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Vienna Cammarota: a 74 anni, a piedi sulle tracce di Marco Polo

Vienna Cammarota: a 74 anni, a piedi sulle tracce di Marco Polo
Vienna Cammarota a Xi'An i Cina con Mr. Zhu Jun,studioso della Via della Seta

Oltre 21mila chilometri percorsi, 13 Paesi attraversati e un viaggio che è molto più di un’impresa: “Ogni passo cambia la mia visione del mondo”

Le mancano solo 800 chilometri: un’inezia, rispetto agli oltre 21 mila già percorsi lungo la Via della Seta, sulle tracce di Marco Polo.
Vienna Cammarota, 74 anni è un’atleta indefessa che non conosce la fatica e sa come superare i propri limiti.
E’ partita il 26 aprile del 2022 dal Lazzaretto Nuovo di Venezia come ambasciatrice Archeoclub D’Italia nel Mondo per raggiungere a piedi Pechino entro il 2025. E l’impresa le sta riuscendo.
Arrivata a Xi’An, in Cina – fa il punto – ho deciso di tornare temporaneamente in Italia per riprendere poi il cammino fino a Pechino all’inizio della primavera prossima, ripartendo dall’esatto punto dove l’ho interrotto. E’ impossibile superare le montagne in pieno inverno”.

Le riflessioni di una viaggiatrice

Cammarota ora si ritemprerà per qualche mese a Paestum, in Campania, suo paese natale. Le ultime foto che ha postato sulla sua pagina Facebook ritraggono un suggestivo panorama montuoso colto dall’oblo dell’aereo: “Sto rientrando in Italia dopo aver percorso migliaia di chilometri lungo la Via della Seta. Guardo il panorama dall’aereo, osservo i paesaggi che scorrono sotto di me e il ricordo dei luoghi che ho visitato torna prepotentemente, mescolandosi alla sensazione di aver camminato sulle tracce di uno dei più grandi esploratori della storia: Marco Polo”.

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Vienna Cammarota oltrepassa il confine con il Kirghizistan e tocca il suolo cinese

“Mentre il mio volo si avvicina a casa – prosegue nel post – capisco davvero quanto questo viaggio stia cambiando la mia visione del mondo. Ogni posto che ho visitato, ogni incontro che ho avuto, ogni passo lungo la Via della Seta, è impresso nella mia memoria in modo indelebile. La bellezza di un viaggio come questo non sta solo nei luoghi che si visitano, ma nei cambiamenti che provoca dentro di noi”.

Un viaggio (anche) per superare i pregiudizi

L’aver superato alcuni pregiudizi nati dalla mancanza di una conoscenza diretta rappresenta per Vienna uno dei cambiamenti che gli oltre 2 anni di viaggio le hanno regalato.
“Prima di partire pensavo che i cinesi fossero un popolo chiuso, intransigente – racconta -.Invece ovunque, lungo il mio cammino, ho incontrato persone ospitali e sempre molto riverenti, soprattutto verso gli anziani. Il mio è un viaggio in solitaria, senza alcun accompagnamento in loco. Per fortuna in tutto questo tempo non ho mai avuto necessità di assistenza medica anche se, per ogni evenienza, prima di partire, oltre ad aver stipulato un’assicurazione sanitaria ad ampio raggio, ho preso accordi con alcuni specialisti. Ho un fisioterapista che mi segue a distanza, un team di medici che può controllare il mio stato di salute attraverso una specifica App, un telefono satellitare per le emergenze ed una telecamera Go-pro grazie alla quale ho ripreso i luoghi visti durante questi miei primi 21.000 chilometri”.

L’attore-poeta che ha raccontato a Vienna Cammarota la vicenda di Marco Polo a Chengdu

13 Paesi, tanti luoghi diversi

E, fino a ora, di luoghi Vienna ne ha visti davvero tanti: “Ho attraversato 13 Nazioni per arrivare in Cina: Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Iran, Turkimenistan, Azerbaigian, Uzbekistan. E poi la chiesa russo/ortodossa della Santissima Trinità, Kazakistan e Mongolia. Ma il momento più emozionante è stato quando in Cina, precisamente a Chengdu, la città famosa per la riserva naturale dei panda, ho ritrovato il ponte in pietra descritto dal grande viaggiatore ne Il Milione”, racconta.

