Nei prossimi giorni in alcune località del Centro e Sud d’Italia le temperature si assesteranno su valori tipici di fine agosto inizio settembre
Se dovessimo dire in che mese dell’anno siamo guardando ciò che indossiamo risponderemmo primavera o fine estate considerato che molti ancora portano le mezze maniche o comunque abiti leggeri.
Effettivamente, a un giorno da novembre le temperature sono più alte rispetto alla media del periodo.
Come conferma Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, le stagioni sono cambiate e il freddo, se arriva, arriva sempre più tardi. Così per il terzo anno consecutivo l’estate si sta prolungando fino alla fine di ottobre.
Un clima simil estivo con massime oltre la media del periodo
Anche osservando la natura non sembra di essere in autunno. E il quadro meteo comunica che l’estate dalle temperature tropicali di quest’anno, almeno per i prossimi giorni, è destinata a non finire.
I meteorologi ricordano che le temperature massime normali per il periodo di Halloween sono intorno ai 17°C al Nord, 19° al Centro e 22° al Sud. Sappiamo invece che il termometro segnerà in questi giorni 28° gradi nel palermitano, oscillerà tra i 26 e i 27° a Catania e Siracusa, porterà 25° ad Agrigento, Messina e Reggio Calabria e 24° a Bolzano, Napoli e Roma.
Sole e caldo con l’anticiclone subtropicale e la Novembrata
Il meteo delle prossime giornate sarà infatti caratterizzato dalla presenza dall’anticiclone di matrice subtropicale sul nostro Paese per almeno 7-10 giorni, con prevalenza di sole in montagna e al Centro Sud.
In Pianura Padana e fondovalle interni sono previste nebbie notturne in intensificazione. Non si segnalano piogge.
Non mancheranno diffuse inversioni termiche che faranno aumentare lo smog. Per contro, le temperature miti che anche durante la notte non scendono sotto i dieci gradi neppure al Nord, consentiranno di mantenere spento o al minimo il riscaldamento domestico e di conseguenza inquinare meno la massa atmosferica che sarà immobile. Avremo quindi caldo anche nel prossimo mese e la cosiddetta Novembrata, uno stallo in attesa di un cambiamento al momento non previsto.
Record di concentrazioni gas serra nel 2023, per l’Italia una riduzione
Non è del tutto una novità: già nel 2023 è stato registrato un caldo record e anomalo anche fuori stagione.
D’altra parte, livelli da record sono anche quelli segnati dalle emissioni di gas serra.
Il bollettino del Greenhouse Gas dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale Omm-Wmo evidenzia che la concentrazione media globale di CO2 in superficie è arrivata a 420,0 parti per milione ppm; il metano 1.934 parti per miliardo e il protossido di azoto a 336,9 parti per miliardo. Sono valori che rappresentano il 151%, il 265% e il 125% in più rispetto ai livelli preindustriali, vale a dire prima del 1750.
“Data la durata estremamente lunga della CO2 nell’atmosfera – si legge nella nota Omm-Wmo – il livello di temperatura già osservato persisterà per diversi decenni, anche se le emissioni venissero rapidamente ridotte allo “zero netto”. L’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione comparabile di CO2 è stata 3-5 milioni di anni fa, quando la temperatura era più calda di 2-3°C e il livello del mare era più alto di 10-20 metri rispetto a oggi”.
Se i numeri globali non sono rassicuranti, le cose vanno meglio guardando all’Italia. Sempre nel 2023 ha segnato infatti il taglio di emissioni di gas serra più significativo mai registrato in una fase di crescita economica, escludendo gli anni della crisi finanziaria 2008-2009 e della pandemia. Il Paese ha fatto registrare un – 6,5% rispetto all’anno precedente, con una diminuzione di 27 milioni di tonnellate. Una diminuzione del 5,5% si è avuta anche in Ue.