Il direttore del Museo del Prado di Madrid: “è una delle più grandi scoperte nella storia dell’arte”
Era finito all’asta nel 2021, attribuito a un allievo del pittore spagnolo José de Ribera.
Ma quel dipinto ad olio che unisce un’iconografia tradizionale a una rappresentazione tridimensionale del tutto innovativa per l’epoca, è di fatto “una delle opere d’arte antica più preziose al mondo”.
L’autentico “Ecce Homo” di Caravaggio, di cui si conosceva l’esistenza ma che si riteneva da tempo perduto.
L’Ecce Homo esposto al pubblico
Ora sarà per la prima volta esposto al pubblico al Museo Del Prado di Madrid, che custodisce opere dei maggiori artisti italiani, spagnoli e fiamminghi e che per primo aveva segnalato al Ministero della Cultura spagnolo, tre anni fa, la rilevanza di questo dipinto proposto dalla casa d’aste Ansorena.
“Il nuovo proprietario dell’Ecce Homo di Caravaggio – comunica lo stesso Museo – presterà questo capolavoro per nove mesi al Museo Nazionale del Prado dove rimarrà esposto in una speciale installazione individuale dal 28 maggio a ottobre 2024”.
Accurate indagini confermano: è di Caravaggio
Dopo l’indagine diagnostica, il restauro e gli studi che hanno interessato l’opera, gli esperti ne hanno confermato l’autenticità e ricostruita la storia.
“Ecce Homo” fu dipinto da Caravaggio tra il 1605 e il 1609, ha fatto parte della collezione privata di Filippo IV di Spagna e in Spagna è arrivato nel XVII secolo.
Rappresenta uno dei momenti più intensi della Passione, quando Ponzio Pilato porta Gesù davanti al popolo dicendo: “Ecce homo”, “Ecco l’uomo”.
“Dalla sua ricomparsa all’asta tre anni fa, l’Ecce Homo – ha dichiarato il direttore del Museo Del Prado Miguel Falomir – ha rappresentato una delle più grandi scoperte nella storia dell’arte“.
Era stato messo in vendita con una base d’asta di 1.500 euro: vale decine di milioni di euro.
Misura 111×86 cm