Francesco Canella, fondatore e presidente di Alì , è morto all’età di 92 anni. Ha rivoluzionato il mondo della distribuzione alimentare in Italia
Ricoverato in ospedale da un paio di giorni, se ne è andato in silenzio nella notte, probabilmente pago di quei suoi 92 anni pieni di storia e di lavoro, di intuizioni e di successi, di amore e di famiglia.
Una grande famiglia.
Francesco Canella, fondatore e presidente del gruppo Alì, è morto.
Veneto ed Emilia Romagna, dove Francesco ha aperto negli anni ben 117 supermercati dando lavoro a oltre 4 mila persone, piangono una persona che ha dato molto.
E che da Padova, città natale e dove ha dato vita al suo primo “banco servito”, è arrivata a farsi strada un po’ ovunque.
“Oggi abbiamo perso una persona che con il proprio impegno, il proprio lavoro, la propria passione e i propri valori ha saputo creare un grande gruppo commerciale, con centinaia di punti vendita e migliaia di dipendenti – ha ricordato sui social il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro -. Ho avuto modo di conoscere personalmente Francesco Canella ed apprezzarne la capacità organizzativa e visionaria che hanno solo i grandi imprenditori. Un esempio concreto della laboriosità del nostro territorio veneto, attenta alla dimensione sociale del fare impresa, con il coinvolgimento attivo dei collaboratori e del territorio. Potrei fare numerosi esempi, specie nel mondo dello sport, come in quello ambientale con la piantumazione di alberi -ha continuato Brugnaro – ma su tutti vorrei ricordare la raccolta di fondi per l’emergenza dell’acqua alta del novembre 2019, quando il gruppo Alì raccolse oltre 250 mila euro per i lavori di ripristino e Francesco Canella venne a consegnarmeli di persona a Ca’ Farsetti. A tutta la famiglia Canella giunga il cordoglio mio personale e dell’intera Città di Venezia. Il suo ricordo resterà vivo nelle opere che ha realizzato e nelle tantissime persone che gli hanno voluto bene”.
Proprio per le sue doti imprenditoriali, il suo impegno per la tutela dell’ambiente e del prodotto alimentare, Francesco Canella, nel 2019 è stato insignito dall’Università di Padova della Laurea ad honorem “Italian Food and Wine”.
Lascia i figli Gianni, vice presidente di Alì e Alìper e Marco, responsabile finanziario del Gruppo.
Il garzone in bicicletta
Quella di Alì (il nome deriva dal diminutivo di alimentari) è un’azienda familiare fondata nel 1971.
Classe 1931, Francesco Canella ha iniziato come garzone in bicicletta nel primo dopoguerra, diventando poi “casoin” quando è riuscito ad aprire il suo primo piccolo negozio in zona Arcella, a Padova, una volta tornato da militare.
Da quel piccolo spaccio rilevato con tanti sogni, è arrivato a creare una delle più grandi catene italiane di supermercati e centri commerciali.
Tutta “colpa” dell’America
L’idea della grande distribuzione è nata in seguito a un viaggio organizzato dalla Camera di Commercio in America in anni in cui in Italia c’erano solo piccoli negozi al dettaglio.
Francesco ne rimase folgorato e, con la sua intuizione di quel “banco servito” con formaggi, salumi al taglio e cibi cotti pronti, ha di fatto rivoluzionato il mondo della distribuzione alimentare nel nostro Paese.
Tornato a casa, ha cercato di coinvolgere diversi colleghi condividendo con loro il progetto di avviare a Padova un primo grande supermercato.
Con l’entusiasmo di chi ci crede e la visione lontana, ha messo insieme un piccolo gruppo.
Era convinto che avrebbero realizzato qualcosa di importante.
Ma le banche non si sono dimostrate lungimiranti e uno a uno, i soci, temendo di perdere tutto, hanno desistito. Francesco Canella no. Racimolando dei prestiti dai familiari, ha tentato l’impresa da solo.
Era rimasto vedovo e aveva due figli allora piccoli da crescere, ma non si è fermato.
Con tenacia e duro lavoro, è arrivato al suo primo Alì.
Una storia lunga 50 anni
Nel 2021, Francesco Canella, i figli Gianni e Marco e le migliaia di dipendenti del Gruppo hanno festeggiato i primi 50 anni dell’azienda.
“Sono orgoglioso dei traguardi che abbiamo raggiunto in questi 50 anni – aveva detto Francesco Canella- Allo stesso tempo guardo con entusiasmo al futuro e a quanto potremo realizzare nei prossimi anni assieme”.
A continuare ora il suo cammino saranno i figli che, dalle prime Carte Fedeltà del 1997 al primo progetto per la tutela dell’ambiente che, dal 2001, contraddistingue l’azienda, fino alle innumerevoli iniziative sportive, conserveranno lo spirito e i valori che il padre ha loro consegnato.
Consuelo Terrin