Nell’antica Torre dell’Orologio di Piazza Umberto I è stata inaugurata l’esposizione che rievoca la vita e i successi del grande pilota
Che cosa lega il comune di Siculiana al mito della Formula Uno Ayrton Senna?
Forse in pochi sanno che il piccolo comune in provincia di Agrigento è il paese di origine del grande campione del mondo brasiliano. Una cittadina che oggi, con l’apertura della mostra a lui dedicata, oltre a raccontare il mito, narra la storia di una famiglia di emigrati che con coraggio e determinazione ha attraversato l’oceano per raggiungere il Brasile, dove nacque la leggenda della Formula Uno.
La location dell’esposizione, “A.S.T.R.O. – Ayrton Senna Testimonianze e Racconto delle Origini” è l’antica Torre dell’Orologio uno storico edificio del XVII restaurato e riadattato per ospitare il museo dedicato. Nei suoi spazi sono raccolti documenti, testimonianze, immagini, opere e cimeli che ripercorrono la storia della famiglia Magro, emigrata in Brasile alla fine dell’800 dalla quale Senna direttamente discende.
Da Siculiana al Brasile: storia di un mito
Era il 1 maggio 1994, una data che molti ricorderanno. Ayrton Senna era per la 65 volta in pole position, pronto per un’ennesima sfida. Fu però anche l’ultima perché a Imola quel giorno perse la vita in un drammatico incidente.
Oggi, a trent’anni da quel momento, il suo mito rivive grazie alla celebrazione di una delle figure più amate della storia dello sport legata alla terra siciliana come anche la mostra, che si potrà vedere fino al 7 gennaio 2026, vuole sottolineare.
Accurate ricerche storiche dell’albero genealogico del famoso pilota brasiliano, partite da alcuni giornalisti del luogo, hanno portato ad apprendere che proprio a Siculiana nel lontano 8 luglio 1876 nacque Giovanna Magro, la bisnonna di Ayrton Senna.
La prima pagina della ricostruzione della storia è stata il ritrovamento dell’atto di nascita negli archivi del comune di Siculiana. La donna a soli 18 anni assieme alla madre Angelica, il papà Giovanni e i suoi tre fratelli partì come tanti altri suoi connazionali in cerca di miglior vita con destinazione Brasile.
Nella nuova terra, raggiunta dopo un mese di viaggio, sposò Luigi Sena, un italiano originario della Campania, che per un errore di trascrizione divenne Luiz Senna. In Brasile, nella regione di Espirito Santo, vennero al mondo figli, nipoti e pronipoti tra i quali Ayrton Senna. Il pilota nacque il 21 marzo del 1960.
Il resto della storia, da quando nel 1978 attraversò l’oceano per raggiungere Milano e iniziare la sua carriera di pilota, tutti lo conoscono.
Fino al 7 gennaio 2026, una mostra interattiva legata al turismo delle radici
“L’inaugurazione di questa mostra è un evento molto significativo per il comune di Siculiana per diversi aspetti – sottolinea il sindaco Giuseppe Zambito – L’esposizione non solo celebra le doti di Senna quale campione nello sport ma la ricostruzione della sua storia riconduce a quella di molte altre persone che dall’Italia si sono trasferite altrove in cerca di fortuna delle quali diventa ambasciatore. Quindi celebriamo il campione come simbolo di umanità, determinazione e legame con le radici”.
L’iniziativa della mostra rientra tra le attività legate al turismo delle radici nelle celebrazioni di Agrigento, capitale della Cultura 2025. Il percorso espositivo attraverso le nuove tecnologie digitali tra virtual, mixed e realtà aumentata permette un viaggio a 360 gradi nella storia del campione di formula Uno.
Il visitatore può indossare tipologie diverse di visori 3D e con la progettazione di slot predisposti visualizzare parti delle monoposto con le quali gareggiava o fruire di viste interattive del territorio. Gli schemi high-tech delle vetture sono graficizzati come organismi vivi, aperti come tavole anatomiche, perché si possano cogliere parti di telaio, di motore e sospensioni. Accanto alla ricostruzione delle tappe fondamentali della storia della famiglia di Senna ricostruite attraverso numerosi documenti scritti a mano si possono ammirare nell’esposizione immagini inedite del campione e vari cimeli come la tuta e il casco del 1987 e altri indossati durante i Gran Premi.
“L’omaggio al mito della Formula Uno – precisa ancora Zambito – è significativa anche per gli aspetti umani del grande pilota, quali quello di essere rimasto umile nonostante il suo percorso ricco di successi e di fama, il suo attaccamento alla famiglia, la fede che si sono potuti ricostruire attraverso la sua vita e la sua carriera. Siamo orgogliosi di offrire al nostro territorio un’esperienza unica, altamente innovativa nella realizzazione, che racconta Ayrton Senna attraverso la lente delle sue radici siciliane che rafforzano la nostra idea di cultura come motore di sviluppo”.
Il sindaco di Siculiana non esclude la possibilità che la mostra dedicata a Senna possa diventare un Museo permanente. E’ stato anche siglato un Patto di Amicizia tra Siculiana e Maranello, città che ha vissuto con Ayrton Senna momenti indimenticabili di Formula Uno, che si aggiunge al già consolidato legame con Imola creando una rete di valori comuni tra terre che condividono la passione per la storia, la velocità e la memoria.
Siculiana, il comune dall’anima ebraica
Il comune di Siculiana sorge su una collina a circa 20 km da Agrigento e il suo nome avrebbe due possibili origini: una romana, Siculi Janua, Porta della Sicilia e una araba, Suq-al-Jani, Mercato di Giovanni.
A dominare l’antico borgo è l’imponente Castello Chiaramontano mentre il Santuario del Santissimo Crocefisso conserva una vasca ebraica per le abluzioni del XV secolo. Le cupole bianche e rosse contraddistinguono la Chiesa Madre, di epoca barocca, all’interno della quale è venerato il Crocefisso Nero, portato nel 1611 dal castello dove era precedentemente conservato.
A pochi km da paese si raggiunge la spiaggia di Siculiana Marina, lungo litorale tra i più belli e incontaminati del meridione d’Italia dalle spiagge bianche di sabbia finissima in una natura incontaminata. Nel territorio di Siculiana si trova anche la riserva naturale di Torre Salsa, gestita dal WWF, una delle aree più belle e selvagge della costa agrigentina dove nidificano le tartarughe.
Silvia Bolognini