Eliminato il reato di abuso d’ufficio. Attenuato quello di traffico di influenze illecite
Dopo il via libera del Senato, arrivato a febbraio, è arrivato anche quello della Camera.
Il ddl Nordio, così, con 199 voti a favore, 102 contrati e nessun astenuto, si appresta a diventare legge.
Il provvedimento elimina l’articolo 323 del Codice penale, ovvero quello relativo al reato di abuso d’ufficio, che si è finora configurato quando un pubblico ufficiale, abusando appunto della propria posizione di potere, cerca di ottenere un vantaggio per se stesso o di arrecare uno svantaggio ad altri.
La sua cancellazione è stata prevista perché si ritiene che possa portare a un’accelerazione delle procedure e a un conseguente impatto positivo sull’economia.
Per contro, con il venir meno dell’abuso d’ufficio, nei casi più gravi l’amministratore pubblico potrebbe dover rispondere di corruzione.
Tra gli effetti pratici che conseguiranno alla modifica, il venir meno della necessità che gli amministratori condannati in primo grado siano costretti, come avvenuto finora, a rassegnare le proprie dimissioni, in attesa del pronunciamento della Cassazione.
La norma approvata attenua anche il reato di traffico di influenze illecite, che si configura quando uno o più soggetti sfruttano le proprie conoscenze nell’ambito della Pubblica Amministrazione per ottenere favori e agevolazioni all’interno di un iter burocratico, pagando in molti casi anche una somma di denaro.