Carriera internazionale e radici a Mestre, Rizzi sostituirà Elisabetta Belloni.
Nel tardo pomeriggio, il Consiglio dei Ministri formalizzerà la nomina di Vittorio Rizzi a capo del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), la struttura che coordina le attività delle agenzie di intelligence italiane.
L’annuncio è stato dato durante la prima conferenza stampa del 2025 della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha definito la scelta di Rizzi «un passo significativo per la sicurezza nazionale».
Una carriera d’eccellenza nella Polizia di Stato
Rizzi, nato a Bologna nel 1959 e residente a Mestre, è una figura di spicco nel panorama della sicurezza italiana.
Entrato in Polizia nel 1988 come commissario, ha diretto le squadre mobili di Venezia, Milano e Roma, distinguendosi per il suo ruolo in indagini di alto profilo.
Tra queste, spiccano i casi sull’omicidio del giuslavorista Marco Biagi e sull’“infermiere killer” Angelo Stazzi, responsabile di una serie di omicidi in una casa di riposo romana.
A Venezia, dove è stato capo della Squadra Mobile in un periodo particolarmente delicato, Rizzi è molto stimato.
Non a caso, proprio dal Veneto sono giunti i primi attestati di stima.
Il Presidente della Regione Luca Zaia lo ha descritto come «un professionista di assoluto valore, capace di condurre operazioni decisive contro criminalità organizzata, terrorismo e riciclaggio».
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso orgoglio per il legame tra Rizzi e il territorio: «È motivo di vanto per la nostra città che un concittadino con radici così profonde nel nostro tessuto sociale sia chiamato a guidare una struttura cruciale per la sicurezza nazionale».
Un ruolo strategico
Il DIS, istituito nel 2007, rappresenta il cuore del sistema di intelligence italiano, con il compito di coordinare le attività operative dell’AISI (sicurezza interna) e dell’AISE (sicurezza esterna).
La figura del capo del DIS richiede autorevolezza, capacità di mediazione istituzionale e una rete di relazioni capillare.
Rizzi, che succede a Elisabetta Belloni, è stato scelto anche per la fiducia riposta in lui dal Governo, in particolare dalla premier Meloni e dal sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata ai servizi segreti.
Durante la conferenza stampa, la Presidente Meloni ha elogiato la carriera di Rizzi, sottolineandone l’esperienza internazionale. Oltre a essere stato vice direttore generale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Rizzi ha ricoperto incarichi chiave come vicedirettore dell’AISI e membro del Management Board di Europol. Ha inoltre contribuito alla prevenzione delle infiltrazioni criminali nei fondi del Next Generation EU come co-presidente di un gruppo di lavoro dell’Unione Europea.
Un accademico al servizio dello Stato
La figura di Rizzi è arricchita da un solido profilo accademico.
Laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle pubbliche amministrazioni, è docente di Criminologia alla Sapienza e di Sociologia del crimine all’Università degli Studi Internazionali di Roma.
Questa commistione tra competenza pratica e teorica lo rende particolarmente adatto a un ruolo che richiede visione strategica e capacità operativa.
Nel nuovo incarico, Rizzi avrà il compito di garantire l’unitarietà delle operazioni di sicurezza e di gestire le delicate relazioni tra le forze armate, le amministrazioni pubbliche e il settore privato.