Uno studio ha valutato che i tempi di reazione, la precisione e l’attenzione ai dettagli aumentano. Ma non solo…
Se fino a non molto tempo fa e magari ancora adesso credete che per le donne il periodo del ciclo mestruale sia un momento down, vi sbagliate.
A smentire eventuali limiti per le donne in questo periodo è una recente ricerca svolta dall’University College di Londra UCL assieme all’Institute of Sport, Activity and Health ISEH che dimostra l’esatto contrario di quanto appartiene al pensiero comune.
Dall’analisi è infatti emerso che durante il marchese i tempi di reazione, la precisione e l’attenzione ai dettagli risultano maggiori rispetto alla norma.
Lo studio, pubblicato su Neuropsychologia, è il primo a valutare anche la cognizione legata allo sport durante il ciclo mestruale e fa parte di un più ampio progetto di ricerca.
Sport: prestazioni migliori durante il ciclo
In questo studio i ricercatori hanno raccolto dati di 241 persone tra donne e uomini che hanno completato una serie di test cognitivi a 14 giorni di distanza riguardanti i tempi di reazione, l’attenzione, la capacità di relazionarsi con le informazioni visive e l’anticipazione di quando qualcosa potrebbe accadere.
Le prove sono state progettate per imitare i processi mentali durante lo sport.
Inoltre hanno completato due volte una scala dell’umore e un questionario sui sintomi.
Per stimare in quale fase del ciclo si trovassero le partecipanti sono stati utilizzate app di monitoraggio dello stesso.
Dai risultati non è emersa alcuna differenza nei tempi di reazione e nella precisione tra maschi e femmine.
Tuttavia è stato riscontrato che le donne con mestruazioni regolari avevano prestazioni migliori durante il ciclo rispetto a qualsiasi altra fase, mostrando reazioni più rapide e commettendo meno errori, sebbene avessero riferito di sentirsi peggio in questa fase e percepissero che ciò avrebbe potuto avere un impatto negativo sulle loro prestazioni.
Questione di ormoni
Per fare un esempio, in un test è stato chiesto di identificare immagini speculari in un compito di rotazione 3D, che valuta la cognizione spaziale.
In pratica si chiedeva di fare clic quando due palline in movimento entravano in collisione e i risultati sono hanno dimostrato tempi di reazione in media di 10 millisecondi e, rispetto ad altre prove, il 25% in meno ha compiuto errori. I tempi di reazione delle partecipanti sono stati più lenti durante la fase luteale che inizia dopo l’ovulazione e dura dai 12 ai 14 giorni fino all’inizio delle mestruazioni: una media di 10-20 millisecondi in più rispetto a qualsiasi altra fase.
Come spiega lo studio, questa ricerca suggerisce che i processi visuospaziali e anticipatori possono fluttuare nel periodo con prestazioni migliori durante la fase mestruale. In quel momento gli ormoni possono infatti portare ad essere più performanti e durante questo periodo fare sport può apportare un maggiore livello di energia e incrementare forza, concentrazione e risultati.
Nello sport e nella vita di tutti i giorni
Quel che è certo dai risultati dello studio è che le donne che hanno le mestruazioni, che siano atlete o meno, tendono a variare nelle loro prestazioni in determinate fasi del ciclo. Precedenti ricerche sulla medicina dello sport e anche questa suggeriscono inoltre che le donne sembrano essere maggiormente a rischio di infortuni muscoloscheletriche in relazione ai cambiamenti ormonali durante il ciclo mestruale. Un corpo di lavoro separato suggerisce che anche la cognizione spaziale potrebbe fluttuare in modo simile e che i cambiamenti in teoria sarebbero un fattore di rischio per lesioni soprattutto negli sport frenetici che richiedono precisione al millisecondo nelle interazioni con oggetti in movimento nell’ambiente.