Il ciclone tirrenico continua a interessare la penisola. A Vicenza continua il monitoraggio del livello dei fiumi per il rischio-alluvione
Come sintetizzano efficacemente i meteorologi di iLMeteo.it, l’Italia è letteralmente “intrappolata” dal ciclone tirrenico, che ha riportato il maltempo su buona parte della penisola e che, spostandosi verso sud, nelle prossime ore determinerà precipitazioni anche in altre regioni, a partire da Sardegna orientale, Sicilia e Calabria, e sul versante adriatico.
Una morsa che, nelle previsioni dei prossimi giorni, sembra concedere pochi spiragli di tregua.
Intanto, le prime regioni coinvolte stanno facendo i conti con le conseguenze delle precipitazioni.
In Liguria sono numerose le frane, come quella che ha diviso in due Pieve Ligure. Frane e fiumi in piena anche in Toscana, con Livorno tra le realtà più colpite dagli allagamenti.
In Piemonte è elevato il rischio valanghe e in Emilia Romagna è scattata l’allerta arancione per il rigonfiamento dei fiumi.
Ma è soprattutto sul Veneto, e in particolare nel Vicentino, che si accentra la massima attenzione per una situazione da “bollino rosso”.
Vicenza: ore di timore
La memoria dell’alluvione del 1° novembre 2010 è ancora un ricordo troppo fresco, nella memoria degli abitanti di Vicenza e della sua provincia, per non vivere con grande timore le ore in cui il livello del Bacchiglione e del Retrone, i due fiumi del capoluogo, continua a crescere a causa dell’elevata quantità delle incessanti precipitazioni.
Le casse di espansione e le altre opere contro il rischio idraulico realizzate dopo l’evento di oltre 13 anni fa stanno per ora permettendo di tenere per quanto possibile la situazione entro i margini di un sia pur limitato controllo. Ma i monitoraggi sono continui.
“La situazione resta critica”, ha reso noto il presidente della regione Veneto Luca Zaia rinviando a un aggiornamento puntuale alle ore 12.00. “I torrenti Retrone e Bacchiglione -ha confermato – hanno superato il livello di guardia”.
Il maltempo limita la viabilità: gli ultimi aggiornamenti da Vicenza e dal Veneto
Tra le principali conseguenze legate alle condizioni meteo, sono pesanti i disagi alla circolazione.
Riguardo a quella ferroviaria, Zaia spiega che “la circolazione dei treni rimane sospesa su tre linee (Vicenza-Padova, Vicenza-Schio fino a Cavazzale, Vicenza-Treviso da San Pietro in Gù), con la presenza sul posto da parte dei tecnici di RFI”.
Il Comune di Vicenza, sul suo sito internet istituzionale, fa il punto invece sulle strade cittadine impraticabili alle 6.30 di questa mattina. “Sono attualmente chiusi per allagamenti – illustra – la tangenziale sud tra Campedello e Vicenza ovest. Chiuso anche il nodo dello Stadio (viale Trissino, via Bassano, via dello Stadio), il sottopasso Vittime Civili di Guerra, tra via Martiri delle Foibe e viale della Pace e strada dei Ponti di Debba”.
Il comunicato prosegue annunciando l’imminente “chiusura della rotatoria tra strada delle Cattane e via degli Scaligeri (Emisfero)”, così come “continuano a rimanere chiuse anche strada di Bertesina, tra viale Aldo Moro e via della Scola, strada del Tormeno, strada di Casale, strada delle Ca’ Perse, strada di Porciglia, strada delle Scuole di Anconetta.
Il consiglio: limitare gli spostamenti. Se possibile, restare in casa
Sono state chiuse per allagamenti, conclude il Comune di Vicenza, anche viale Eretenio, strada Carpaneda, strada Ambrosini e la rotatoria della nuova bretella di viale del Sole. E allagamenti si registrano anche in piazza Matteotti. L’invito è quindi quello di affrontare “con la massima prudenza i sottopassi, in particolare quello di Sant’Agostino sotto l’autostrada A4”, di limitare gli spostamenti ed evitare il più possibile le strade per consentire gli interventi di soccorso e di protezione civile.
Allagamenti e emergenza neve in alta quota. Scuole chiuse
Già nella giornata di ieri era stata decisa la chiusura delle scuole a Vicenza e in alcuni Comuni del circondario, mentre in alta quota è emergenza-neve.
Nel pomeriggio di martedì 27, la Provincia di Vicenza aveva segnalato particolari criticità nel comune di Dueville, con livelli molto alti del torrente Igna alla confluenza con il Timonchio e nella rete idrografica minore si riscontrano lungo l’asta del Bacchiglione, soprattutto a Longare, Montegalda e Montegaldella.
L’aggiornamento del presidente della Regione ha confermato ora che “il Consorzio Bacchiglione segnala alcuni allagamenti nei comuni dei Colli Euganei a causa dell’impossibilità ricettiva della rete minore. È esondato lo scolo consortile Nina, affluente del canale Bisatto, in località Lovertino di Rovolon, interessando alcune abitazioni”. Inoltre, “il torrente Aldegà inizia lo sfioro in comune di Monteforte d’Alpone e S. Bonifacio, con invaso in area deputata a laminazione”.
Sono attive in queste ore 100 organizzazioni di Protezione civile del Veneto con 651 volontari. Al lavoro anche i Vigili del Fuoco, che in molti comandi hanno effettuato il raddoppio dei turni”.
Alberto Minazzi