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TRADIZIONE E MODERNITÀ: IL VETRO VINCE LA SFIDA

TRADIZIONE E MODERNITÀ: IL VETRO VINCE LA SFIDA


Il successo del Premio Murano 2012: riproposto dalla Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano ha richiamato designer da tutto il mondo e riacceso la passione per le sfide dei Maestri Vetrai muranesi
 
Può il rilancio del vetro di Murano passare attraverso il confronto con l’arte contemporanea e con il design? Certamente si e la prova di questo è stata fornita dalla grande partecipazione e dal notevole interesse riscosso dal Premio Murano 2012, riproposto dalla Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, in collaborazione con l’Associazione per lo Studio e lo Sviluppo della Cultura Muranese, dopo oltre vent’anni d’assenza. La sfida su un “terreno” così particolare è ciò che ha stimolato i designer da tutto il mondo che hanno partecipando inviando 217 progetti grafici e i 30 maestri vetrai muranesi che si sono cimentati nella realizzazione di un’opera ciascuno, sulla base dei 30 progetti selezionati dalla giuria.
La sfida è stata così accesa che la commissione giudicatrice ha dovuto riconoscere la necessità di un ex aequo per il primo posto. Due opere si sono così divise il gradino più alto del podio: l’opera realizzata dalla coppia Caterina Matricardi (designer-pittrice di Brescia) e il Maestro Vetraio Paolo Cenedese e l’opera realizzata dalla coppia Jacopo Gioli (designer-artigiano di Zerobranco, Treviso) e dal Maestro Vetraio Simone Cenedese, premiati dal Presidente di Confindustria Venezia Luigi Brugnaro che più di tutti ha creduto nel rilancio di questa iniziativa. Un verdetto che ha accolto i favori delle oltre 450 persone, tra i quali esponenti del mondo del vetro, artisti e autorità, presenti presso la Scuola della Misericodia a Venezia, sede della premiazione e dell’esposizione delle opere e dei progetti dal 25 agosto al 16 settembre scorsi. Nove i premi in palio in totale: oltre al vincitore assoluto sono stati infatti proclamati anche 2 vincitori per ogni categoria in base alla tecnica realizzativa dell’opera (Fornace, Lume, Vetrofusione e Moleria), per un totale del montepremi messo in palio dall’Abate Zanetti di 23.000 Euro.
Ma per preservare le tradizioni è indispensabile pensare al futuro. Ed ecco che la scuola Abate Zanetti ha pensato quindi di proporre anche la sezione junior del Premio Murano dedicata alle scuole di Murano e Sant’Erasmo. Il modo migliore per stimolare i giovani sul tema di un’eccellenza territoriale qual è il vetro di Murano. In questo caso sono stati ben 319 i progetti realizzati dai bambini, anche questi esposti alla Scuola della Misericordia, poi tradotti in vetro dai Maestri Vetrai muranesi per un totale di altre 23 opere in vetro. In questo caso a trionfare è stato dall’opera “Fata un assordante silenzio” su progetto grafico di Saul D’Alessandro della classe seconda elemanetare della scuola Vivarini di Sant’Erasmo realizzata dal Maestro Oscar Zanetti.
«L’organizzazione del Premio Murano è stato un impegno che la Scuola del Vetro Abate Zanetti si è voluta assumere per contribuire alla promozione del vetro muranese – spiega Martina Semenzato, prima presidente donna della Scuola del Vetro – questo perché la Scuola vuol aver un ruolo trasversale per catalizzare le attività divulgative. Il nostro impegno non si vuole fermare a questa iniziativa ma l’obiettivo é quello di far conoscere il vetro di Murano a livello internazionale portando le opere in giro per il mondo. Oltre al successo del concorso va sicuramente citato anche il successo dell’esposizione che, grazie alla strategica posizione della Scuola della Misericordia che l’ha ospitata, ha fatto registrare una presenza media di 500 visitatori al giorno. La provenienza dei visitatori è stata equamente divisa tra veneziani e turisti stranieri che anche grazie a questa iniziativa hanno scoperto l’isola di Murano comprendendola nella visita alla città».
Il successo dell’esposizione è stato decretato anche grazie ad una sezione fuori concorso di richiamo internazionale: grandi nomi della cultura, della moda e dello spettacolo hanno infatti voluto essere presenti con personali progetti grafici realizzati dai Maestri della Scuola del Vetro Abate Zanetti. Dalla stilista londinese Vivienne Westwood, alla pianista Elizabeth Sombart, dal pittore spagnolo Elìas Garcia Benavìdes, allo scultore Roberto Fallani Mirabili, dalla designer fiorentina di gioielli Paola Crema al premio nobel Dario Fò, dal designer Simone Micheli, alla designer giapponese di scarpe in vetro Hiroko Ueki, dal pittore veneziano Luigi Voltolina, allo scultore milanese D-tao. Ha completato la mostra la maxi opera Anghèlos (nella foto grande) realizzata dal Maestro muranese Alessandro Mandruzzato, esposta all’interno dell’imponente salone al piano terra della Scuola della Misericordia.DI ANNA BARALDI
