Ai nastri di partenza la regata velica triestina con il record di partecipazioni. Numerosi i club veneti. Tra i big, il Moro di Venezia
Per gli appassionati di vela, il prossimo 13 ottobre 2024, si prevedono una serie di “tuffi al cuore” nelle acque di Trieste, quando scorgeranno tra le onde, e le barche della Barcolana, un “siluro rosso”.
Grazie alla collaborazione con il Salone Nautico, l’edizione n.° 56 della celeberrima regata friulana vedrà sulla linea di partenza il leone ruggente del Moro di Venezia.
Sullo scafo, a regatare di nuovo insieme, otto dei sedici velisti che parteciparono all’America’s Cup del 1992 contro USA 23 America3: Dudi Coletti (skipper), Daniele Bresciano, Davide Innocenti, Vittorio Landolfi, Sergio Mauro, Marco Schiavuta, Sandro Spaziani, Ulisse Vicinanza.
A completare l’equipaggio, insieme al nucleo storico, Andrea Bergamasco, Alessandro Bortoluzzi, Luca Landolfi (figlio di Vittorio), Paolo Masserdotti, Stefano Nicoli, Matteo Puggina e Mattia Stamanea.
Ultimo ma non ultimo, l’armatore che ha reso possibile far rivivere il sogno del Moro di Venezia: Gianfranco Natali, l’imprenditore manufatturiero a capo della multinazionale FAIST e socio della Compagnia della Vela della città lagunare, che dal 2019 ha preso in mano il progetto è ha riportato ai fasti dei primi anni Novanta il Moro.
“Associare il Moro, che è nel cuore degli italiani, alla città di Venezia e al suo Salone Nautico facendolo partecipare alle regate, è l’evoluzione naturale di ciò che questa imbarcazione ha rappresentato nella storia velica di tutto il Paese – ha dichiarato Natali – una storia scritta dalle persone che hanno partecipato a questa avventura 30 anni fa. Alla Barcolana, e alle successive Venice Hospitality Challenge e Veleziana, ricomponiamo l’anima di questa esperienza che ha saputo far sognare milioni di italiani, ricongiungendo i due elementi che ne hanno decretato il successo: la barca e il team originale”.
Barcolana, la regata per tutti
La Barcolana è uno degli eventi più famosi in ambito velico, non tanto per la gara in sé, quanto per la peculiare modalità di partecipazione, nella quale professionisti e amatori si ritrovano sulla medesima linea di partenza, per regatare sulle acque del golfo triestino.
La partenza è fissata alle ore 10.30, tra Barcola e il castello di Miramare, per arrivare infine di fronte a Piazza Unità d’Italia. L’anno scorso si registrarono 1773 imbarcazioni iscritte; nel 2018, la Barcolana entrò nel Guinness dei Primati come la Largest Sailing Race del mondo, con 2689 scafi.
Il mito che fu: il Moro di Venezia all’America’s Cup
È appena terminata l’edizione della Louis Vuitton Cup 2024, dove la nostra imbarcazione, l’italiana Luna Rossa, ha perso per 7-4 con la britannica Ineos Britannia (precludendosi quindi la possibilità di partecipare all’America’s Cup 2024).
Il Moro di Venezia continuerà dunque a preservare il record che l’ha resa parte della leggenda navale italiana: fu il primo scafo non anglofono, infatti, a vincere la gara di selezione per l’America’s Cup 1992, dopo 142 anni di storia, e il primo a vincere una gara della medesima competizione, prima di arrendersi per 4-1 contro la già citata USA 23 America3 di Bill Koch. Un risultato pareggiato, per quanto riguarda l’Italia, dalla sola partecipazione di Luna Rossa all’America’s Cup del 2000, dove però venne sconfitta 5-0 dalla neozelandese Black Magic.
Fautore del sogno e del mito del Moro di Venezia fu l’imprenditore ravennate Raul Gardini, presidente di Montedison e primo armatore dell’imbarcazione che portò a sfidare i colossi statunitensi.
Varata l’11 marzo 1990, fu due anni più tardi che l’imbarcazione costruì la propria epopea, con al timone lo statunitense Paul Cayard, adottato dagli italiani per l’occasione.
Le imprese del Moro di Venezia nelle acque californiane di San Diego vennero seguite da tutta Italia – come di solito accade per i nostri grandi campioni dello sport – all’alba delle dirette televisive, accompagnate dalle note della Turandot cantate da Pavarotti.
Un big come ambasciatore delle prossime regate
Un sogno nato nella laguna, tra Venezia e Porto Marghera, e che trent’anni più tardi ha visto riprendere corpo; al netto dei festeggiamenti, osteggiati dalla pandemia da Covid19, il Moro di Venezia ha ripreso a solcare le acque del Mediterraneo grazie alle competizioni locali nelle quali anche quest’anno prenderà parte.
Sarà infatti presente come ambassador del Salone Nautico anche alla undicesima edizione della Venice Hospitality Challenge, che si terrà sabato 19 ottobre, e alla Veleziana, in programma il giorno successivo, domenica 20 ottobre, in Bacino San Marco.
Ma gli appuntamenti per il Moro non finiranno qui. La poppa, sulla cui sommità sventola la bandiera del leone alato, sarà visibile alla prossima edizione del Salone Nautico Venezia, in programma all’Arsenale dal 29 maggio al 2 giugno 2025.
Damiano Martin