Sempre più servizi di trasporto locale si adeguano al pagamento con carte e smartphone. Partita anche la sperimentazione del portafoglio digitale IT Wallet
Non solo in futuro, ma già adesso la quotidianità è sempre più digitale. A partire da quella di chi si sposta con i mezzi pubblici, con sempre più aziende di trasporto che si stanno attrezzando per applicare il cosiddetto “sistema Tap”, che consente di utilizzare le carte di pagamento e lo smartphone per l’acquisto diretto dei biglietti.
Adesso è la volta di Venezia, dopo che, a Roma e dintorni, Atac ha realizzato il “viaggio contactless” con la funzione “Tap&Go” già dal 2019 in metropolitana e treno, la Toscana da marzo 2024 è la prima regione ad avere un sistema di trasporto pubblico unico completamente allineato al nuovo sistema e il Veneto da aprile la regione pilota per il progetto sui treni regionali di Trenitalia.
Da metà luglio, intanto, è partita anche la sperimentazione di IT Wallet, il portafoglio digitale integrato nell’app IO, in cui i cittadini possono caricare in forma digitale alcuni documenti personali. Un sistema che si punta a portare a regime per l’inizio del 2025, con la successiva integrazione nello strumento comunitario Eudi Wallet, attesa entro il 2026.
“Tap to pay” sbarca in Laguna
A rendere possibile il sistema di pagamento EMV sui vaporetti e sugli altri mezzi di trasporto, a partire dal People Mover, di Avm/Actv (società che gestisce il trasporto pubblico a Venezia) è stata l’installazione, avvenuta negli scorsi mesi, delle nuove validatrici. Tra le funzioni disponibili, i lettori non si limitano infatti alla semplice convalida del titolo di viaggio su supporto fisico.
Il sistema, chiamato “Tap to pay”, è in grado anche di leggere le carte bancarie contactless o virtualizzate su wallet (smartphone, smartwatch e wearable) attraverso la lettura del QR code generato da app o Chat&Go. Per attivare la funzione, spiega l’azienda, è necessario cliccare sul display l’apposita icona “click to scan QR code”. Per evitare addebiti indesiderati è quindi consigliato di impostare la conferma di pagamento sul proprio device.
Avm/Actv sottolinea anche l’importanza di avvicinare al lettore solo la tessera, il biglietto, la carta o lo smartphone che si intende utilizzare e non portafogli, borse, marsupi o zaini, soprattutto se contenenti carte di pagamento. Inoltre, i titolari di tessera Venezia Unica, la carta che consente l’acquisto del titolo di Rete unica urbana a 1,50 euro per 75’, per utilizzare i pagamenti contactless devono associare la propria carta di pagamento fisica al profilo cliente attraverso il sito portaleclienti.avmspa.it.
Tip Tap sui bus toscani e Tap&Tap sui treni veneti
Quando applicato a tratte di trasporto variabili, come quelle di treni o autobus non urbani, il sistema di pagamento contactless richiede un secondo “Tap” per il calcolo corretto del percorso effettivo in cui si è fruito del servizio e, di conseguenza, l’applicazione della relativa tariffa. La carta di pagamento o lo smartphone, cioè, vanno avvicinate alla validatrice sia quando si inizia il viaggio che quando si scende, per evitare di dover pagare per l’intera tratta coperta dal mezzo.
La differenza si vede bene nel servizio “Tip Tap”, attivato da qualche mese in tutta la regione da Autolinee Autoscane, che ha installato oltre 6 mila validatori digitali di ultima generazione. Sulla tramvia di Firenze, che prevede la validità del biglietto per 90’, è dunque sufficiente “tappare” solo quando si sale a bordo, anche in caso di cambio mezzo, ma solo ai fini di controllo, senza che sia addebitato un secondo tagliando. Nei bus regionali, invece, la carta va ripassata sul terminale anche al termine del viaggio.
Lo stesso meccanismo vale per il “Tap&Tap” che il servizio regionale di Trenitalia ha lanciato in via sperimentale in Veneto, sulla linea Venezia-Verona. La vendita diretta dei biglietti regionali di seconda classe in modalità contactless è possibile in tutte le stazioni tra Santa Lucia e Porta Nuova, utilizzando le apposite validatrici, contrassegnate da un pittogramma. Le stesse vanno utilizzate il prima possibile, dopo l’arrivo.
IT Wallet: partito il test del portafoglio digitale
Approvato all’interno del decreto legge Pnrr a febbraio 2024, prosegue intanto il percorso di progressiva attivazione del portafoglio digitale “IT Wallet”. Dal 15 luglio, un primo gruppo di alcune centinaia di utenti, avvisate tramite notifica, può caricare alcuni documenti personali, che avranno poi lo stesso valore della versione fisica: patente di guida, tessera sanitaria e carta europea per la disabilità. Il test sarà ampliato a un campione di persone più ampio nel prossimo autunno.
Per caricare in formato digitale i documenti, è necessario aver scaricato l’app IO (all’avvio della sperimentazione i download avevano superato i 39 milioni) e accedere tramite Spid o Cie. Indicativamente da gennaio 2025 dovrebbe essere allargato il ventaglio di documenti, comprendendo tutti quelli “verificabili”, tra cui passaporto, certificato di nascita e tessera elettorale. L’obiettivo è quello di un utilizzo, completata la fase di attivazione, da parte di 44,5 milioni di italiani.
Accanto alla versione pubblica gratuita, che consentirà di accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione, tra cui l’acquisto di farmaci con obbligo di ricetta, è prevista l’attivazione di un “IT Wallet” privato, con servizi di portafoglio digitale (come l’attivazione di un sim o il noleggio di un’auto) messi a disposizione da aziende accreditate. Il tutto all’interno dell’EUropean Digital Identity Wallet, che nel 2026 uniformerà in Unione Europea norme, standard e servizi collegati all’identità digitale.
Alberto Minazzi