I dispositivi di protezione Ffp 2 ritornano in quasi tutti i nosocomi d’Italia. Con gel in corsia
Nessun allarme. Ma prevenzione e tutela.
I virus respiratori sono ampiamente in circolazione, il Covid, con la sua sottovariante Xec, continua a colpire, è arrivata l’influenza.
E i direttori sanitari, la cui discrezionalità è stata prevista dall’ultima circolare del Ministero della Sanità, hanno scelto quasi all’unanimità di reintrodurre nei loro ospedali l’uso obbligatorio delle mascherine.
In alcuni casi solo nei reparti più sensibili, in altri fin dall’ingresso.
Covid e influenza
Per quanto riguarda il Covid, la sottovariante Xec non sembra portare a forme gravi ( i sintomi sono per lo più mal di gola, tosse, febbre dolori muscolari e stanchezza) ma le fasce più vulnerabili della popolazione sono sempre a rischio e continuano a esserci decessi tra le persone anziane o con altre patologie.
Preoccupa al momento forse di più l’influenza, che resta tra le prime dieci cause i morte in Italia e il cui picco è atteso a Natale.
Dopo i vari casi parainfluenzali d’autunno, il primo caso di influenza vera e propria della stagione 2024/2025 è stato diagnosticato nei giorni scorsi a Novara.
H1N1 e H3N2 e obbligo di mascherina
A esserne colpito, un paziente di 42 anni le cui condizioni, anche se ora stabili, hanno richiesto il ricovero ospedaliero.
Il ceppo del virus è di tipo H1N1. E questa, secondo gli esperti, potrebbe essere una “buona” notizia.
Nonostante presenti comunque sintomi forti: febbre molto alta per circa 3 o 4 giorni, importanti dolori muscolari, tosse disturbi respiratori e mal di testa.
Il timore, infatti, era che ad arrivare fosse il ceppo H3N2 che, soprattutto in Australia, non solo ha portato a molti ricoveri ma anche alla necessità di ricorrere, per molti pazienti, alla terapia intensiva.
Se il sottotipo A H1N1 che sta iniziando a circolare in Italia sembra somigliare molto al ceppo del 2009, la variante H3N2 circolata nel sud del mondo e in Australia risulta particolarmente capace di eludere parte delle difese immunitarie riuscendo quindi a sopravvivere e a replicarsi facilmente.
Consigliata la vaccinazione
Non è dunque esattamente una passeggiata affrontarla e non è detto che comunque non si presenti.
Il Ministero della Salute ha infatti messo le mani avanti consigliando fortemente la vaccinazione, soprattutto per anziani, bambini e persone con condizioni di salute a rischio.
La raccomandazione include anche il sottotipo A H1N1 che, anche se meno impattante, comporta comunque sintomi importanti.
L’uso obbligatorio delle mascherine in ospedale, dunque, deriva da un approccio preventivo e, con il correlato utilizzo del gel igienizzante, rientra tra le misure standard di protezione ospedaliera.
Consuelo Terrin