Avrebbe colpito, da fine ottobre, 382 persone nello Stato già flagellato da 2 anni dal vaiolo delle scimmie. Un team dell’Oms sta provando a capirne di più
Negli ultimi anni, il Mondo è entrato in quella che si potrebbe definire “era dei virus”, con il continuo emergere di nuove minacce.
E se sembra ormai confermato che il Covid, che ha paralizzato il pianeta con la pandemia, sia partito dall’Asia, adesso al centro dei riflettori c’è uno Stato africano: la Repubblica Democratica del Congo.
Dove c’è allarme per la comparsa di una nuova misteriosa malattia che ha già provocato numerose vittime.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha inviato sul posto un proprio team che sta collaborando con le autorità congolesi per comprendere la natura della malattia.
Ancora senza un nome e privo ogni altra informazione scientificamente avvallata, il nuovo virus circola in un Paese già fortemente colpito da una preoccupante epidemia nazionale di Mpox, conosciuto ai più come “vaiolo delle scimmie”, che lo scorso anno ha fatto registrare 14.626 casi, con 654 decessi, e quest’anno, secondo i più recenti dati dell’Oms, a maggio aveva già toccato quota 7.851 casi e 384 decessi.
Le prime informazioni sulla malattia misteriosa del Congo
L’Istituto nazionale di Sanità pubblica congolese ha documentato ora un “evento di salute pubblica sconosciuto”, le cui prime rilevazioni risalgono appena al 24 ottobre.
I dati che arrivano sono al momento confusi.
Se c’è uniformità nel parlare di 382 persone colpite dal nuovo virus, il conto in termini di decessi varia, a seconda delle fonti: da 27, a 79, fino ad almeno 143 vittime in poco più di un mese.
Le segnalazioni delle autorità locali di Panzi, la regione nella provincia di Kwango dove si stanno verificando i casi, indicherebbero 67 morti, anche se si stima un bilancio più pesante.
La maggior parte delle vittime, sempre secondo le prime ricostruzioni, sarebbero ragazzi di età superiore ai 15 anni, ma la malattia colpirebbe persone di tutte le fasce d’età. E i sintomi variano dalla febbre al mal di testa, dal naso che cola alla tosse, fino alla mancanza di respiro e all’anemia.
Le mosse delle autorità sanitarie
Nella regione di Panzi, le strutture sanitarie sono limitate e quindi è stata inviata nell’area una squadra di pronto intervento per fornire risposte rapide ed efficaci alla popolazione.
In parallelo, sarà effettuata una raccolta di campioni per approfondire la natura della malattia.
Intanto, il Ministero della Sanità pubblica, esortando la popolazione a mantenere la calma e a essere vigile, ha invitato al rigoroso rispetto delle misure preventive.
Tra queste, oltre a limitare gli ingressi e le uscite dalla zona sanitaria colpita, vanno evitati gli assembramenti, segnalati alle autorità sanitarie locali i casi sospetti e i decessi e seguite le basilari norme igieniche personali, a partire da un lavaggio regolare delle mani.
Alberto Minazzi