“Il fiume è si largo, che pare un mare a vedere, e non fiume. E dentro della città in su questo fiume è un ponte tutto di pietre; e su per lo ponte ha colonne di marmo, che sostengono la copritura del ponte”, riporta nel suo libro di viaggio il mercante veneziano.
Su quello stesso ponte è oggi apposta una targa con inciso il nome Marco Polo e una poesia a lui dedicata.

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Il ponte di Chengdu descritto da Marco Polo ne Il Milione

I progetti per il 2025

Vienna Cammarota, quando in primavera tornerà a Xi’An per riprendere il suo cammino, non intende chiudere il viaggio a Pechino: “Proseguirò verso la costa est, fino alla provincia dello Jiangsu, voglio visitare i luoghi visti da Marco Polo durante la sua lunga permanenza in Cina. Per tre anni, dal 1282 al 1285, il viaggiatore veneziano ricoprì infatti l’incarico di governatore della città di Yangzhou quindi, soltanto dopo aver visitato questa città, che in epoca medioevale ospitò una colonia mercantile italiana, porrò fine al mio lungo viaggio nella Terra del Dragone”.

Ma cosa ha spinto l’anziana atleta amante dei trekking a intraprendere il viaggio verso la Cina?
“I motivi sono molteplici -spiega -. Promuovere la pace (porto con me ed espongo durante il mio cammino, la bandiera dell’Ucraina e quella arcobaleno della Pace) e, al contempo, far conoscere il mio Paese, l’Italia, distribuendo durante il cammino cartoline appositamente realizzate a questo scopo da un fotografo. Inoltre il mio è un viaggio lento che vuole sollecitare l’attenzione su sostenibilità e ambiente”.

La medicina cinese e il tema economico

Vienna Cammarota è anche un’appassionata di medicina cinese e intende promuovere in Italia queste antiche conoscenze.
“Tornerò a Xi’An prima di Pasqua insieme a una delegazione della Fondazione Scuola Medica Salernitana, la prima e più importante istituzione medica d’Europa nel Medioevo, precorritrice delle moderne università,  di cui sono ambasciatrice  – racconta. – Quest’istituto a sua volta ha già ospitato a Salerno, lo scorso agosto, una delegazione della Scuola di Medicina Tradizionale Cinese di Fuzhou per un importante momento di confronto tra due tradizioni mediche millenarie”.

Il lungo viaggio di Vienna Cammarota, inizialmente sovvenzionato grazie ad un crowdfunding promosso on-line via social e proseguito solo grazie a un mutuo acceso con la sua banca, ora procederà anche in virtù del contributo economico concesso dal Dipartimento della Cultura cinese: “Per fortuna nel corso di questi due anni e mezzo sono riuscita a risolvere tutti i vari problemi che mi si sono posti davanti”.

Un viaggio non senza problemi

“Nel 2023 – ricorda al riguardo – giunta al confine tra la Georgia e l’Azerbaigian, ho trovato gli accessi chiusi per via del conflitto in corso con la Repubblica del Nagorno-Karabakh e sono stata costretta a tornare indietro in Italia prendendo un aereo da Tiblisi. Ne ho approfittato per svernare e 2 mesi dopo sono nuovamente volata a Baku, capitale dell’Azerbaigian, una città che sorge a pochi chilometri dal luogo dove, due mesi prima, ero stata costretta ad interrompere il mio cammino”.

Vienna Cammarota in Tibet

Nel 2024 si è presentato un altro problema: il visto cinese che, per la durata richiesta da Vienna Cammarota (un anno), non poteva essere fatto on-line. “Anche in questo caso – racconta –  ho lasciato il Kirghizistan e sono tornata in Italia. Qui, con l’aiuto dell’Ambasciata di Roma, ma soprattutto grazie alla lettera d’invito inviatami da un’agenzia di viaggio cinese accreditata dallo Stato, ho avuto il mio visto e sono così tornata in Kirghizistan riprendendo il cammino interrotto”.

I ricordi dei primi 21 mila km

Una tenacia, una perseveranza e una resilienza non da poco quella dimostrata da questa indefessa viaggiatrice che dei suoi primi 21 mila chilometri percorsi lungo la Via della Seta serba tantissimi ricordi: “Più che i posti, sia pur bellissimi, che ho visto, sono gli incontri avuti lungo la strada ad avermi regalato le emozioni più belle, un arricchimento personale che non ha uguali”.

Claudia Meschini

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