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Il prezzo della spinta: gli effetti nascosti degli energy drink

Il prezzo della spinta: gli effetti nascosti degli energy drink

Studi recenti svelano i rischi per la salute fisica e mentale legati al consumo di bevande energetiche

Gli energy drink promettono energia immediata, maggiore concentrazione e una resistenza fisica e mentale senza limiti.
E sono diventati un fenomeno globale, particolarmente popolare tra i giovani.
In realtà, sottolineano alcuni studi recenti, questi prodotti possono rappresentare una seria minaccia per la salute, specialmente se consumati in eccesso o in combinazione con altre sostanze stimolanti come alcol o farmaci.
Se dunque gli effetti pubblicizzati sembrano attraenti, i dati scientifici evidenziano un altro lato della medaglia: i rischi per il sistema cardiovascolare, nervoso, digestivo e per la salute mentale.
Gli energy drink contengono dosi elevate di caffeina, zuccheri e una miscela di altri ingredienti stimolanti come taurina e guaranà. La caffeina, presente in quantità che spesso superano quelle di un espresso, è il principale colpevole di molti effetti indesiderati. Ma non è la sola.

I sistemi del corpo sotto pressione: il cuore

La caffeina, insieme a composti come guaranà, teobromina e teofillina, agisce stimolando il cuore.
Questa combinazione aumenta la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna attraverso il rilascio di catecolamine, come adrenalina e noradrenalina.
Uno studio su 15 giovani adulti sani ha evidenziato un incremento medio di 5-7 battiti al minuto nella frequenza cardiaca e un aumento della pressione sistolica di 10 mmHg dopo una settimana di consumo giornaliero di 500 ml di energy drink.  Parametri che possono risultare rischiosi e in particolar modo per chi soffre di disturbi cardiaci, che potrebbe andar incontro ad aritmie potenzialmente pericolose.
A preoccupare non è solo l’effetto immediato, ma anche il potenziale danno a lungo termine, in particolare per gli adolescenti, il cui sistema cardiovascolare e nervoso sono ancora in fase di sviluppo.

energy drink

Sistema nervoso: stimolazione eccessiva

La caffeina agisce bloccando i recettori dell’adenosina, il che porta a un rilascio maggiore di dopamina e noradrenalina. Questo meccanismo, a dosi moderate, può migliorare l’attenzione e l’umore.
Tuttavia, consumi elevati o regolari possono causare ansia, insonnia, tremori e, nei casi più gravi, convulsioni.
Uno studio polacco su 22 casi clinici ha documentato effetti neurologici come crisi epilettiche, episodi psicotici e ictus legati al consumo eccessivo di queste bevande.
Uno studio australiano su oltre 1.000 giovani adulti ha rilevato invece che consumare più di 100 ml al giorno di energy drink è associato a livelli più elevati di ansia. Inoltre, chi li consuma più di una volta a settimana tende a riportare un peggioramento generale del proprio benessere

Sistema digestivo e metabolismo: zucchero e acidi sotto accusa

Oltre alla caffeina, gli energy drink contengono quantità elevate di zuccheri e sostanze acide.
Questo aumenta il rischio di obesità, diabete e disturbi digestivi, come gastriti.
La loro acidità può irritare lo stomaco e danneggiare lo smalto dei denti, aggravando problemi già presenti.

Salute mentale: il benessere compromesso

Uno studio dell’Istituto nazionale polacco di Sanità pubblica su 8210 giovani ha rivelato che il 62% aveva consumato bevande energetiche almeno una volta nell’ultimo anno. Tra questi, coloro che le consumavano regolarmente mostravano un rischio maggiore di episodi depressivi e oscillazioni dell’umore.
Analogamente, uno studio britannico su 2307 adolescenti ha trovato una correlazione tra l’assunzione settimanale di caffeina e l’aumento dei livelli di stress e ansia, anche a dosi moderate di caffeina (100-133 mg/settimana).

Un rischio non necessario

Le bevande energetiche offrono una spinta temporanea ma se una lattina può sembrare un alleato innocuo, dietro la promessa di energia si nasconde un debito di salute che potrebbe rivelarsi difficile da saldare.
Per questo, gli esperti consigliano prudenza nel consumo e alcuni Paesi, come per esempio proprio la Polonia, sono intervenuti con limitazioni vere e proprie vietandone la vendita ai minori di 18 anni.
Anche l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha diramato delle raccomandazioni.
Posto che va accuratamente evitata la combinazione di energy drink e alcol, EFSA ha stabilito anche chiare linee guida riguardo il consumo sicuro di caffeina in virtù delle quali sconsiglia il consumo di bevande energetiche a bambini e adolescenti e indica un massimo di 400 mg di caffeina al giorno, con una dose singola sicura fino a 200 mg per gli adulti.
La maggior parte delle bevande energetiche in commercio contiene tra 50 e 150 mg di caffeina per dose.
Un consumo occasionale e moderato rientra nei limiti di sicurezza per gli adulti, ma l’uso cronico o eccessivo può rappresentare un rischio.

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