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Meraviglia: l’Aurora Boreale arriva nel cielo d’Italia

Meraviglia: l’Aurora Boreale arriva nel cielo d’Italia
Aurora Boreale dal Monte Grappa Ph. Lorenzo Basso

Il fenomeno naturale ha incantato gli abitanti di diverse città, in particolare in Veneto, Piemonte e Lombardia

Il cielo dipinto da pennellate di vento solare, sfumature cromatiche intersecate a morbide onde luminose, un clima surreale fatto di verdi e di rossi, di viola e di blu intensi.
L’ennesimo spettacolo della natura che, con un evento quanto mai raro, ha incantato ieri, 10 ottobre, gli abitanti del nord Italia.
In diverse città di Veneto, Piemonte e Lombardia, oltre che della Liguria e dell’Emilia Romagna, ha fatto capolino infatti l’aurora boreale.

La natura che incanta

L’Aurora Boreale è una tempesta geomagnetica che si verifica quando particelle del Sole ad alta energia entrano in collisione con atomi neutri della nostra atmosfera: l’energia emessa da questo scontro produce lo spettacolo di luci e colori.
L’insieme delle cariche provenienti dal Sole, dette “vento solare” è imbrigliato dal campo magnetico terrestre, al di sopra dell’Equatore, in zone chiamate fasce di Van Allen.

Aurora Boreale dal Monte Grappa Ph. Lorenzo Basso

Le particelle cariche scendono a spirale verso i poli magnetici dando luogo alle aurore boreali e australi a seconda che si verifichino nell’emisfero nord o sud.
Questo fenomeno è caratteristico di zone situate in nord Europa quali Norvegia, Danimarca e Finlandia, meglio oltre il Circolo Polare Artico, come ad esempio l’Alaska. A denotarlo visivamente sono bande luminose che assumono un’ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio, di solito di colore rosso, verde, azzurro, violaceo.
A dare i colori all’aurora boreale è l’ossigeno con cui le particelle del sole interagiscono.
A quote basse, l’incontro con l’ossigeno molecolare genera per esempio il verde. A quote più alte, dove la tempesta solare è più intensa, l’incontro con l’ossigeno atomico genera il rosso.

Un fenomeno non comune per le nostre latitudini

L’Aurora Boreale ha illuminato i cieli da Milano a Torino, Modena e Ravenna.
In Veneto è stato possibile ammirare l’affascinante spettacolo nelle città vicentine, veronesi, bellunesi e dal veneziano.
In provincia di Verona molte segnalazioni dalla Lessinia e dalle Torricelle, mentre suggestive immagini arrivano anche dal Monte Grappa, localizzato nelle prealpi venete tra la valle del Brenta, quella del Piave e il Feltrino, tra le province di Vicenza, Belluno e Treviso.

@ Simone Sartori

Questo evento, non comune alle nostre latitudini, si è mostrato anche in Italia grazie all’intensità della tempesta geomagnetica che l’ha provocato.

Le particelle veicolate all’interno del campo magnetico terrestre che emettono onde magnetiche e danno vita all’Aurora Boreale hanno una concentrazione maggiore a latitudini settentrionali, per questo è raro osservare le aurore al di sotto del 50esimo parallelo e ancora più difficile al di sotto del 45esimo.
A volte durante l’apparizione di un’aurora, fenomeno più frequente durante i periodi di intensa attività solare, si possono udire suoni che assomigliano a sibili. La loro origine non è ancora certa ma si ritiene che essi siano dovuti a perturbazioni locali del campo magnetico terrestre causate da un’aumentata ionizzazione dell’atmosfera sovrastante.

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