Soffre di emicrania un italiano su quattro, il 33% delle donne
Chi più, chi meno, sono molte le persone che ne soffrono.
L’emicrania è una delle forme più comuni di mal di testa e, secondo i dati della Società italiana di neurologia, colpisce il 14,4% della popolazione mondiale, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne.
In Italia ne soffre circa il 25% della popolazione, percentuale che raggiunge quasi il 33% se si considera solo il sesso femminile. In pratica, a fare i conti con il mal di testa, come solitamente si dice, è un italiano su quattro.
Che cosa la provoca? Se fino a ora l’origine della patologia è rimasta avvolta nel mistero, la risposta arriva da un team di ricercatori dell’Università di Copenaghen.
I risultati dello studio
Il gruppo di ricerca ha condotto lo studio, pubblicato sulla rivista Science, sui topi ma i risultati indicano che il meccanismo dovrebbe essere il medesimo anche negli esseri umani. Il team ha scoperto che le proteine prodotte durante un attacco di emicrania raggiungono una sorta di porta di accesso al sistema nervoso periferico che mette in comunicazione il cervello con il resto del corpo, alla base del cranio. Da qui sono libere di attivare i nervi sensoriali che segnalano il dolore, provocando il mal di testa.
I risultati dello studio spiegano anche perché solitamente l’emicrania colpisce un solo lato della testa. Ciò succede in quanto le proteine non si diffondono in tutto il cervello ma per lo più colpiscono il sistema sensoriale del lato nel quale sono state prodotte. Per trarre le conclusioni i ricercatori hanno esaminato oltre 1.400 proteine presenti nel liquido cerebrospinale durante le emicranie indotte nei topi: l’11% delle molecole hanno mostrato variazioni durante gli attacchi e, di queste, solo 12 sono in grado di attivare i nervi sensoriali. Nel gruppo c’è anche la proteina Cgrp che è già nota per il suo legame con l’emicrania e utilizzata nei trattamenti esistenti. Le altre mai erano state associate a questa patologia e potrebbero quindi portare a nuove cure.
Emicrania: la seconda patologia più disabilitante
Il prossimo passo degli studiosi dell’Università di Copenaghen sarà di identificare la proteina con il maggiore potenziale e procedere con test sugli esseri umani per determinare se l’esposizione a queste sostanze scatena effettivamente l’emicrania. L’emicrania si presenta con un dolore acuto o pulsante solitamente in un solo lato della testa con sintomi che variano molto da persona a persona. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la seconda patologia più disabilitante per il genere umano e la terza più frequente. Il termine “cefalea” e “mal di testa” nella terminologia medica sono sinonimi e indicano un qualunque tipo di dolore al capo, mentre “emicrania” è il termine medico che si riferisce a una mirata forma di cefalea con caratteristiche specifiche.