In un’epoca di libertà per la donna, ritornano le autorestrizioni. I risultati allarmanti di un’indagine
Si esce di più, ci si regalano ore spensierate con gli amici, nei locali e alle feste.
Ma con apprensione.
Perché la libertà di una serata alla fine fa sempre i conti con l’incognita del ritorno che, se è da sole, può sempre prevedere qualche pericolo.
Le giovani donne hanno paura.
E così si autocensurano.
Precauzione è la parola d’ordine
Lo fanno scegliendo un abbigliamento che dia poco nell’occhio per il rientro, preferendo spendere magari per un taxi perché temono di usare i mezzi pubblici se ancora ci sono, attivando piccoli accorgimenti come stare al telefono con qualcuno mentre percorrono la strada del ritorno o comunque con il telefono in mano, pronte a schiacciare il tasto di emergenza all’occorrenza.
L’indagine condotta da Eumetra per Telefono donna Italia presentata al centro congressi della Fondazione Cariplo, a Milano, fotografa una realtà allarmante traducendo stati d’animo di inquietudine e una percezione della sicurezza molto al di sotto di quello che dovrebbe essere in una società civile.
Le risposte alle interviste
Tra le ragazze intervistate ben il 61% ha ammesso di usare un abbigliamento discreto per muoversi da sole la sera e il 66% di mettere comunque in atto piccoli accorgimenti per tornare a casa.
Lo fa anche il 22% dei ragazzi. Così come in entrambi i casi si preferisce evitare di ricorrere ad autobus o treni, che vengono disertati in fascia serale e notturna dal 62% delle femmine e dal 17% dei maschi.
L’intervista si è estesa anche all’idea che i giovani hanno dei social e della musica trap rispetto alle donne. E se la musica trap è stata bocciata perché sessista, non molto meglio se la cavano i social, ritenuti responsabili di influenzare negativamente il pensiero sul mondo femminile e di favorire comportamenti offensivi.
In famiglia i primi passi verso la parità di genere
Anche riguardo la parità di genere sul lavoro l’idea che ne hanno le giovani donne è negativa in quanto “lontana” per il 69% di loro.
Un piccolo segnale positivo, invece, arriva dalla realtà familiare dove la si riscontra nell’educazione dei figli al 55% e nella gestione domestica al 52%.