Il capoluogo piemontese approva la nuova delibera in consiglio comunale: non si potrà fumare se non a distanza di 5 metri dalle persone o con il loro consenso
In attesa che una legge nazionale dia il via libera a limitazioni del fumo anche nei luoghi all’aperto, ogni comune può stabilire la propria regola.
Così, a Torino, è stato deciso lo stop al fumo all’aperto quando non ci siano almeno 5 metri di distanza dalle altre persone.
Un divieto che scatta alla fermata dell’autobus, ai tavolini dei locali, durante le manifestazioni e nei parchi se ci sono persone accanto a chi vuole fumarsi sigarette, sigari, pipe, tabacco riscaldato, sigarette elettroniche e ogni prodotto a combustione.
La modifica della delibera introduce una lettera V al Regolamento di Polizia Urbana 221 che istituisce il “divieto di fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto a una distanza inferiore di 5 metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso”.
Per chi non dovesse rispettare la regola scatterà una multa di 100 euro, mentre nel caso in cui vi sia esplicito consenso da parte di tutti i presenti, il fumo collettivo resterà possibile.
Torino non è l’unica città che introduce questo divieto, sia in città Europee sia in Italia. Nel nostro Paese.
A Milano, per esempio, il divieto è scattato il 19 gennaio del 2021 e riguarda le aree aperte e un raggio di dieci metri.
Attualmente è limitato alle fermate dei tram, parchi, stazioni, cimiteri, stadi e oratori ma dal 2025 lo stop riguarderà tutte le aree pubbliche.
Analogo provvedimento a Modena, dove non si possono consumare sigarette, anche elettroniche, nei luoghi pubblici.
Pena una sanzione da 25 a 250 euro, non si può fumare in prossimità di luoghi sensibili come scuole e centri sportivi, parchi e fermate dei mezzi pubblici neanche a Volano, una cittadina del Trentino che ha lanciato il progetto “Volanonfuma”. E neppure in spiaggia si fuma lungo gli 8 km di arenile di Bibione, dove il divieto sotto l’ombrellone vige dal 2019. E’ invece consentito nei chioschi, dove non ci sia un divieto e nelle aree dedicate.