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Pensioni: verso l'anticipo a 64 anni. E c'è la nuova app

Pensioni: verso l'anticipo a 64 anni. E c'è la nuova app

La Legge di Bilancio definirà le nuove norme, che coinvolgono i fondi complementari. Intanto l’Inps aggiorna i servizi offerti agli utenti sui dispositivi mobili

Sono giorni caldi per chi aspira ad andare in pensione, magari prima dell’età minima di 67 anni fissata come requisito anagrafico per avere diritto a quella di vecchiaia.
Si attende infatti l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, che stabilisce tra l’altro le nuove norme per richiedere il pensionamento anticipato, anche se non ci dovrebbero essere al riguardo sorprese rispetto al quadro già prospettato nelle ultime ore.
Ma, al momento, le novità riguardano coloro che già ricevono l’assegno pensionistico.
E riguardano i servizi che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale mette loro a disposizione attraverso l‘appInps mobile”, che, come ha illustrato il presidente dell’Istituto, Gabriele Fava, è stata rivisitata, puntando sull’intelligenza artificiale al fine di una sempre maggiore personalizzazione e semplificazione delle funzionalità.

La nuova app “Inps mobile”

I servizi offerti dall’app dell’Inps, creata nella sua prima versione nel 2011, sono stati nel corso degli anni progressivamente ampliati fino all’attuale gamma di 40 possibilità cui l’utente può accedere direttamente dal proprio dispositivo mobile.
Proprio al fine di una fruizione più semplice, immediata e intuitiva, una delle novità previste dalla app aggiornata è dunque quella di poter personalizzare la home page con i 3 servizi che ognuno utilizza di più.

I cittadini, in questo modo, potranno accedere agilmente a una serie di servizi che vanno dalla verifica dello stato di una domanda al controllo del pagamento dell’ultima prestazione, dallo scaricamento dell’ultimo cedolino della pensione alla consultazione di estratto conto contributivo aggiornato, dichiarazione Isee, informazioni previdenziali, fino al controllo diretto dei propri pagamenti.

Altra novità della nuova versione, l’associazione di ogni servizio a una propria “card” consultabile, potendo comunque scegliere se mostrare o nascondere i dati sensibili presenti al suo interno.
Sono oltre 500 mila, ha fatto il punto l’Inps, gli accessi medi quotidiani effettuati sull’app, che è stata scaricata fino ad oggi 3,66 milioni di volte. Anche senza autenticazione, in ogni caso, chiunque potrà accedere ai 2 simulatoriPensami”, che disegna la prospettiva futura di pensione sulla base di età e contributi, e quello relativo al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico”.

In pensione a 64 anni: ecco come

Quanto al contenuto del testo della Manovra ormai prossimo al via libera, la normativa per la pensione anticipata, introdotta tramite un emendamento, prevede che gli iscritti al sistema contributivo dal 1996 in poi, che dunque ricadono interamente nel regime contributivo, possono chiedere di andare in pensione al compimento di 64 anni se hanno versato almeno 25 anni di contributi e sono in possesso di una forma di previdenza complementare.

Sarà infatti la rendita maturata in questo modo che, sommata ai versamenti obbligatori, consentirà di accedere al trattamento pensionistico. Si tratta di una forma di flessibilità rispetto alle norme che, in questo momento, aggiungono ai requisiti della ricaduta integrale nel sistema contributivo e del versamento di almeno 20 anni di contributi anche quello di aver maturato un assegno di almeno 1.603 euro, cioè 3 volte l’assegno sociale.

A concorrere al calcolo di questo importo minimo, cioè, sarà ora anche la rendita maturata con la previdenza integrativa. La soglia, in ogni caso, salirà a 3,2 volte l’assegno sociale dal 2030, quando verranno adeguati anche gli anni minimi di versamento necessari, che arriveranno a 30.

Alberto Minazzi

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Tag:  Inps, pensioni