Nel 2024, il contributo per il trasporto pubblico locale non è più a disposizione di tutti coloro che hanno i requisiti Isee
Da voucher di sconto per tutti a “ricarica” per pochi. È l’evoluzione che, nel 2024, il Governo ha deciso per il cosiddetto “bonus trasporti”, che non sarà più usufruibile da tutti coloro che hanno un Isee sotto il limite fissato per il beneficio (15 mila euro).
Il bonus è infatti riservato solo ai titolari di una social card “Dedicata a te”, inclusi dunque nella lista degli assegnatari compilata dal Comune di residenza. E l‘importo, esattamente come era avvenuto in passato col bonus benzina, sarà caricato dunque direttamente sulla carta, elevando la disponibilità economica della stessa.
Più soldi, ma per meno persone
La cifra che verrà riconosciuta quest’anno agli aventi diritto registra un aumento, passando da 60 a 77,20 euro, che andranno ad aggiungersi al contributo erogato attraverso la Carta Solidale Acquisti. I soldi possono essere spesi per l’acquisto di un abbonamento valido per i mezzi del trasporto pubblico locale, ma non solo.
In alternativa, proprio il caricamento dell’importo sulla carta “Dedicata a te” introduce la novità di consentire l’uso della somma in primo luogo anche per l’acquisto di carburante per la propria vettura. È inoltre previsto che l’avente diritto possa spendere i 77,20 euro pure per acquistare generi alimentari di prima necessità.
Già dal 15 dicembre 2023 è stato effettuato, sulle social card attive a quella data, l’accredito del bonus, che, a meno dell’introduzione di ulteriori stanziamenti dedicati al momento non previsti, potrà essere ottenuto una sola volta nell’arco dell’anno.
L’evoluzione del bonus trasporti
Il bonus trasporti fu introdotto nel 2022 con il decreto legge “Aiuti”, approvato dal Governo per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie a fronte dei rincari, e poi rifinanziato all’interno di altri 3 provvedimenti: i cosiddetti decreti “Carburanti” ed “Energia” e il decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2024.
Nel 2023, era stato fissato un limite reddituale di 20 mila euro annui, senza nessun riferimento o necessità di comunicare la soglia Isee al momento della richiesta. Il beneficio non era infatti automatico, ma legato alla presentazione di una specifica domanda sulla apposita piattaforma telematica attraverso Spid o carta d’identità elettronica.
Alberto Minazzi
Il bonus trasporti praticamente dato a gente che non lavora e /o non prende l’autobus. Al peggio non c’è mai fine!