La contromossa delle opposizioni: spingere almeno cinque consigli regionali verso la richiesta di un referendum abrogativo
La battaglia per l’autonomia differenziata si combatte a colpi di referendum.
Emilia Romagna e Campania sono pronte infatti a chiedere l’abrogazione della Legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.
Indicendo un referendum che i capigruppo di maggioranza e Movimento 5 Stelle hanno chiesto la possibilità di proporre.
Una seduta straordinaria e monotematica a tal fine è già stata convocata in Campania, dove il consiglio regionale si unirà l’8 luglio per votare la richiesta.
In Emilia Romagna la discussione dovrebbe esser fissata al più tardi il 9 luglio perché, viste le dimissioni annunciate del presidente Stefano Bonaccini e attese per l’11 o 12 luglio, i tempi sono ristretti.
Devono però essere almeno cinque i consigli regionali per poter puntare a un referendum abrogativo.
Per questo, è stato richiesto che la deliberazione presentata ai due consigli regionali sia inviata anche alle altre Regioni, invitate ad adottare “un uguale atto affinché si possa dar seguito all’iniziativa referendaria”.
Si fa leva soprattutto su Toscana, Puglia e Sardegna.