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Il miglior clima in Italia? E’ a Imperia

Il miglior clima in Italia? E’ a Imperia
Italian city of Imperia at the Mediterranian sea - travel photography

La città ligure ha conquistato il primo posto in classifica dopo l’analisi di 380 milioni di dati climatici relativi a 108 città

La Liguria dimostra di essere attrattiva non solo da punto di vista turistico, ma anche per gli indici di vivibilità climatica.

Ancora una volta è Imperia a conquistare la prima posizione sul podio della classifica dei capoluoghi di provincia italiani con il clima migliore del 2023.

A rivelarlo è l’indice di vivibilità climatica realizzato per il terzo anno da Corriere della Sera e iLMeteo.it. Imperia ritorna ad occupare il primo posto come successo 2 anni fa sfiorando i mille punti complessivi, 999 per la precisione, riferiti a 17 parametri.

La top five della vivibilità climatica e altri primati

Come spiega Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, per ciascuno dei 108 capoluoghi di provincia studiati sono sti confrontati i 17 parametri che portano a stilare la classifica, ora dopo ora, giorno per giorno per 24 anni arrivando ad accumulare 380 milioni di dati.

@Corrieredellasera @iLmeteo.it

Al secondo posto troviamo Biella con soli 8 punti in meno. Seguono Agrigento, Cuneo e Macerata. I confronti possono avvenire sia tra una città con una qualsiasi delle altre 107, sia all’interno della stessa città in tutto lo storico a partire dall’anno 2000.

Biella, Piemonte

Si scopre così che Lecco è la città in cui si è registrato nel 2023 il maggior numero di eventi estremi, 6, seguita dalla vicina Como e da Gorizia con 5. In ben 68 capoluoghi non si sono registrati eventi estremi.

Qual è la città più nebbiosa? Se pensate a Milano vi sbagliate perché il primato spetta a Pavia con 89 giorni e il capoluogo lombardo è superato anche da Cosenza e Livorno.

Con un totale di 88, Crotone ha il numero maggiore di giorni di ondate di calore, vale a dire una serie di 4 giornate consecutive in cui la media giornaliera della temperatura supera la media calcolata nell’arco di 24 anni.

Agrigento

Le grandi città

Per quanto attiene alle grandi città per vivibilità climatica Milano è al 77esimo posto, mentre Roma risale di 50 posizioni piazzandosi 93esima. In discesa invece Napoli dal 19esimo al 79esimo posto; Palermo dalla posizione 32 alla 46; Venezia da 13 a 35; Bari da 5 a 53. Migliorano solo Torino che dall’86esimo posto raggiunge il 51esimo e Bologna che passa dal 94esimo al 44esimo posto.

Per il grande caldo la peggiore città è Firenze, nella classifica assoluta superata solo da Terni.

Il gelo si fa maggiormente sentire a Cuneo con ben 75 giorni e poi Bolzano con 74, Belluno e Aosta con 66 mentre Trieste, la città della bora, è quella più ventosa in assoluto con 174 giorni e raffiche superiori a 40 km all’ora per almeno un’ora.

Si vive meglio lungo le coste, in collina e in montagna

Sono gli eventi e il caldo estremi, assieme ai giorni di gelo, i protagonisti e la novità della nuova edizione della vivibilità climatica.

Quest’anno infatti, ai 14 indicatori climatici già esistenti nelle precedenti edizioni, come i giorni di pioggia e la siccità, i meteorologi ne hanno aggiunti altri 3 per valutare in modo maggiormente approfondito la crisi climatica in atto.

In particolare in relazione al caldo estremo sono stati considerati i giorni in un anno con massime oltre i 35 gradi; gli eventi estremi hanno riguardato intense precipitazioni con forti raffiche di vento mentre i giorni di gelo quanti ve ne sono stati in un anno con minime sotto lo zero.

colline prosecco
Colline venete

Mettendo insieme gli altri dati raccolti (tra i quali, per citarne alcuni, i giorni di pioggia, le notti tropicali, la siccità e la brezza marina) è stato possibile individuare che le zone italiane in cui si vive meglio dal punto di vista climatico sono le coste, la collina e la montagna. Infatti, soprattutto dalla fine del XX secolo, il riscaldamento globale ha reso quasi invivibili le città di pianure per almeno 4 mesi all’anno.

Tra i dati della ricerca si evince che nel 2023 sono stati raggiunti picchi record con massime oltre i 40°C a Roma e minime di 29 gradi a Milano. Non a caso si parla di tropicalizzazione. Basti pensare che a Firenze per ben 34 giorni il termometro ha superato i 35 gradi all’ombra. La regione maggiormente colpita dal caldo estremo è la Sicilia con Trapani, Palermo, Siracusa e Catania colpite fino a un massimo di 145 notti bollenti, quasi 5 mesi.

Riprese le precipitazioni, l’inverno grande assente del 2023

Rispetto alla siccità che ha caratterizzato il 2022, lo scorso anno ha visto una ripresa delle precipitazioni con Gorizia, Massa e Trieste tra le città più piovose.

Grande assente è stato invece l’inverno e in generale il freddo, anche se ormai non fa più notizia. All’inizio del XXI secolo a Milano la temperatura andava sotto zero per circa 40-50 giorni l’anno e ha toccato il picco di 101 gelate nel 2005, nel 2023 il ghiaccio sulle auto è stato osservato solo 14 volte.

Come spiegano i meteorologi l’Italia e il Mediterraneo in generale sono un hotspot climatico ovvero aree dove il riscaldamento globale corre a doppia velocità rispetto al resto del Mondo. E assieme al caldo ci sono anche più eventi meteo estremi come siccità, alluvioni e grandinate.

Silvia Bolognini

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Tag:  clima