I messaggi delle massime cariche dello Stato nel 21° anniversario della giornata in cui si ricorda la strage di Nassiriya
“L’Italia non dimentica”.
Nelle quattro parole che chiudono la dichiarazione rilasciata dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della 21^ Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace c’è tutto il senso, tragicamente attuale, dell’impegno che il nostro Paese continua a profondere sugli scenari in cui le situazioni di conflitto mettono a rischio la sicurezza delle popolazioni civili.
La Giornata del 12 novembre
Nella mattinata di oggi, martedì 12 novembre 2024, è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto a deporre all’Altare della Patria, alla presenza dei familiari dei caduti una corona di alloro al Sacello del Milite Ignoto. La Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, istituita per legge nel 2009, cade in questa data in ricordo dei tragici eventi del 2003. Durante la missione di pace in Iraq, approvata dall’Onu, proprio il 12 novembre persero la vita in un attentato a Nassiriya 28 persone. Di questi, 19 erano italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili.
Oltre alla commemorazione delle vittime, la Giornata del ricordo dei Caduti per la pace viene dunque vista come occasione di confronto sulle tematiche inerenti alla cittadinanza attiva e democratica, con particolare riferimento all’importanza della difesa dei principi fondamentali della pace, democrazia e libertà, nonché del rispetto della persona umana, e come occasione per ribadire il ruolo del nostro Paese per contribuire a far sì che si affermino sempre più in tutto il Mondo lo strumento del dialogo e la convivenza fra popoli e Nazioni.
Il messaggio del presidente Mattarella
È proprio a questi princìpi che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha improntato il messaggio inviato a Crosetto.
“Il pensiero – scrive Mattarella, come riporta il sito del Quirinale – va a coloro che, animati da profondo senso del dovere, dedizione e coraggio, hanno donato la propria vita per l’Italia e per i valori della pace e della cooperazione internazionale”. “Il ritorno di conflitti su larga scala e il crescere di tensioni che minacciano la sicurezza collettiva – prosegue il presidente – sottolineano il ruolo delle missioni internazionali per costruire ponti di dialogo e arginare la violenza”.
Rinnovando la vicinanza ai familiari, “custodi di un sacrificio così elevato”, il pensiero del capo di Stato, oltre che alle vittime, italiane e irachene, di Nassiriya, è andato a “tutti i caduti nelle missioni internazionali”. “La loro morte – ha scritto Sergio Mattarella richiama il valore dell’impegno per la costruzione di un mondo più giusto, libero dalle atrocità della guerra e dal peso dell’oppressione”.
“La Repubblica Italiana, con i suoi uomini e donne impegnati nei territori più travagliati – conclude il presidente – offre un contributo di inestimabile valore per riportare speranza e pace tra i popoli. Donne e uomini che offrono esempio di impegno e altruismo, onorando valori fondamentali della nostra Costituzione. A quanti, operando in aree di crisi, mettono a rischio la propria vita in difesa della pace e dei diritti umani, va la riconoscenza del Paese”.
Le parole della presidente del Consiglio
A sua volta, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito la strage di Nassiriya “un tremendo attentato che rimarrà sempre scolpito nella nostra mente”, prima di tornare al presente. “In questo giorno di ricordo e commozione – ha così affermato – la nostra riconoscenza va a quanti hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere, unitamente al ringraziamento di tutto il Governo italiano, mio in primis, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, impegnati anche nelle aree più difficili, operano ogni giorno per la costruzione della pace con dedizione, profondo senso di umanità e amore per la Patria”.
Alberto Minazzi