Dal 2 aprile, per entrare in Uk servirà il nuovo permesso digitale: ecco come fare, dal 5 marzo, per ottenerlo
Si chiama “Eta”, acronimo per “Electronic Travel Authorisation”, e non va confuso con un vero e proprio “visto”, ma come una sorta di autorizzazione elettronica a viaggiare. Si tratta del nuovo permesso in formato digitale che il Regno Unito, in linea con le strategie di sicurezza già adottate da altri importanti Paesi tra cui Usa e Australia, ha deciso di introdurre per i visitatori provenienti dall’Unione Europea. La presentazione del documento alla frontiera, anche in Irlanda del Nord, sarà necessaria a partire dal prossimo 2 aprile. Intanto, da oggi, 5 marzo, è possibile iniziare a presentare le richieste di rilascio.
Eta: come va fatta la richiesta
Una delle caratteristiche dell’Eta è infatti la necessità di farne richiesta con anticipo, non essendo previsto il rilascio immediato a chi se ne presentasse sprovvisto. Tutte le informazioni relative all’idoneità a ottenere il permesso e sulle modalità di richiesta sono pubblicate sul giro gov.uk, dove è anche possibile inoltrare la domanda, anche se la modalità consigliata è quella dell’utilizzo dell’app “Uk Eta App”, disponibile su Google Play e App Store, che garantisce normalmente una risposta automatica in pochi minuti o, comunque, al massimo entro 3 giorni. Questo, pur essendo consigliato muoversi con il massimo anticipo, permette dunque di munirsi potenzialmente del documento anche con un preavviso ridotto rispetto alla partenza. L’Eta non viene rilasciato gratuitamente, ma ha un costo al momento fissato in 10 sterline, che corrispondono a circa 12 euro al cambio attuale, anche se è già previsto un futuro aumento a 16 sterline.
Cosa serve per richiedere l’Eta
Il pagamento della tariffa, attraverso carta di credito o bancomat, è uno dei requisiti da rispettare, una volta completata la procedura, da parte di chi presenta domanda. Utilizzando la app sarà facilitato, riducendo i passaggi manuali, il richiesto caricamento dei dati, attraverso scansione dell’apposita pagina del proprio passaporto in corso di validità o dell’eventuale chip biometrico. Sarà dunque sufficiente presentare il passaporto così associato all’Eta in occasione dei controlli, che ne risulteranno semplificati. L’app richiede anche la scansione del viso, attraverso la fotocamera dello smartphone, a conferma dell’identità. È necessario infine caricare una foto personale che rispetti queste caratteristiche: sfondo neutro, senza ombre o oggetti; sguardo diretto verso la fotocamera, espressione neutra, testa dritta; nessuna copertura del viso, salvo per motivi religiosi o medici.
Rilascio del permesso o respingimento della domanda
Il richiedente, alla presentazione della domanda, dovrà fornire anche i propri dati di contatto, a partire da una e-mail valida sulla quale riceverà comunicazione di conferma del rilascio dell’Eta, il cui numero di riferimento sarà indicato anche attraverso la app a conclusione dell’inserimento dei dati e dei documenti richiesti. Tra gli adempimenti da osservare c’è anche la risposta a una serie di domande, finalizzate alla massima conoscenza da parte delle autorità britanniche delle persone che intendono entrare nel Regno Unito, potendo così prevenire l’ingresso di chi possa rappresentare una minaccia. La domanda del permesso può infatti essere respinta, con comunicazione dei motivi del rigetto all’interessato, che potrà presentare una nuova domanda. Non è ammesso invece ricorso contro il rifiuto, che però non preclude alla richiesta di visto.
Validità e limiti dell’Eta
L’Eta consente di recarsi più volte nel Regno Unito, per soggiorni con una permanenza massima di 6 mesi consecutivi, e ha una validità massima di 2 anni, che però può essere anticipata alla scadenza del passaporto del titolare. È richiesta per tutti i visitatori senza status di immigrazione, minori compresi, con le eccezioni previste per i cittadini britannici, irlandesi e residenti nel Regno Unito che siano in possesso di permessi validi o di uno status giuridico di immigrazione “settled/pre-settled”. È stata concordata anche un’esenzione temporanea dall’obbligo di richiedere il permesso per i passeggeri che accedono all’“area transiti” degli aeroporti senza passare per i controlli di frontiera. L’Eta non dà infine il diritto di vivere nel Regno Unito a seguito di frequenti o successive visite, sposarsi o registrare un’unione civile, lavorare per aziende britanniche o come libero professionista e richiedere fondi pubblici di assistenza.
Alberto Minazzi