Consegnati gli attestati di merito. L’orgoglio della regione per questi giovanissimi che hanno dato esempio di altruismo, solidarietà e creatività
Sono cinque ragazzi e ragazze giovanissimi, con un range anagrafico che va dai 14 ai 18 anni.
Sono veneti e sono Alfieri della Repubblica.
A tutti loro, che hanno oggi ricevuto gli attestati al merito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in quanto “ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un ponte per ridurre le disuguaglianze”, e che “hanno molto da insegnare”, è arrivato il plauso ufficiale del presidente della regione Luca Zaia.
“A Filippo, Lorenzo, Matteo, Damiano e Fatima porgo le congratulazioni di tutto il Veneto per il meritato riconoscimento di Alfieri della Repubblica 2024– ha scandito il presidente Zaia -Una squadra di rappresentanti della nostra regione che ancora una volta ci dà occasione di andare orgogliosi dei nostri giovani. In loro riconosciamo i tanti ragazzi che sanno indicare la via anche a noi adulti; altruisti, coraggiosi, ingegnosi, animati dallo spirito di comunità. Questi giovani ci rendono orgogliosi perché, nonostante ci sia chi non riesce a vederlo, confermano che il testimone generazionale può trovare mani sicure”.
Sono esempi che contrastano i pregiudizi che spesso gravano sulle nuove generazioni e insieme, per i giovani, esempi di creatività e di solidarietà da imitare.
Alfieri della Repubblica 2024: cinque belle storie venete
Il giovanissimo Matteo Ridolfi, 14 anni, di Colognola ai Colli (Verona) è oggi Alfiere della Repubblica grazie alla sua intraprendenza e al suo coraggio. Il caso lo ha fatto trovare nel posto giusto al momento giusto ed è grazie al suo intervento che un uomo colto da infarto ha raggiunto l’ospedale ancora in vita.
Matteo non aveva svolto corsi particolari ma, di fronte all’emergenza, non ha esitato a praticare per 15 minuti, fino all’arrivo dell’ambulanza, sull’uomo a rischio di vita, un massaggio cardiaco come ha visto tante volte fare in una serie tv che segue da sempre.
Damiano Toniolo, di 15 anni, è stato premiato invece per il suo amore per il prossimo e per gli animali.
Durante la pandemia Damiano, che ama in modo particolare le galline, ha raccontato in un libro la sua passione.
Con quel suo libro, poi pubblicato, ha anche racimolato dei denari, con i quali ha acquistato 4 macchinine elettriche poi donate ai reparti pediatrici di Cittadella e di Camposampiero per i bambini oncologici.
L’altruismo e la solidarietà sono ciò che ha mosso anche l’impegno profuso dalla quindicenne Fatima Sadkaoui, di origini tunisine.
Di fronte a quel nuovo compagno di scuola arrivato dal Senegal senza conoscere la lingua italiana, si è improvvisata mediatrice culturale traducendo per lui in francese ogni cosa e aiutandolo a integrarsi nel nuovo contesto.
Anche la storia di Filippo Mutta, di Marano Vicentino, ha a che fare con il senso di comunità e con la generosità.
Appena diciottenne, ha saputo creare un sistema operativo, Microkosm, efficace contro gli attacchi informatici.
Il suo software lo ha fatto vincere un concorso europeo ma alla fine Filippo ha deciso di metterlo a disposizione gratuitamente, sia dei cittadini privati che delle aziende.
Infine, ma non ultimo, l’alfiere della Repubblica vicentino Lorenzo Sassaro, di 17 anni. Il più giovane italiano ad aver scoperto una stella.
Appassionato di astronomia fin dall’infanzia, poco prima di Natale ha individuato MarSEC2_V2 tra miliardi di trilioni di altre stelle nell’Universo.
Mattarella: “esempi di azioni e sentimenti da incoraggiare”
Cinque belle storie, cinque belle vite di giovani che gettano un ponte virtuale per il futuro di un’intera generazione.
“Sono storie – ha concluso Zaia – con cui i nostri giovani ci comunicano che il bene collettivo non è un sogno irraggiungibile ma è frutto delle scelte che ognuno di noi è in grado di fare e portare avanti”.
Gli alfieri della Repubblica 2024 premiati dal presidente Sergio Mattarella sono 29 in tutta Italia.
“I casi scelti – ha spiegato nel corso della cerimonia Mattarella -non costituiscono tuttavia esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea, di azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali”.
Ai riconoscimenti orientati al tema annuale, “Solidarietà per l’ambiente e per la cultura” sono stati uniti Attestati d’onore relativi ad atti compiuti con particolare coraggio e a gesti di amicizia emblematici.