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Dengue: nuova allerta dal ministero alle regioni

Dengue: nuova allerta dal ministero alle regioni

Diramata agli enti locali una nuova circolare che invita ad attivare quanto previsto dalle linee guida per la prevenzione

L’epidemia Dengue dilaga in Brasile.
Superano oramai i 2 milioni i casi di contagio e l’Italia mette le mani avanti.
Proprio oggi, infatti, alle regioni è stata inviata dalla direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute una circolare di allerta.
La terza da quando si è iniziata a monitorare la situazione.
Il maggior rischio è legato anche all’avanzare della stagione, che porta regolarmente a una “maggior attività di Aedes albopictus”, la zanzara responsabile dei contagi.

Dengue, il virus trasmesso dalla puntura di zanzara

Essendo la zanzara comunemente chiamata “tigre” “vettore potenzialmente competente per la trasmissione di virus Dengue oltre che di altri arbovirus, si invitano Regioni e Province autonome – comunica la circolare – a predisporre tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, Pna 2020-2025, atte a ridurre il rischio di trasmissione autoctona di virus Dengue”.

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Le strategie di prevenzione sono di vario tipo, a iniziare dall’individuazione delle aree di maggior rischio per la proliferazione delle zanzare, dalle bonifiche delle stesse per rimuovere eventuali focolai larvali e dallo sfalcio della vegetazione incolta.

Formazione del personale sanitario e informazioni per i cittadini

Una raccomandazione particolare è rivolta al potenziamento della “sorveglianza dei casi umani di Dengue su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di tempestività, sensibilizzando gli operatori sanitari per permettere la rapida identificazione dei casi” attraverso un’opportuna formazione in tema di Dengue alla quale dovrebbero partecipare anche gli operatori addetti allo svolgimento degli interventi di pulizia e disinfestazione.
La circolare invita gli enti preposti anche a “provvedere alle attività per una corretta comunicazione, che aumenti la consapevolezza del rischio Dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc.) e tra gli operatori sanitari, e che incoraggi comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità”.

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