Un illecito ogni 119 metri. Ecco quali sono i reati italiani più frequenti
L’Italia non cessa di essere un Paese ricco di abusi edilizi.
Soprattutto al Sud, si continua a costruire senza i necessari permessi e senza le strettamente collegate autorizzazioni per gli scarichi delle nuove abitazioni, che nella maggior parte dei casi finiscono direttamente a mare.
Il nuovo dossier di Legambiente “Mare Monstrum” lo evidenzia a chiare lettere: il ciclo illegale del cemento è il reato più accertato del 2023, con 10.257 illeciti denunciati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto.
Un fenomeno che colpisce soprattutto il Sud
Da solo raggiunge la percentuale del 45% (con un aumento dell’11,2% rispetto al 2022) del totale dei reati ambientali sulle coste italiane.
“Un fenomeno devastante per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’intero Paese, che colpisce principalmente il Sud, in particolare le regioni a tradizionale insediamento mafioso, e le aree costiere, le perle estive del Belpaese e su cui bisogna intervenire con una mano decisa e con abbattimenti non più rimandabili”, ha rilevato il responsabile Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente Enrico Fontana.
Mare Monstrum: violazione delle normative nautiche aumentate del 230%
Un reato su due (50,3%) si concentra in Campania (3.095 illeciti penali). Seguono Sicilia (3.061), Puglia (3.016), Calabria (2.371), Lazio (1.529 reati) e Toscana (1.516).
Ma fanno la loro parte anche Marche, con una media di 38,9 reati e violazioni amministrative per km di costa, Friuli-Venezia Giulia (31,9) e Basilicata (30,9).
Se il ciclo illegale di cemento rappresenta il reato più frequente, subito dopo vengono quello dei rifiuti (6372 illeciti penali, +59,3% rispetto all’anno precedente), la pesca illegale (4.268 illeciti penali, +11,3%) e la violazione delle normative che regolano la nautica da diporto, che nel 2023 ha conosciuto un’escalation: + 230% rispetto al 2022.
Tra denunce e sequestri, le proposte di Legambiente
Nel 2023 sono state denunciate complessivamente 25.545 persone e 204 sono finite in carcere.
I sequestri sono stati 4.026.
“Di fronte a questo quadro, Legambiente lancia un pacchetto di dieci proposte per tutelare in maniera più efficace l’ambiente marino -ha detto il presidente nazionale Stefano Ciafani – Soprattutto bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedendo nuovi condoni – ha sottolineato -, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale”.