Tari in aumento in tutta Italia, ma Venezia resiste con il “modello virtuoso”.Presentato dal Comune il bilancio di previsione 2025-2027
In un contesto nazionale sempre più segnato dalla difficoltà economica degli enti locali, con molti costretti ad aumentare la Tari, la tassa sui rifiuti, per fare cassa (il caro rifiuti grava sulle famiglie con una media di 329 euro di spesa, a Catania di addirittura 594 euro secondi il Rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva) Venezia continua a mantenere inalterati i costi per i cittadini, senza rinunciare a migliorare i servizi.
L’assessore Michele Zuin ha presentato per questo il bilancio di previsione 2025-2027 come un esempio di “modello Venezia”, che unisce la stabilità tributaria alla crescita degli investimenti in infrastrutture, servizi e cultura.
In un’Italia dove la Tari è salita mediamente del 2,6% nel 2024, con picchi significativi in alcune città come, oltre a Catania, Andria, Cagliari, Pistoia e Trapani e, a livello regionale con una forbice va dai 426,50 euro medi della Puglia ai 203 del Trentino Alto-Adige, Venezia non solo ha evitato aumenti, ma ha anche confermato ingenti stanziamenti per la manutenzione urbana, la residenza pubblica e la cultura, dimostrando che un bilancio equilibrato non è un’impresa impossibile.
Il “modello Venezia” per il bilancio di previsione 2025-2027
La manovra predisposta dala Giunta veneziana si attesta su una cifra complessiva di circa 800 milioni di euro di spesa corrente e prosegue il percorso avviato nel 2015 che, sottolinea Zuin, ha permesso di raggiungere un “livello di efficientamento inequivocabile e di uscire indenne dai maggiori fattori di incertezza e di difficoltà che hanno colpito il sistema economico finanziario a livello nazionale e internazionale, come il periodo di Pandemia e la crisi energetica generata dai conflitti internazionali”.
Dal turismo i fondi che abbassano la Tari
Per il prossimo triennio, al netto degli adeguamenti Istat, non sono così previsti aumenti del carico tributario, in particolare attraverso la tassa sui rifiuti.
“Come promesso e annunciato in passato – spiega l’assessore andiamo incontro ai cittadini e alle imprese sostituendo con fondi del bilancio una parte della spesa che dovrebbero altrimenti sostenere. Lo facciamo grazie agli introiti derivanti da due voci del turismo: circa 5,5 milioni di euro derivanti dall’imposta di soggiorno e 1 milione di euro dal contributo d’accesso”.
In Laguna, nessun taglio ai servizi
In parallelo, non è in programma alcun taglio dei servizi.
Il piano economico finanziario su base annua prevede invece uno stanziamento di 8,2 milioni di euro per il verde pubblico contro gli 8 del 2024 e i 6,9 del 2023.
Le manutenzioni di edifici, impianti e scuole disporranno di 25 milioni rispetto ai 23,3 di quest’anno. Crscerà anche spesa anche per il monitoraggio dei ponti del centro storico e i cavalcavia della terraferma, per un importo rispettivamente di 205 mila e 180 mila euro.
Il Comune di Venezia ha poi confermato anche il piano sulla residenza pubblica varato lo scorso anno, con 5 milioni all’anno per il recupero di alloggi sfitti, 500 mila euro per le operazioni di riatto degli alloggi in terraferma, altri 500 mila per quelli a Venezia e ulteriori 500 mila per la manutenzione programmata degli alloggi, in aggiunta alle manutenzioni ordinarie, pari a 1,2 milioni per la terraferma e 1,2 milioni per il centro storico.
Cultura ed eventi, sociale e investimenti
Il quadro vede anche la conferma dell’impegno sulle bibloteche (1,8 milioni l’anno), mentre il Teatro La Fenice avrà un contributo totale di 2,127 milioni.
L’entrata legata al Casinò è stata quantificata invece in quasi 18 milioni.
Tra gli eventi, sono stati confermati il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, Mes3Land e i concerti a San Giuliano (circa 1 milione di impegno di spesa), più il Salone Nautico.
Si aggiungono anche, con 150 mila euro annui, appuntamenti mensili di aggregazione sociale in via Piave, a Mestre.
Contando anche sui contributi di Stato e Unione Europea, saranno poi implementati i servizi sociali, con una spesa complessiva a bilancio che cresce per il 2025 a 64,6 milioni contro i 59,3 del 2024. Sul fronte investimenti, infine, la programmazione triennale ammonta a complessivi 39,6 milioni più 69,1 finanziati con contributi Pon Metro Plus. “Particolare attenzione – sottolinea Zuin – è stata data alle manutenzioni stradali per la quale sono stati stanziati nel triennio interventi per complessivi 3,9 milioni di euro”.
Alberto Minazzi