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Cani: razze pericolose? Solo più impegnative

Cani: razze pericolose? Solo più impegnative

Il Direttore Unità Operativa Complessa Veterinaria Area C dell’Ulss 3 Serenissima: ” potenzialmente tutti i cani possono essere pericolosi, molto dipende dal comportamento dei proprietari”

L’anagrafe canina, il registro dei cani presso il quale ogni proprietario deve iscrivere l’amico a quattro zampe, dell’Ulss 3 Serenissima al 2023 ne contava 81.353 a fronte di una popolazione di 611.131 abitanti.
Nel medesimo elenco sono segnalati anche gli episodi di morsicatura verificatisi e dei quali si è avuta rilevanza.
Lo scorso anno sono stati 160, in pratica si verifica una morsicatura ogni tre giorni.
“Va precisato – spiega il Direttore Unità Operativa Complessa Veterinaria Area C dell’Ulss 3 Serenissima Carmine Guadagno – che la morsicatura è classificata in tre livelli a seconda della gravità e che il numero complessivo li comprende tutti, quindi non solo quelli con le conseguenze più gravi. Sono in crescita rispetto all’anno precedente in quanto è aumentata la presenza di animali nelle famiglie. Questo dovrebbe far riflettere anche alla luce di episodi di aggressione che spesso di trasformano in tragedie come nel caso del bimbo di 13 mesi azzannato e ucciso da due Pitbull in provincia di Salerno”.

 

L’importanza del “patentino” per animali potenzialmente pericolosi

“La black list di razze canine potenzialmente pericolose nella quale rientravano tra gli altri Pittbull, Rotweiler e Bulldog Americano – sottolinea Carmine Guadagno – non aveva ragione di esistere e in effetti è stata cancellata, perché potenzialmente tutti i cani possono essere pericolosi, indipendentemente dalla razza. Il cane fondamentalmente fa quello che gli si dice di fare e le sue azioni molto dipendono dal comportamento degli umani e dal contesto nel quale vive. Non ci sono razze che si possono definire pericolose ma cani più impegnativi. Questo significa che chi decide di averli deve anche sapere come gestirli per loro stessi e in relazione agli altri”.

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Conoscere e gestire il proprio cane è importante

Il Codacons, dopo l’ultimo drammatico episodio di cronaca per l’aggressione da parte di cani ha lanciato l’allarme e chiede che sia introdotto d’obbligo il “patentino” per le razze potenti e potenzialmente pericolose.
E’ giusto che le persone che decidono o già hanno un cane siano preparate su come convivere con l’animale anche in rapporto agli altri esseri umani e questo strumento è importante perché fornisce gli elementi giusti affinchè attraverso le informazioni che fornisce – tra le altre sull’etologia canina, lo sviluppo comportamentale in relazione alle fasi della vita dell’animale, il benessere del cane, la relazione con l’uomo, la prevenzione dell’aggressività – si possano contrastare episodi che possono avere conseguenze pericolose per l’incolumità pubblica”.

Educare i proprietari dei cani

“In primis dunque – continua Carmine Guadagno – il percorso educativo deve riguardare le persone che devono saper come gestire l’animale, soprattutto nel caso in cui per caratteristiche fisiche peculiari di alcune razze come potenza, robustezza e dentatura possano provocare ferite letali in caso di morsicatura.

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Soprattutto mai bisogna abbassare l’attenzione. Per fare un esempio non si devono lasciare soli i bambini con i cani e ci vuole sempre prudenza nell’avvicinarsi. Se capita che accarezziamo un cane con una patologia a un orecchio può capitare che abbia una reazione aggressiva e magari morda perché toccato su un punto che gli fa male”.

Il patentino: si può fare volontariamente

L’obiettivo del “patentino”, rilasciato al termine di un percorso formativo che prevede il superamento di un test finale è quello di favorire un corretto sviluppo della relazione tra il cane e il proprietario.
I percorsi formativi sono organizzati dai Comuni in collaborazione con i Servizi Veterinarii delle Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti.
Al momento sono obbligatori solo in caso di morsicature di una certa entità o vi si può partecipare volontariamente. Nell’area dell’Ulss 3 Serenissima, il Comune di Venezia ne ha in calendario uno il prossimo novembre.

Silvia Bolognini

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