uò il rilancio del vetro di Murano passare attraverso il confronto con l’arte contemporanea e con il design? Certamente si e la prova di questo è stata fornita dalla grande partecipazione e dal notevole interesse riscosso dal Premio Murano 2012, riproposto dalla Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, in collaborazione con l’Associazione per lo Studio e lo Sviluppo della Cultura Muranese, dopo oltre vent’anni d’assenza. La sfida su un “terreno” così particolare è ciò che ha stimolato i designer da tutto il mondo che hanno partecipando inviando 217 progetti grafici e i 30 maestri vetrai muranesi che si sono cimentati nella realizzazione di un’opera ciascuno, sulla base dei 30 progetti selezionati dalla giuria.
La sfida è stata così accesa che la commissione giudicatrice ha dovuto riconoscere la necessità di un ex aequo per il primo posto. Due opere si sono così divise il gradino più alto del podio: l’opera realizzata dalla coppia Caterina Matricardi (designer-pittrice di Brescia) e il Maestro Vetraio Paolo Cenedese e l’opera realizzata dalla coppia Jacopo Gioli (designer-artigiano di Zerobranco, Treviso) e dal Maestro Vetraio Simone Cenedese, premiati dal Presidente di Confindustria Venezia Luigi Brugnaro che più di tutti ha creduto nel rilancio di questa iniziativa. Un verdetto che ha accolto i favori delle oltre 450 persone, tra i quali esponenti del mondo del vetro, artisti e autorità, presenti presso la Scuola della Misericodia a Venezia, sede della premiazione e dell’esposizione delle opere e dei progetti dal 25 agosto al 16 settembre scorsi. Nove i premi in palio in totale: oltre al vincitore assoluto sono stati infatti proclamati anche 2 vincitori per ogni categoria in base alla tecnica realizzativa dell’opera (Fornace, Lume, Vetrofusione e Moleria), per un totale del montepremi messo in palio dall’Abate Zanetti di 23.000 Euro.
Ma per preservare le tradizioni è indispensabile pensare al futuro. Ed ecco che la scuola Abate Zanetti ha pensato quindi di proporre anche la sezione junior del Premio Murano dedicata alle scuole di Murano e Sant’Erasmo. Il modo migliore per stimolare i giovani sul tema di un’eccellenza territoriale qual è il vetro di Murano. In questo caso sono stati ben 319 i progetti realizzati dai bambini, anche questi esposti alla Scuola della Misericordia, poi tradotti in vetro dai Maestri Vetrai muranesi per un totale di altre 23 opere in vetro. In questo caso a trionfare è stato dall’opera “Fata un assordante silenzio” su progetto grafico di Saul D’Alessandro della classe seconda elemanetare della scuola Vivarini di Sant’Erasmo realizzata dal Maestro Oscar Zanetti.
«L’organizzazione del Premio Murano è stato un impegno che la Scuola del Vetro Abate Zanetti si è voluta assumere per contribuire alla promozione del vetro muranese – spiega Martina Semenzato, prima presidente donna della Scuola del Vetro – questo perché la Scuola vuol aver un ruolo trasversale per catalizzare le attività divulgative. Il nostro impegno non si vuole fermare a questa iniziativa ma l’obiettivo é quello di far conoscere il vetro di Murano a livello internazionale portando le opere in giro per il mondo. Oltre al successo del concorso va sicuramente citato anche il successo dell’esposizione che, grazie alla strategica posizione della Scuola della Misericordia che l’ha ospitata, ha fatto registrare una presenza media di 500 visitatori al giorno. La provenienza dei visitatori è stata equamente divisa tra veneziani e turisti stranieri che anche grazie a questa iniziativa hanno scoperto l’isola di Murano comprendendola nella visita alla città».
Il successo dell’esposizione è stato decretato anche grazie ad una sezione fuori concorso di richiamo internazionale: grandi nomi della cultura, della moda e dello spettacolo hanno infatti voluto essere presenti con personali progetti grafici realizzati dai Maestri della Scuola del Vetro Abate Zanetti. Dalla stilista londinese Vivienne Westwood, alla pianista Elizabeth Sombart, dal pittore spagnolo Elìas Garcia Benavìdes, allo scultore Roberto Fallani Mirabili, dalla designer fiorentina di gioielli Paola Crema al premio nobel Dario Fò, dal designer Simone Micheli, alla designer giapponese di scarpe in vetro Hiroko Ueki, dal pittore veneziano Luigi Voltolina, allo scultore milanese D-tao. Ha completato la mostra la maxi opera Anghèlos (nella foto grande) realizzata dal Maestro muranese Alessandro Mandruzzato, esposta all’interno dell’imponente salone al piano terra della Scuola della Misericordia.
DI ANNA BARALDI
 
 

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