Aggiornamento del 28 marzo : l’evento è stato annullato a causa del maltempo
In Veneto, una delle manifestazioni più famose al mondo per gli appassionati di parapendio e deltaplano
Non c’è Pasqua sull Monte Grappa senza il cielo che si affolla di parapendii e deltaplani che viaggiano, da Vicenza a Belluno, oltre 100 km al giorno per cinque giorni.
È la 38° edizione del Trofeo Montegrappa, uno dei più grandi avvenimenti mondiali riguardanti il volo sportivo e l’unico, planetario, a radunare nello stesso evento le due discipline aeree del parapendio e del deltaplano. L’area di volo, compresa nell’arco delle Prealpi trevigiane e vicentine, accoglierà quest’anno circa 200 atleti dal 27 marzo, giornata di registrazione, fino al 1° aprile, giornate durante le quali si susseguiranno cinque manches pomeridiane per decretare il miglior Icaro del 2024.
Uno spettacolo di acrobazie e colori
Al di là dell’avvenimento sportivo, l’emozione è soprattutto per il pubblico che potrà allungare il naso al cielo, colorato di vele e boomerang plananti.
Gli hot spot – punti panoramici – migliori dai quali osservare la gara si distribuiscono nella provincia di Vicenza – antenne di Rubbietto a Conco-Lusiana, Col Campeggia Romano d’Ezzelino, impianti sportivi San Giacomo di Romano d’Ezzelino – e a Borso del Grappa (TV), dove ha sede l’associazione Volo Libero Montegrappa, organizzatrice dell’evento. Questi saranno gli stessi punti di decollo e atterraggio dei gareggianti.
Dal trofeo all’expo: il Testival di Borso del Grappa
Oltre all’evento dei cieli, anche a terra sarà possibile partecipare “attivamente” grazie al Testival, la seconda edizione della kermesse pensata come un expo per aziende e specialisti del settore aereo.
Dal 30 marzo al 1° aprile, infatti, la zona di atterraggio del Garden Relais di Borso darà la disponibilità di toccare e studiare le attrezzature dei professionisti: vele e paracaduti, imbrachi e caschi, strumenti GPS e accessori d’abbigliamento utili al volo.
L’esposizione sarà inaugurata venerdì 29 marzo alle 18, con il taglio del nastro e la presentazione della trilogia storica sul monte Grappa dello scrittore Loris Giuriatti. Nei giorni successivi, sono previste altre attività ricreative, come la proiezione del documentario “Ali di Tela” – sulla vita del primo uomo a sorvolare l’Everest su un deltaplano: Angelo D’Arrigo – o le camminate attorno a Romano d’Ezzelino. Il tutto mentre i cieli saranno solcati dai parapendii e dai deltaplani.
Il regolamento del trofeo Montegrappa 2024
La competizione, che vive dal 1982 per il deltaplano e dal 1990 per il parapendio, è riconosciuta dalla FAI – Federazione Aeronautica Internazionale – come una delle competizioni più longeve e famose al mondo.
Il Trofeo Montegrappa si svolge su cinque “task” (manches), una al giorno.
È una gara di velocità il cui percorso viene deciso volta per volta dal direttore di gara, in base alle condizioni meteo, e che consiste nello smarcare delle boe grazie al GPS di bordo (come avviene per le regate marine).
La partenza si svolge in due fasi: i piloti hanno un’ora di tempo per decollare e posizionarsi in cielo, sulla linea di partenza virtuale. Al via, dato dall’organizzazione di gara, tutti possono oltrepassare la riga e iniziare il loro volo nel minor tempo possibile. Punteggi e medaglie, distribuiti nell’arco delle giornate e alla premiazione finale, riguardano le diverse categorie: “assoluta”, “serial”, “sport” e “femminile” in base alle certificazioni dei vari piloti. Per questioni di sicurezza e ordine, sono ammessi alla gara 150 piloti di parapendio – 140 piloti selezionati in base al ranking FAI WPRS al 31 dicembre 2023; 7 wild card assegnate dall’organizzazione; 3 wild card assegnate dal Team Leader della nazionale italiana; di questi, 10 posti riservati alle donne – e ad altri 50 atleti di deltaplano.
Perché a Borso del Grappa
Ciò che rende speciale il luogo in cui questa manifestazione avviene da quasi quarant’anni sono le sue correnti ascensionali. A Borso del Grappa si sono trovate le condizioni ottimali: la possibilità di volo in tutti i periodi dell’anno, anche di alcune ore, grazie al meteo favorevole; la presenza di precipizi quasi verticali, che permettono la formazione delle correnti; la facilità con la quale si può accedere ai punti di decollo, sul versante meridionale del massiccio, e le conseguenti comodità delle aree di atterraggio. Una concomitanza di ingredienti che permette, dal 1982, di godere di un evento unico e mozzafiato: l’uomo che si libra nel cielo e plana, moderno Icaro, sui versanti delle nostre montagne venete.
Damiano Martin