Arte e Cultura +

Biennale di Venezia 2025: Architettura tra Natura e Futuro

Biennale di Venezia 2025: Architettura tra Natura e Futuro
The Other Side of the Hill - Beatriz Colomina  Roberto Kolter Patricia Urquiola Geoffrey West Mark Wigley

La 19esima Esposizione, a Venezia dal 10 maggio al 23 novembre, invita a ripensare il design per un futuro sostenibile attraverso intelligenze naturali, artificiali e collettive

In un momento storico nel quale più che mai il cambiamento climatico è al centro dell’attenzione, anche l’architettura risponde alle sfide.
Così, dal capoluogo lagunare, come suggerisce il titolo della 19esima Mostra Internazionale di Architettura “Intelligens. Natural. Artificial. Collective” il curatore Carlo Ratti lancia un preciso messaggio. “Per decenni – spiega – l’architettura ha risposto alla crisi climatica con la mitigazione: progettare per ridurre il nostro impatto sul clima. Ma questo approccio non è più sufficiente. E il momento che si passi dalla mitigazione all’adattamento ripensando il modo in cui progettiamo in vista di un mondo profondamente cambiato”. E’ partendo da questa considerazione che si sviluppa l’Esposizione organizzata dalla Biennale che prenderà il via il 10 maggio e si potrà visitare nelle sue sedi in Arsenale, ai Giardini e in altri luoghi della città fino al 23 novembre 2025.

architettura 2025
Da dx: il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e il curatore Carlo Ratti @ Andrea Avezzu’

L’architettura cambia, diverse intelligenze insieme per costruire

Il 2024 ha segnato un momento critico, con la Terra che ha registrato le temperature più calde di sempre con medie ben oltre il limite di 1,5° fissato dagli Accordi di Parigi del 2016 e gli eventi climatici catastrofici stanno diventando più frequenti, basti pensare alle recenti inondazioni di Valencia e Sherpur e agli incendi di Los Angeles.
Cosa può fare l’architettura?
Intelligens. Natural. Artificial. Collective” è stata pensata nel progetto di Carlo Ratti, architetto e ingegnere, docente al Massachusetts Institute of Technology MIT, direttore del Senseable City Lab e socio fondatore dello studio di architettura e innovazione CRA Carlo Ratti Associati (Torino, New York City, Londra), come un laboratorio dinamico e riunisce esperti nelle varie forme di intelligenza. Poiché l’adattamento richiede inclusività e collaborazione per la prima volta si trovano assieme oltre 750 partecipanti tra architetti, ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e programmatori, scrittori e intagliatori, agricoltori, stilisti e molti altri.

architettura 2025
Circularity Handbook – Installazione

Cosa vedremo in Mostra?

Sono 66 le partecipazioni nazionali che sviluppano il percorso espositivo in 26 Padiglioni ai Giardini, 25 in Arsenale e 15 nel centro storico di Venezia. Quattro sono le nuove partecipazioni: Azerbaijan, Oman, Togo e Quatar, che arriva in Biennale con un Padiglione permanente ai Giardini. Il ricco Emirato mette anche a frutto un accordo che prevede il finanziamento di 50 milioni per la salvaguardia di Venezia.
Il titolo della Mostra “Intelligens” contiene la parola latina “gens”, gente e, come sottolinea Ratti, è un invito a sperimentare oltre il focus limitato all’Intelligenza Artificiale e alle tecnologie digitali attingendo a tutte le forme di intelligenza, appunto naturale, artificiale e collettiva, che insieme fanno la differenza. L’architettura deve rivolgersi a più generazioni e a più discipline dalle scienze esatte alle arti. I visitatori con questa Esposizione sono guidati attraverso tre mondi tematici, Natural. Artificial e Collective, che focalizzano la questione clima/architettura nei suoi molteplici aspetti.

Elephant Chapel

“Natural. Artificial. Collective”: tre sezioni per ripensare l’architettura

Nelle Corderie dell’Arsenale si affronta cosa è possibile fare nell’età dell’adattamento partendo dal dato che mentre le temperature globali aumentano, la popolazione mondiale diminuisce.
Qui troviamo progetti che riguardano il futuro demografico globale; cosa significhi costruire con la natura e il futuro delle costruzioni con materiali quali ad esempio biocalcestruzzo, fibra di banana, grafene.

“Artificial Intelligence” mostra invece come la tecnologia può influenzare il nostro ambiente costruito e i nostri sistemi sociali, mentre la sezione “Collective Intelligence” sposta l’attenzione sulla costruzione e sull’apprendimento attraverso la saggezza collettiva.
Sono gli ecosistemi urbani dalle favelas di Rio ai campi profughi del Bangladesh, dalle cittadine cinesi ai vivaci mercati di Lagos a offrire profonde intuizioni su come le economie materiali e le reti sociali procedano insieme.

architettura 2025
Computer Village – market stall @Nengi Nelson

La Mostra culmina nella sezione “Out, una struttura sonora a 360 gradi realizzata dal compositore Jean Michel Jarre, in cui ci si pone la domanda: “possiamo guardare allo spazio come a una soluzione alle crisi che affrontiamo sulla Terra? E la risposta è no, in quanto l’esplorazione dello spazio non è una via di fuga, ma un mezzo per migliorare la vita qui.
In questo spazio, ispirandosi alle tute spaziali degli astronauti, si ripensa a come migliorare le tecniche di costruzione e isolamento degli edifici sulla Terra.

I Progetti Speciali, il Padiglione Italia e Venezia

Tra i progetti speciali della 19esima Biennale Architettura in terraferma veneziana, all’interno della Polveriera austriaca di Forte Marghera a Mestre, c’è il progetto “Margherissima” che si concentra sull’area di Marghera e il territorio contaminato situato nei pressi del Ponte della Libertà. Il Padiglione della Arti Applicate, presentato per il nono anno consecutivo dalla Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum, intitolato “On Storage” esplora l’architettura globale degli spazi di deposito al servizio della circolazione degli oggetti e include un nuovo film a sei canali Il padiglione Italia, diretto da DS+R.

Il Padiglione Italia, alle Tese delle Vergini in Arsenale, è a cura di Guendalina Salimei che presenta il progetto “TERRAE AQUAE. L’Italia e l’intelligenza del mare”, mentre il Padiglione Venezia ospita la mostra “Biblioteche. Costruendo l’intelligenza veneziana”.

Silvia Bolognini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.