Se è vero che il modo migliore di uscire dalla crisi è investire sulle idee, in particolare su quelle dei giovani, possiamo allora dire che il Veneto ha le carte in regola per tornare ad essere la “locomotiva” dell’economia italiana. La considerazione sorge spontanea leggendo i risultati del bando “Crea Lavoro” promosso dall’assessorato ai Servizi Sociali della Regione Veneto: 328 le domande ammissibili tra i progetti inviati da giovani aspiranti imprenditori under 35 di tutte le province. Ventidue i progetti, selezionati da una giuria composta da grandi nomi dell’industria veneta, che si sono divisi il finanziamento complessivo di un milione di euro ma sarebbero stati anche di più i progetti meritevoli di essere sostenuti.
Tra le idee più interessanti, c’è quella del trevigiano Luigi Assom: “Taste discovery”, progetto di information technologies che ha ricevuto il contributo di 50.000 euro per la sua parte relativa all’alimentazione. «Vogliamo mappare la conoscenza umana, la rete fra le idee, le cose e le persone, e abbiamo sviluppato un modo per misurare e mostrare le connessioni rilevanti fra entità, che chiamiamo “motore di scoperta”: una gigantesca mind-map della conoscenza umana. È ben diverso dai motori di ricerca, che servono a trovare i dettagli di una cosa quando la conosci. Il motore di scoperta serve a trovare “come” quello che conosci è collegato ad altro. È uno strumento per scoprire, imparare, capire e trovare alternative». Finora, xDiscovery (il nome dell’impresa che fa capo ad Assom e al valdobbiadenese d’adozione Alessandro Codello) ha mappato connessioni fra 54mila film, 25 mila ricette, 4 milioni di conoscenze fattuali e 5 milioni di invenzioni e l’idea ha ricevuto premi anche nei Paesi Bassi. «Penso che alla radice della libertà, delle scelte sostenibili e delle innovazioni ci sia il sapere e il piacere di scoprire. E tutti devono potere scoprire e conoscere, secondo il punto di vista che più interessa. Secondo me fare impresa ha anche una funzione sociale: hai l’opportunità di comunicare dei valori. Per me fare impresa non è lavoro, sacrificio, fare soldi e se va male sarà la provvidenza: è proporre idee nuove che possano impattare sul mondo in modo diverso, nuovo, è pensare creativo, trovare soluzioni a problemi, e capire come farle capire agli altri».
Formazione e indagine sottomarina sono invece al centro del progetto del veneziano Luca Garbato. «Il core business della nostra società, che ha sede nella laguna di Venezia, è la realizzazione di corsi di formazione per l’utilizzo di veicoli filoguidati a controllo remoto. In un settore giovanissimo ed in continua evoluzione, le tecniche di immersione e le tecnologie impiegate necessitano di un continuo e costante aggiornamento da parte del personale tecnico. La molteplicità d’uso e l’ampiezza dei settori in cui mezzi come questi possono essere utilizzati richiede quindi un percorso formativo specializzato». Garbato ha le idee chiare anche sulla situazione dei giovani imprenditori in generale. «Estremamente alto è in Veneto ed in Italia il numero di talentuosi giovani in possesso di brillanti e sostenibili idee imprenditoriali, in molti casi però l’attività intrapresa se non supportata finanziariamente non decolla e si arresta in fase di start-up. Una detassazione incisiva e un sostegno importante del mondo bancario sarebbero di forte stimolo all’imprenditoria giovanile e credo che con questo provvedimento la Regione Veneto abbia dimostrato di volerci dare una grande chance e un’eccezionale opportunità di rilancio in cui sono convinto non mancheremo».
Il vicentino Enrico Capiozzo, infine, ha presentato il progetto “Veasyt – make your visit easy”, servizi digitali per il turismo accessibile, prodotto di un’azienda spin-off dell’Università Ca’ Foscari nata nel gennaio di quest’anno. «Veasyt Tour, primo servizio che abbiamo prodotto, è una serie di guide multimediali culturali Design for All, fruibili gratuitamente da Pc, tablet e smartphone. Un unico servizio fruibile da tutti i visitatori, anche in presenza di disabilità sensoriali o di disturbi del linguaggio. Le guide saranno presto integrate da una particolare forma di advertising geolocalizzato, denominato Mecenatismo Digitale: aziende del territorio potranno affiancare virtualmente il proprio brand al patrimonio culturale e artistico presentato, come innovativa forma di comunicazione. L’introito andrà alla conservazione e il restauro delle opere culturali». Veasyt lancerà a breve anche “Live!”, una piattaforma alla quale accedere ad un servizio di interpretazione professionale in teleconferenza da remoto, a conferma del fatto che, pur giovani, questi imprenditori hanno già ben chiaro che, per restare sulla cresta dell’onda, la capacità di innovare non si deve mai fermare. «Da troppi anni siamo abituati alla stessa musica, ma un giovane intraprendente, nel 2012, ha a disposizione mezzi e opportunità impensabili solo fino a pochi anni fa. Le tecnologie, i nuovi modelli di business e il mercato sempre più globale permettono a imprenditori creativi incredibili occasioni di impresa. Ma si deve saperle e volerle cogliere. Bisogna capire che noi ventenni e trentenni possiamo essere grandi imprenditori come lo sono stati i nostri nonni e genitori. Insomma, il Veneto è stato fucina di imprenditori, e può tornare a esserlo. Con il supporto delle istituzioni e dei “vecchi imprenditori”, i giovani devono capire che è arrivato il momento di mettersi in gioco, senza scuse. Giovani che, con il fuoco negli occhi e la passione nel cuore, vogliono crescere e far crescere il proprio territorio, creando valore economico e sociale a partire dalla cosa più semplice: un’idea».
DI ALBERTO MINAZZI
Arte e Cultura +
LARGO AI GIOVANI
8 Settembre 2012