I curiosi trend che spopolano sui social, mentre i più giovani riscoprono musica, programmi e oggetti vintage
Una sorta di mosaico fatto di oggetti, tra i quali possono essere inseriti per esempio anche scarpe o borse griffate, che poco hanno a che fare con il contesto specifico (i controlli all’aeroporto), ma possono regalare un tocco di colore ed eleganza. Oltre che un po’ di like in più con il risultato: un bel “vassoio creativo” pronto a finire sotto il metal detector prima dell’imbarco per un volo.
L’ “Airport tray aesthetics”è una delle più recenti tendenze dei social, in modo particolare di Tik Tok. E, in fondo, suona anche meno strana di quell’altra, chiamata “fridgescaping”, che spinge letteralmente ad arredare l’interno del frigorifero.
Tra i trend del 2024, poi, non si può dimenticare anche quello, testimoniato sempre sui social network ma non solo, della “pseudonostalgia” delle nuove generazioni per oggetti, trasmissioni e spot dei tempi dei loro genitori, se non ancor precedenti, come per alcune canzoni rilanciate da nuovi remix.
I vassoi creativi: tempi d’imbarco a rischio?
Su TikTok, uno dei social network insieme a Instagram e Pinterest su cui ha preso piede, il trend “Airport tray aesthetics” i vassoi creativi fanno a gara riunendo in composizioni ordinate oggetti come gioielli, rossetti, occhiali, libri, portachiavi e macchine fotografiche. L’ approccio da stylist o artista è la nota nuova e dominante. Il fine, invece, è sempre lo stesso: aggiudicarsi il maggior numero di like.
Il vassoio creativo ha soppiantato nei post i passati trend di foto del passaporto o del biglietto aereo, il selfie al gate di imbarco, gli scatti dal finestrino dell’aereo, ma anche le meno tradizionali, ma non per questo non meno diffuse, istantanee dei bagagli.
E viene quasi sempre programmato, con la scelta a priori degli oggetti, spesso uniti da un filo conduttore unico, dal tema della vacanza al semplice colore.
L’unico limite da rispettare, segnalato anche dalla Transportation Security Administration, è quello di non causare problemi con gli altri passeggeri o anche semplici ritardi alle procedure di imbarco.
Il vassoio creativo, infatti, potrebbe aggravare la situazione soprattutto negli aeroporti dove sono già necessari lunghi spostamenti a piedi. Ovvero, fa il punto uno studio di Parkos su dati Google Earth, quelli di Roma in Italia (1.081 metri tra sala partenze e gate più lontano) e Madrid in Europa (addirittura 2.503).
Anche i frigoriferi diventano artistici
Se i vassoi creativi sono un fenomeno che caratterizza un ambiente pubblico, l’evoluzione delle nostre abitudini sulla base del gradimento in rete è riscontrabile però anche all’interno delle nostre case.
L’esempio più calzante, in tal senso, è quello dei frigoriferi, che ormai non sono più il solo ricettacolo di calamite varie posizionate al loro esterno.
Con il fridgescaping, lanciato sempre su TikTok dall’influencer Tiffany Bishop, le soluzioni di abbellimento estetico sono infatti riuscite a penetrare anche all’interno di un elettrodomestico che, in tal modo, si spinge oltre la sua semplice funzione pratica, magari perdendo in efficienza concreta, ma assumendo una ulteriore valenza sul piano dell’interior design, anche attraverso l’uso di oggetti riciclati.
In mezzo agli alimenti, così, trovano posto i più svariati oggetti, appositamente collocati in una composizione armonica: dai pezzi di antiquariato, o comunque vintage, alle borse di moda, dai vasi a decorazioni luminose e fiori. Gli amanti del fridgescaping più estremo, addirittura, modificano gli arredi a seconda del periodo dell’anno, per esempio con composizioni natalizie, o nell’ambito di tematiche specifiche, come i supereroi.
Obiettivo? Secondo Tiffany Bishop, in tal modo si rende l’esperienza in cucina più piacevole e si possono trovare stimoli per la propria creatività ai fornelli.
I giovani riscoprono il vintage
Dai “Polaretti” alla Playstation One, da “Non è la Rai” al calcio balilla, ad accomunare i video in linea un’altra tendenza molto in voga su TikTok è invece la frase “Ti sblocco un ricordo”. E se il cosiddetto “amarcord” è da sempre in voga tra le persone più avanti con gli anni, fa riflettere il fatto che a ricordare in rete qualcosa che sicuramente non hanno vissuto in prima persona sono molto spesso i giovanissimi.
Un trend che si è riscontrato negli ultimi mesi anche in campo musicale, con il rilancio, molte volte attraverso cover o remix, di brani italiani più o meno conosciuti. Che acchiappano un gran numero di like e di adolescenti capaci di intonare la versione di due producer tedeschi di “Pedro” di Raffaella Carrà, così come, “Ma quale idea” di Pino D’Angiò nella versione riproposta nella serata dei duetti di Sanremo 2024 insieme ai Bnkr44.
E se, sia in radio che in rete, riecheggiano spesso famosi brani anni ’70 come “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti o “Ancora ancora ancora” di Mina, un po’ a sorpresa sono stati rispolverati dai giovani anche pezzi che tutto sommato non sono tra le principali hit di big della nostra musica leggera. Basti pensare a “Amore no” di Adriano Celentano, “Sant’Allegria” di Ornella Vanoni o “Se t’amo se t’amo” di Rosanna Fratello, che stanno vivendo una nuova giovinezza di successo.
Alberto Minazzi