Uno studio internazionale svela i fattori che influenzano il favoritismo genitoriale. Ecco l’identikit dei preferiti
Chi ha fratelli o sorelle sicuramente si sarà chiesto, almeno una volta nella vita, chi sia il preferito/a agli occhi dei propri genitori. Non è una domanda banale perché le differenze nelle attenzioni di mamma e papà verso un figlio piuttosto che un altro in molti casi ci sono.
Ora trova risposte grazie a una ricerca dell’American Psychological Association.
Incrociando i dati di 19.469 partecipanti, lo studio ha fatto luce su come i genitori scelgano, anche inconsciamente, il loro “preferito”.
Dai tratti della personalità all’ordine di nascita, passando per il genere: tutto concorre a spiegare perché alcune attenzioni siano distribuite in modo meno equo di quanto si creda. E a tracciare perfino un identikit del cocco di casa.
Il favoritismo genitoriale
L’obiettivo dello studio era quello di valutare quanto fossero collegati al favoritismo dei genitori fattori come l’ordine di nascita, il genere, il temperamento e i tratti della personalità quali l’essere estroversi, gradevoli, aperti, coscienziosi o nevrotici. Proprio questi elementi sono stati presi in considerazione e hanno aiutato a capire quali figli abbiano maggiori probabilità di essere destinatari di favoritismi che possono essere sia positivi che negativi.
I ricercatori hanno esaminato il legame tra le caratteristiche dei bambini e le differenze nel modo in cui i genitori li trattano.
Come spiegano gli autori della ricerca, pubblicata sulla rivista “Psychological Bulletin” è innanzitutto emerso che mamma e papà possono mostrare preferenze in molti modi: tra questi la maniera in cui interagiscono con i figli, quanti soldi spendono per loro e quanto controllo su di loro esercitano.
Ecco chi sono i figli preferiti
In totale sono stati osservati cinque aspetti: trattamento generale, interazioni positive, interazioni negative, destinazione delle risorse e controllo sui figli. Inizialmente i ricercatori pensavano che le madri avrebbero favorito le figlie femmine e i padri i figli maschi, i risultati dello studio hanno però portato a scoprire che entrambi i genitori sono più propensi a favorire le figlie femmine. Tra i tratti della personalità un trattamento più favorevole va in direzione dei figli coscienziosi, responsabili e organizzati. Questo, sottolineano gli esperti, suggerisce che i genitori potrebbero trovarli più facili da gestire e potrebbero rispondere in modo più positivo nei loro confronti. Resta aperta la domanda se realmente un figlio docile e responsabile sia migliore di un bambino un po’ ribelle ed estroverso. Perché per i ricercatori infatti è risultata una sorpresa che l’essere estroversi non sia risultata associata al favoritismo.
L’ordine di nascita premia i fratelli maggiori
Dallo studio è emerso che, per quanto riguarda l’ordine di nascita, i genitori sono più propensi a dare maggiore autonomia ai fratelli maggiori probabilmente perché più maturi, mentre nell’esaminare se le relazioni genitore-figlio fossero influenzate da altri fattori come l’età del bambino, il sesso del genitore o il modo in cui veniva misurato il favoritismo hanno scoperto che hanno sì un ruolo, ma minimo. I fratelli che ricevono un trattamento meno favorevole tendono ad avere una salute mentale più carente. La comprensione di queste sfumature può aiutare genitori e medici, concludono gli studiosi, a riconoscere modelli familiari potenzialmente dannosi. Inoltre l’auspicio dei ricercatori è che queste scoperte possano portare a un più equo trattamento tra i figli.