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Maturità 2024 tra ritorno alla normalità e Intelligenza Artificiale

Maturità 2024 tra ritorno alla normalità e Intelligenza Artificiale

Al via l’esame di Stato il 19 giugno per 526.317 studenti. Due su tre pronti a utilizzare l’IA per prepararsi

Ormai ci siamo. Tra due giorni per l’esercito di 526.317 alunni, dei quali 512.530 candidati interni e 13.787 esterni, sarà il momento di affrontare l’esame di maturità.
Mercoledì 19, alle 8.30 la campanella suonerà per il primo scritto di italiano, comune a tutte gli indirizzi.
Il giorno successivo, giovedì 20, la seconda prova scritta che riguarda le discipline caratteristiche dei singoli percorsi di studio. E dal lunedì successivo il colloquio con ciascun candidato. Se dal punto di vista dello svolgimento quest’anno l’esame di Stato si conferma con le medesime prove dell’epoca pre pandemica, il 2024 affianca l’Intelligenza Artificiale ai tradizionali gruppi di studio per prepararsi a sostenere la prova, in particolare quella orale.
A rilevarlo è un’indagine di Skuola.net condotta su un campione di circa mille alunni di quinta superiore secondo la quale oltre un maturando su quattro sta già “interrogando” strumenti come ChatGPT o similari durante il ripasso per approfondire gli argomenti da preparare o farsi dare una mano a superare l’ansia. E un altro terzo abbondante, il 37% potrebbe ricorrervi sotto data qualora si trovasse in difficoltà. In pratica l’IA potrebbe essere una compagna di studio per ben due studenti su tre.

Tradizione e Intelligenza Artificiale

Secondo l’indagine, l’ingresso dell’Intelligenza Artificiale nella vita dei maturandi non è frutto di improvvisazione considerato che il 27% degli alunni ne ha fatto ricorso spesso nell’ultimo anno scolastico. A loro si aggiunge un ulteriore 29% che l’ha utilizzata più saltuariamente e un 20% in casi sporadici. Solo il 24% mai ha digitato un prompt per “comandare” un’IA generativa.

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Ritornando alla tradizione, mercoledì dunque gli alunni è il momento del primo step della Maturità mettendosi alla prova con le loro capacità espressive, logico-linguistiche nello scritto di italiano, uguale per tutti gli istituti. I candidati hanno a diposizione 7 tracce riferite agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale.
Per svolgere la prova la durata massima è di sei ore e può essere strutturata in più parti.
Il giorno successivo, il 20 giugno è la volta del secondo scritto diverso a seconda dell’indirizzo di studio: greco per il liceo classico, matematica per lo Scientifico. Per gli istituti professionali la seconda prova non è centrata sulle discipline ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo in un’unica prova integrata.
Per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per quelle con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia è prevista una terza prova scritta.

Il curriculum dello studente, il “Capolavoro” e i voti

Dopo gli scritti arriva il colloquio orale pluri e interdisciplinare che prende il via da uno spunto dato dalla Commissione, composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni. E’ la fase dell’esame in cui si valorizzano il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti e la capacità del maturando di elaborare in una prospettiva pluridisciplinare i temi più significativi di ciascuna materia e mettendo l’alunno nella condizione di approfondire le discipline a lui più congeniali. La Commissione tiene conto anche delle informazioni inserite nel Curriculum dello studente, nel quale emergono le esperienze formative del candidato nella scuola e nei vari contesti.
Nell’E-portfolio c’è poi la sezione “Capolavoro”, una sorta di archivio creato per aiutare gli studenti a selezionare e conservare i loro lavori più importanti durante l’anno scolastico e nel quale ciascuno deve inserire almeno un lavoro per anno scolastico che consideri rappresentativo dei propri progressi.

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Nello scrutinio finale il punteggio, massimo 100 con possibilità di lode, è attribuito per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di 40 punti: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto e 15 per il quinto, tendendo anche conto della valutazione sul comportamento.
Il voto finale dell’esame è espresso in centesimi: massimo 40 punti per il credito scolastico; 20 per il primo scritto; massimo 20 per il secondo e massimo 20 per il colloquio.
La Commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto.

Qualche curiosità sulla maturità 2024

Quella di quest’anno sarà dunque una maturità sostanzialmente tradizionale.
In Veneto all’appuntamento con la prima prova scritta sono attesi 39.433 studenti, 37.350 iscritti alle scuole statali, 2.083 alle paritarie.
Se c’è una cosa rimasta inalterata da oltre 40 anni è la colonna sonora legata alla Maturità. Ben nove maturandi su dieci affidano i loro stati d’animo alle note di “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti. Lo fanno perché è una bella canzone, fa piangere di nostalgia preventiva e, dicono, porti bene.
Guardando alle Commissioni, curioso è l’inedita presenza (tra il 10 e il 15%) di insegnanti pensionati.

Il toto tracce? Ungaretti e Montale perché no? In tanti puntano sul delitto Matteotti a cento anni dalla morte o Oppenheimer per l’oscar al film e i 120 anni dalla nascita. Per l’analisi del testo di prosa il Ministero può estrarre componimenti prodotti dall’ Unità d’Italia in poi ed ecco che quattro maturandi su dieci pensano a D’Annunzio, il 31% a Verga e poi Manzoni. In pole position c’è Pirandello, scelto l’ultima volta nel 2003; seguono Italo Svevo e Italo Calvino. E ancora il centenario della morte di Lenin, gli 80 anni dello sbarco in Normandia, i 75 della Nato e i 20 di Facebook. Per l’attualità, i temi più gettonati sono l’intelligenza artificiale e lo scontro israelo-palestinese come anche la questione di genere e la violenza sulle donne.

Silvia Bolognini

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