Il sito emiliano tra i 7 selezionati nel continente dalla Ue per ospitare un nuovo supercomputer al centro del progetto “EuroHPC JU”
Se l’intelligenza artificiale è il futuro, l’Europa non intende lasciarlo in mano a Usa e Cina, ma punta ad avere un ruolo di leadership del settore, sviluppando un ecosistema di supercalcolo di livello mondiale. E, insieme a quelle di Germania e Finlandia, Lussemburgo e Svezia, Spagna e Grecia, c’è anche una realtà italiana tra quelle scelte come centro di calcolo avanzato per aprire la strada all’ambizioso progetto, basato su uno sforzo collaborativo di 17 Paesi europei.
Bologna rientra infatti tra i 5 siti di hosting dei nuovissimi supercomputer ottimizzati per l’Ai previsti dall’iniziativa chiamata “EuroHPC JU”, ovvero “L’impresa comune europea per l’informativa ad alte prestazioni”.
Sarà il Consorzio Interuniversitario Cineca del capoluogo emiliano a ospitare una delle prime 7 “Ai Factory” europee, snodi fondamentali del sistema per le quali è già prevista un’implementazione nel prossimo anno in tutto il continente, con la scadenza per la presentazione di ulteriori proposte fissata al prossimo 1° febbraio.
Bologna e il suo supercomputer all’interno di EuroHPC JU
All’interno del progetto dell’Ue, il nostro Paese coordina il consorzio “It4lia”, che vede la collaborazione anche di Austria e Slovenia, incaricato di occuparsi della Ai Factory bolognese. L’accordo relativo sarà firmato all’inizio del nuovo anno, dando il via al processo di approvvigionamento per i sistemi pertinenti, che avverrà nella prima metà del 2025.
L’approvazione della candidatura proposta dal sito emiliano si lega al notevole know-how maturato nell’ambito specifico attraverso le esperienze di Bologna Tecnopolo e dell’EuroHPC Leonardo, di cui rappresenterà l’evoluzione.
La nuova Ai Factory, che prevede un investimento di 430 milioni di euro, potrà contare su un nuovo supercomputer ottimizzato per l’Ai di prima classe, sfruttando tecnologie all’avanguardia per fornire un’infrastruttura 4 volte più potente per le applicazioni standard e 40 volte più potente per i carichi di lavoro specifici dell’Ai. Il risultato cui si mira è quello di realizzare un’infrastruttura Ai “one-stop-shop user-friendly”, che risulti dunque altamente competitiva.
L’apporto dell’Italia al progetto
“It4lia”, in tutto questo, potrà mettere a disposizione, sottolinea la Ue, un’infrastruttura di Ai di livello mondiale e un ecosistema coeso per riunire ricercatori, sviluppatori, startup e Pmi, per colmare il divario tra i fornitori di intelligenza artificiale e i potenziali utenti, come la pubblica amministrazione, gli studenti, il mondo accademico, le piccole e medie imprese e le industrie. Tutto ciò contribuirà la promozione dell’innovazione in settori-chiave.
Da una prospettiva sistemica, It4lia si concentrerà sull’aumento dell’adozione di soluzioni di Ai nell’agroalimentare, nella sicurezza informatica, e nel settore della terra e della produzione. In tal senso, potrà sfruttare archivi di dati esterni e interni e una vasta gamma di servizi specifici del settore e orizzontali, attuando anche una serie di iniziative di formazione per migliorare l’intero ecosistema. Un supporto mirato fondamentale per garantire il massimo sfruttamento del potenziale avanzato dell’Ai.
Ai Factory nel progetto Ue
EuroHPC JU è stata creata come entità legale nel 2018, e rivista nel 2021, al fine di coordinare gli sforzi e mettere in comune le risorse al fine di rendere l’Europa leader mondiale nel supercalcolo. Per perseguire questo obiettivo, lo stanziamento complessivo è di 1,5 miliardi e sono già stati acquistati 9 supercomputer, accessibili anche da remoto da parte di scienziati europei e utenti del settore pubblico e dell’industria.
Nel 2024, EuroHPC JU ha ricevuto, attraverso un regolamento del ConsiglioUe, un nuovo mandato per sviluppare e gestire Ai Factory incentrate su impianti di supercalcolo.
In questa fase, quella spagnola aggiornerà il sistema del supercomputer “MareNostrum 5” e quella greca implementerà quello di “Daedalus”. Le Ai Factory spagnola e finlandese includeranno inoltre una piattaforma sperimentale, infrastruttura all’avanguardia per lo sviluppo e il test di modelli e applicazioni di intelligenza artificiale innovativi, oltre a promuovere la collaborazione in tutta Europa.
Alberto Minazzi