In molte regioni gli alunni hanno già iniziato la scuola, gli ultimi sui banchi il 16 settembre. In alcune scuole arriva l’assistente virtuale
Mancano ancora poche regioni ma nella maggior parte d’Italia per milioni di studenti ha preso il via un nuovo anno scolastico. E con il ritorno sui banchi, come ogni anno, puntuali sono ritornate le consuete questioni da affrontare, dagli scioperi dei mezzi pubblici che rendono difficoltoso i trasporti per i ragazzi alla più grave situazione della carenza di insegnanti e dirigenti scolastici. Secondo l’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori Anief mancano all’appello 110 mila cattedre di sostegno, in particolare nelle scuole del Nord. Tuttavia, il Ministro dell’istruzione e del Merito Giuseppe Valditara rassicura: entro dicembre arriveranno 10 mila nuovi assunti con il concorso già bandito e grazie a questo le supplenze saranno 5 mila in meno rispetto allo scorso anno.
Inizio anno scolastico tra precari e novità: in classe l’assistente virtuale
Nel nostro Paese le cattedre sono circa 800 mila e in media circa 200 mila sono coperte da supplenti, vale a dire un quarto del totale dei posti di insegnamento con una situazione particolarmente grave per gli insegnanti di sostegno. Tra una questione e l’altra in ogni caso, l’anno scolastico 2024-2025 è segnato da diverse novità.
Tra queste l’arrivo in aula dell’intelligenza artificiale nelle vesti di un assistente virtuale. Come ha spiegato il Ministro Valditara, si tratterà di una sperimentazione che se funzionerà andrà a regime nel 2026. A utilizzarla per prime sono Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria, in 15 classi di scuole medie e superiori. Il progetto che durerà due anni prevede l’utilizzo di un software installabile su Google Workspace, inizialmente focalizzato sulle materie STEM ovvero scienze, tecnologia, ingegneria e matematica e sulle lingue straniere.
Un’istruzione più personalizzata con AI
L’assistente virtuale sarà in grado di individuare le difficoltà di apprendimento dei singoli studenti e di segnalarle allo stesso alunno e al docente in modo che quest’ultimo posso intervenire per aiutarlo a superarle. L’obiettivo di questa sperimentazione, sottolinea Valditara, è quello di valutare l’efficacia degli assistenti AI nel migliorare le performance degli studenti e di ridurre il carico di lavoro amministrativo peri docenti permettendo loro di concentrarsi maggiormente sull’insegnamento e sul rapporto, anche personale, con i singoli studenti.
Grazie all’intelligenza artificiale a scuola sarà dunque possibile personalizzare l’istruzione con gli assistenti virtuali tecnologici che suggeriscono quali sono le lacune e come colmarle, modellando la formazione sulle specifiche esigenze di ogni alunno.
Dalle sospensioni ai cellulari: si cambia
L’arrivo di AI in aula è sola una delle tante novità che riguardano gli studenti del nuovo anno scolastico appena iniziato. E’ stato rivisto infatti anche il sistema delle sospensioni, che non si “sconteranno” più restando a casa.
Con 1 o 2 giorni è prevista attività di riflessione da parte dello studente, che, in caso di sospensioni più lunghe, dovrà invece svolgere attività di cittadinanza solidale anche con enti convenzionati con la propria scuola.
Una stretta c’è anche per i cellulari in classe, vietati per qualsiasi scopo, anche quelli didattici: una stretta severa che coinvolge tutti: dagli alunni più piccoli, fino alle medie. Tablet e computer dovranno essere utilizzati sotto la guida del docente.
L’importanza del voto in condotta
Tra i provvedimenti novità, anche la lotta al teppismo e bullismo.
I comportamenti violenti o aggressivi potranno infatti portare anche alla bocciatura se il voto in condotta arriva a 5, anche alle medie.
Se invece si arriva al 6, alle superiori lo studente è rimandato a settembre in educazione civica.
Il debito formativo dovrà servire le nuove linee guida.
L’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico
E’ stato istituito un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico per monitorare le aggressioni e promuovere percorsi formativi di sensibilizzazione, mentre la nuova educazione civica tornerà alla sua originale vocazione ovvero educare e istruire i futuri cittadini ai quali, secondo quanto disposto nel decreto, si vuole dare un maggior senso di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria. Per chi porterà la materia a settembre è prevista la stesura di un testo riflessivo e un’interrogazione sui valori costituzionali e sull’educazione.
Nuovi ambiti di apprendimento
Non solo. L’aggiornamento prevede che si trattino in aula temi quali il gaming, l’uso patologico del web come anche le dipendenze da droghe, fumo, doping e che si insegnino e spieghino il contrasto alle mafie e alla criminalità.
Gli studenti affronteranno anche temi legati alla sicurezza, all’educazione stradale e ai corretti stili di vita, a cominciare dall’educazione alimentare. Si promuovono inoltre l’educazione finanziaria e la cultura d’impresa.
Altre novità in aula
Altre novità riguardano l’obbligo delle valutazioni in decimi nel primo quadrimestre per tutti i gradi di istruzione con la possibilità di omettere i voti in questo periodo permettendo all’alunno di recuperare, invitandolo ad applicarsi maggiormente.
I neo presidi saranno affiancati da un mentor, nuova figura che accompagnerà i neo assunti durante i primi mesi di servizio.
Per gli studenti entrano invece a regime tutor e orientatori, per aiutarli nelle scelte di studio e lungo i percorsi formativi e didattici. E ancora, per gli istituti professionali, al via i percorsi formativi 4+2: un’istruzione post diploma accelerata che dà comunque diritto all’iscrizione all’università e ha una maggiore interazione con il mondo del lavoro e la presenza in cattedra di esperti che arrivano direttamente dalle imprese.
Silvia Bolognini