomimetica acquatica

L’acqua è vita, ma può rappresentare anche molto altro. Per esempio, dalla natura acquatica si possono trarre importanti spunti nell’ottica di un futuro all’insegna della sostenibilità.
I mammiferi marini possono ispirare motori per imbarcazioni elettrici al 100%, senza elica, in grado di rispettare al massimo l’ambiente. I Pfas, inquinanti eterni, possono essere estratti dall’acqua concentrandoli in una bioschiuma. La coltivazione delle alghe e la bioriproduzione sono un potenziale driver per guidare la transizione ecologica verso un’economia circolare. Si può pensare a produrre materiali non-tessuti e su misura di origine biologica. Ancora, i tessuti possono essere tinti in modo sostenibile, evitando una delle principali fonti di inquinamento di corsi d’acqua e mari.

Il Festival Aquamour Venezia

Tutte queste tematiche, insieme a molte altre, con spazi dedicati, a fianco di tavole rotonde e conferenze, anche a mostre d’arte, concerti ed eventi culturali, verranno affrontate nel “Festival Aquamour Venezia”, curato dalla direttrice artistica Barbara Albasio e da Hélène Molinari.
Un appuntamentoitinerante,  ad accesso libero in diverse sedi cittadine, per sensibilizzare la cittadinanza alla preziosità dell’acqua che si terrà dal 21 al 25 marzo: date significative in quanto vi ricade la Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo, tra l’inizio della primavera e la fondazione di Venezia.
E la città sull’acqua per eccellenza è senza dubbio la location ideale per un’iniziativa che punta soprattutto a celebrare in tutte le sue forme questo elemento fondamentale per la vita. L’obiettivo del Festival, cui parteciperanno esperti internazionali (tra cui il fondatore della Blue Economy, Gunter Pauli, e il premio Nobel dell’Acqua 2023, Andrea Rinaldo), innovatori, artisti e attori locali, esplorando il ruolo vitale dell’acqua a Venezia e nel Mondo, è del resto quello di proporre Venezia come leader mondiale nella gestione dell’acqua e nei modelli di città sostenibile.

La biomimetica e la “Venice Aqua Valley”

Il Festival Aquamour, che si rivolge a tutti per provare a creare un’ampia comunità pronta a mettersi in gioco, è il seguito del secondo “Forum delle possibilità SUMusAqua” dello scorso 20 novembre, dedicato al tema “L’intelligenza dell’acqua rigenera Venezia”. La novità è l’approfondimento della biomimetica, approccio scientifico che, per provare a dare risposte all’insegna dell’efficienza alle sfide dell’uomo, attinge ai modelli e alle strategie collaudate della natura, imitando il mondo vivente.
Va dunque visto come una tappa di avvicinamento al risultato cui mira il progetto internazionale a lungo termineVenice Aqua Valley”: creare a Venezia, per esempio nel cuore dell’Arsenale, un centro europeo e mondiale sperimentale di biomimetica acquatica, che contribuisca a promuovere un nuovo ecosistema scientifico, economico, educativo e artistico.
In altri termini, si vuole creare una rete dinamica di attori diversi, come scienziati, imprenditori, investitori, studenti, artisti e così via, riuniti attorno ai tesori dell’acqua. In tal modo, le scoperte e i risultati raggiunti con la ricerca sull’acqua, la flora e la fauna, a partire da quella marina, potrebbero essere messe a disposizione di imprese e start up, favorendo la creazione di un nuovo polo economico incentrato sugli ecosistemi lagunari e marini.

acqua

Gli ambiti del festival e gli obiettivi dei promotori

Il Festival Aquamour Venezia si incentra su 3 ambiti principali. Il primo, che punta soprattutto alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, è quello di “arte e cultura”. Vi è poi l’ambito “didattica & educazione”, mirato a informare la gente con laboratori ludico-didattici ed esperienze acquatiche coinvolgenti. Infine, nell’ambito “scienze & economia” si presenteranno, scienziati, ingegneri, imprenditori e industriali che hanno già proposto soluzioni innovative ispirate all’acqua per affrontare le sfide globali. Ciò avverrà, in particolare, nello “Spazio LeonarH20”, showroom per le start-up di biomimetica aquatica, e all’“Aquapavillon” allestito presso la Serra dei Giardini Reali. A organizzare il festival sono le associazioni “Aquamour”, che lavora per “dare voce all’acqua”, e “SUMus”, che ha scelto Venezia come “laboratorio del futuro”. Insieme, puntano a sensibilizzare e mobilitare tutti a favore della protezione dell’acqua e dei suoi ecosistemi, della rigenerazione dell’acqua con soluzioni innovative e dell’evoluzione della società ispirata da una nuova visione dell’acqua e degli ecosistemi acquatici.

Alberto Minazzi

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Tag:  acqua, Venezia