Il report di PwC Strategy& analizza 48 casi-studio di Italia, Germania e Polonia per valutare il possibile impatto nelle sfide globali dei modelli innovativi della mobilità aerea avanzata
L’idea di una sorta di “giocattolo per adulti” con cui sono stati all’inizio visti da molti è sempre più lontana.
Parlando di droni, quella che si sta invece sempre più affermando giorno dopo giorno è la consapevolezza che questi moderni apparecchi sono destinati a giocare un ruolo sempre più importante all’interno del mondo del terzo millennio.
Ed esistono già concreti esempi degli ambiti, più disparati e a volte quasi inattesi, in cui i modelli innovativi di progetti legati ai moderni aeromobili possono contribuire a rispondere alle sfide globali legate alla sostenibilità.
Dalla società civile, a governance e sicurezza, fino alle stesse tematiche ambientali, i droni sono in grado di produrre molteplici impatti positivi, come ha sottolineato un recente report di approfondimento di PwC Strategy&.
Nel documento, l’impatto e il ruolo della mobilità aerea avanzata e dei sistemi aerei senza pilota in questi settori è approfondito attraverso l’analisi di 48 casi-studio identificati in Italia, Germania e Polonia.
I possibili impatti positivi dei droni
Il 35% dei casi presi in esame, spiega la ricerca, presenta vantaggi a livello ambientale.
Tra gli esempi citati, PwC Strategy& stima per esempio che, nell’ambito della logistica e dei trasporti, l’introduzione di droni e sistemi aerei senza pilota consentirebbe un risparmio di circa 12,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno entro il 2045.
Nel settore agricolo, l’utilizzo della mobilità aerea avanzata al posto dei macchinari tradizionali, oltre al quasi totale abbattimento (-99%) delle emissioni di CO2, si tradurrebbe poi in un risparmio di risorse naturali. Nello specifico, l’uso dell’acqua potrebbe scendere del -96% e quello dei pesticidi del -10%.
La maggior parte dei vantaggi, sottolineati nel 44% dei casi-studio, riguardano l’ambito dei servizi governativi e della sicurezza, con un 23% di casi che presenta vantaggi sociali. Tra questi, va citato soprattutto l’impatto sulle consegne mediche in aree rurali, specie africane, e poco collegate, con una riduzione dei tempi del -85% e una mitigazione della carenza di scorte.
L’evoluzione tecnologica dei droni
Il rapporto si concentra quindi sull’evoluzione tecnologica degli apparecchi, sottolineando come si stiano raggiungendo “livelli di maturità senza precedenti” e stia di conseguenza emergendo “un potenziale significativo per trasformare diversi settori industriali”, che vanno al di là dei tradizionali ambiti delle costruzioni, dell’energia e dell’agricoltura.
Uno dei settori maggiormente destinati a incidere in futuro sulla diffusione dei droni, secondo gli estensori del rapporto, è quello della tecnologia delle batterie e dei sistemi ibridi. In questo campo, i miglioramenti sono notevoli e si tradurranno nella riduzione dell’impatto sonoro, nel maggior rispetto dell’ambiente e in una più lunga autonomia di esercizio.
“L’integrazione di sensori di nuova generazione abbinati all‘intelligenza artificiale – aggiunge Cesare Battaglia, partner Aerospace & Defense leader di PwC Strategy& Italia – potrà migliorare sensibilmente la navigazione, il rilevamento degli ostacoli e la raccolta dei dati, perfezionando in modo significativo non solo le capacità, ma anche la sicurezza e l’affidabilità”.
Possibili sviluppi e sfide future
Proprio questi aspetti, secondo Battaglia, consentiranno anche lo sviluppo di nuovi modelli di business “come le applicazioni “droni-as-a-service””, utilizzati cioè per fornire un servizio all’utenza.
In tal senso, un grande potenziale di crescita è attribuito agli aerotaxi e alla mobilità aerea urbana, che sono ancora agli inizi.
Il tutto, logicamente, senza dimenticare che sono aperte le sfide legate a normative e regolamentazioni dei traffici, così come quelle tecnologiche per la garanzia della sicurezza, anche delle infrastrutture. Un’altra variabile da non sottovalutare è quella dell’accettazione sociale, che passa anche attraverso la riduzione di inquinamento acustico e disturbo visivo nelle aree urbane.
“Attraverso una moltitudine di casi d’uso civili, industriali e nel campo della difesa – conclude Gabriele Capomasi, Partner Aerospace & Defense PwC Strategy& Italia – i sistemi aerei senza pilota possono contribuire alla digitalizzazione dell’intero sistema dei trasporti e della mobilità”.
Il mercato dei droni
Il futuro, in ogni caso, sembra indirizzato verso una sempre maggiore presenza di droni, che, secondo l’analisi di PwC Strategy, grazie agli ultimi progressi tecnologici sono destinati a diventare uno strumento di uso comune per sempre più attività quotidiane.
Un’evoluzione che, inevitabilmente, produrrà effetti anche di tipo economico.
In tal senso, a maggio 2024, MarketsandMarkets ha pubblicato una previsione globale fino al 2029 del mercato dei droni, stimando che il volume di vendita crescerà dai 5,42 milioni di unità dello scorso anno fino a 7,51 milioni, con un giro d’affari che salirà in questi 5 anni da 30,2 a 48,5 miliardi di dollari.
Tra gli ambiti che faranno principalmente da traino a questa crescita, spiccano i droni per il trasporto logistico, il cui business potrebbe toccare entro il 2030 quota 18 miliardi di dollari, partendo dai 534 milioni fatti registrare nel 2022. Un segmento che già coinvolge in prima linea l’Italia, visto che Amazon ha scelto proprio il nostro Paese, più esattamente l’Abruzzo, per sperimentare un servizio di consegna pacchi via drone.
Alberto Minazzi