In occasione della XIV Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, sarà possibile visitare beni culturali storici ed esclusivi
Ville e palazzi, castelli e hotel di charme, musei e gallerie, casali, cascine e masserie, abbazie, badie e cappelle, ma anche parchi e giardini.
Un patrimonio, vasto ed eterogeneo, tutelato dallo Stato, che ne deve favorire la conservazione, ma che conta soprattutto sull’impegno dei diretti proprietari ai quali i è affidata la responsabilità della loro salvaguardia.
Sono innumerevoli, e delle più variegate tipologie, i beni culturali, storici ed esclusivi (di proprietà privata, fatta eccezione degli Archivi di Stato), disseminati nel territorio nazionale che parteciperanno domenica 26 maggio alla XIV Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.
Oltre 450 luoghi iconici, caratterizzati da una precisa identità, unica in Europa per la sua storia, per il suo valore culturale e per lo stretto legame con il territorio di riferimento, saranno visitabili gratuitamente.
Viaggio nel Veneto delle antiche ville
Ben 56 le dimore storiche venete che partecipano quest’anno alla Giornata ADSI aprendo le loro porte ai visitatori il 26 maggio, beni culturali a cui si aggiungono le sei sedi dell’Archivio di Stato del Veneto, che organizzeranno visite tra giovedì 23 e sabato 25 maggio.
Inoltre nelle province di Belluno, Padova e Verona saranno protagoniste anche le scuole. Nello specifico,nel bellunese le visite saranno condotte dagli studenti del Liceo Giorgio Dal Piaz di Feltre (BL), Istituto Giustina Renier e Istituto Tomaso Catullo di Belluno. A Padova a condurre i visitatori saranno gli studenti dei Licei Enrico Fermi, Tito Livio e Istituto tecnico Pier Fortunato Calvi, mentre a Verona diventeranno guide per un giorno gli allievi della scuola Apostolica Bertoni – Istituto “alle Stimate” e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti statale.
Nell’edizione 2024 ci sono anche delle assolute novità.
Hanno infatti aderito all’iniziativa 15 Dimore Storiche venete che mai prima di quest’anno avevano partecipato alla manifestazione.
Tra queste Villa di Modolo, a pochi chilometri da Belluno, quest’anno new entry della classifica dei Grandi Giardini Italiani.
L’amata dimora dello scrittore veneto Goffredo Parise
Oltrepassando il cancello settecentesco si entra nel giardino, si incontrano le vecchie scuderie e infine la Villa di Modolo, grandiosa costruzione del primo ‘800 disegnata dall’architetto Andrea Miari. Il complesso costituisce uno dei maggiori esempi di ville perfettamente inserito nella grande tradizione dei più significativi modelli veneti.
Prima volta anche per la Casa sul Piave Goffredo Parise che sorge sul greto del Piave, vicino ad un piccolo borgo chiamato Gonfo, in provincia di Treviso.
L’edificio fu acquistato nel 1970 dallo scrittore, che vi abitò fino al 1982. Qui Parise lo scrisse i suoi “Sillabari” e altri racconti.
E’ una new entry anche Villa Venier Contarini a Mira, in provincia di Venezia. L’edificio che sorge lungo il Brenta, a pochi chilometri dalla monumentale Villa Pisani di Stra, si compone di un corpo padronale del ‘500 affiancato da due barchesse, un oratorio, alcuni annessi e un parco.
Gli affreschi del Tiepolo a Vicenza
Ben sette le prime assolute in provincia di Verona con l’ingresso nella Giornata delle Dimore Storiche di alcuni palazzi di prestigio tutti collocati all’interno del centro storico della città.
Tra questi Palazzo Aleardi Brenzoni, suggestiva dimora nelle vicinanze del Duomo e di ponte Pietra.
L’edificio sorge sulle preesistenze di due corpi di fabbrica, uno risalente al XII-XIII secolo, l’altro del XV secolo (entrambi originariamente case torre) e di un edificio a portico con sovrastanti logge.
New entry anche per la seicentesca Villa Priuli Lazzarini Crisanti, nel comune di Val Liona, in provincia di Vicenza. Il percorso di visita partirà dagli esterni della villa, in particolare dal giardino terrazzato all’italiana, e si snoderà poi nelle sale interne della villa, arricchite da affreschi e fregi.
Nel Salone sarà possibile ammirare degli strappi di affreschi di Giandomenico Tiepolo, parte di un ciclo pittorico presente anche al Palladio Museum di Vicenza. La visita si concluderà nelle cantine.
L’Archivio di Stato di Venezia
In provincia di Venezia, oltre al Palazzo e Chiesa di San Giovanni di Malta, nel sestiere di Castello, a Villa Correr Agazzi a Biverone di San Stino di Livenza e alla già citata Villa Venier Contarini di Mira, si avrà l’occasione di entrare nella sede dell’Archivio di Stato (San Polo 3002), che aprirà le sue porte venerdì 24 maggio alle 10 di mattina.
“La visita sarà strutturata in due parti – spiega l’archivista Salvatore Alongi – durante la prima parte il pubblico potrà ammirare il complesso dei Frari con i chiostri della Trinità e di Sant’Antonio, i due refettori ed i corridoi monumentali che un tempo ospitavano la comunità dei frati minori. La seconda parte sarà dedicata all’analisi di una piccola selezione di documenti, principalmente disegni e mappe che ruotano intorno ad una particolare dimora storica. Quest’anno abbiamo scelto Villa Venier Contarini a Mira che verrà aperta al pubblico domenica 26, durante la Giornata Nazionale”.
“Le dimore storiche, luoghi unici del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro territorio – spiega Giulio Gidoni, presidente di Adsi Veneto – non sono solo un bene turistico di rara bellezza, ma anche il perno di una economia circolare per borghi e città in cui si trovano. Il 54% di tali immobili si ubica, infatti, in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20 mila abitanti e, nel 29% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti. E la Giornata delle Dimore Storiche, oltre ad accendere un riflettore su questo insieme di ville, palazzi e giardini, il più grande museo diffuso non solo del Veneto, ma di tutta Italia, rappresenta anche un’occasione unica per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che questi beni ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese”. Per la cura e la valorizzazione delle Dimore, ha ricordano Gidoni “abbiamo bisogno di professionalità che appaiono sempre più difficili da trovare e da formare: si tratta di artigiani, restauratori e giardinieri specializzati, un invito che rivolgiamo anche alle nuove generazioni”.
Claudia Meschini