Il Ministero dell’Istruzione e del Merito dice stop alle istituzioni che rilasciano titoli di studio senza rispettare le regole che consentono di assegnarli
Li chiamano diplomifici.
Perché negli anni hanno sfornato titoli a iosa, spesso non avendo in tutto i requisiti per farlo.
Incrementando di ben il 166%, nel solo scorso anno scolastico, il passaggio dalla classe quarta alla quinta nelle scuole paritarie.
Per loro, la stretta è arrivata.
Dopo un’ispezione che ha riguardato 70 scuole paritarie, lo stop arriva dal governo per 47.
“Nessuna tolleranza verso chi non rispetta la legge – ha tuonato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara -. Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti che frequentino scuole statali o paritarie”.
Le scuole private in questione hanno perso il riconoscimento, dunque i fondi, stanziati per le scuole paritarie come previsto dalle nuove misure per il contrasto delle fabbriche di diplomi facili approvate in Consiglio dei Ministri nell’ambito del disegno di legge Semplificazioni, di imminente presentazione alle Camere e che sarà approvato, secondo quanto previsto dal Pnrr, entro la fine di quest’anno.
Il Piano straordinario di vigilanza
La revoca dello status di “paritarie” dei 47 istituti di secondo grado ha interessato scuole di Campania, Lazio e Sicilia. Dai controlli sono emerse varie irregolarità e vere e proprie violazioni quali docenti senza abilitazioni e addirittura del titolo di accesso per l’insegnamento delle discipline; mancanza di laboratori, e nei casi specifici dell’azienda agraria nel percorso tecnico agrario e delle cucine e derrate alimentari negli indirizzi enogastronomici.
E ancora numero di aule e/o arredi insufficienti per il numero di studenti iscritti; mancato rispetto dei quadri orari delle discipline degli indirizzi di studio fino all’eliminazione di alcune di queste; l’assenza del curriculum di educazione civica; funzionamento di più classi quinte collaterali con una elevata percentuale di residenti fuori regione; difformità delle ore di servizio indicate nei contratti individuali di lavoro rispetto alle prestazioni; inosservanza delle disposizioni vigenti in materia di esami di idoneità e integrativi e lacune e incongruenze nella tenuta dei registri cartacei ed elettronici.
Niente più classi create ad hoc per la Maturità e il recupero di più di due anni in uno
Oltre ai controlli, il Ministro Giuseppe Valditara ha promosso iniziative normative che guardano a contrastare ancora più efficacemente le irregolarità e violazioni riscontrate.
L’azione contro i diplomifici prevede, tra le altre, l’obbligo del registro elettronico, limiti alle istituzioni delle classi collaterali – in pratica non sarà possibile creare classi quinte parallele a quelle già esistenti dove far arrivare gli studenti in difficoltà nelle scuole statali al fine del solo svolgimento degli esami di Stato – e alle regole per il sostenimento contestuale di esami per più anni scolastici.
In altre parole gli istituiti paritari non potranno più permettere di recuperare più di due anni con un solo esame di idoneità. Sarà anche vietato il trasferimento degli studenti in questi istituti solo per frequentare l’ultimo anno di scuola, magari anche in regioni diverse da quelle di residenza.