Politica +

Piano Mattei: il futuro dell’Africa passa per l’Italia

Piano Mattei: il futuro dell’Africa passa per l’Italia
Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione del Vertice Italia Africa, oggi 28 gennaio 2024. Foto di Paolo Giandotti

Il vertice per il futuro del continente entra nel vivo oggi, lunedì 29 gennaio, a Palazzo Madama dopo la cena inaugurale al Quirinale

“Un proverbio africano di grande saggezza recita: “Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno”.
Affinché il nostro sia un cammino comune, verso gli obiettivi del benessere e della pace in Africa, in Europa e nel mondo, occorre mettere in campo congiuntamente le nostre rispettive volontà”.
La citazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cena al Quirinale che ha anticipato la giornata di confronto di lunedì 29 gennaio a Palazzo Madama, illustra perfettamente il senso del vertice “Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune, primo appuntamento internazionale che si svolge nel nostro Paese in avvio della presidenza italiana del G7.
L’Italia si candida infatti a giocare un ruolo importante nei rapporti tra i due continenti per programmare insieme il futuro. Ed è un segnale importante, in tal senso, il fatto che la Conferenza Italia-Africa, svoltasi finora a livello ministeriale, sia stata nell’occasione elevata al rango di un vertice tra capi di Stato e di Governo, richiamando una settantina di ospiti, tra cui i rappresentanti di organizzazioni multilaterali come Unione Europea e Unione Africana, insieme a Onu e Fondo Monetario Internazionale.

piano mattei
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del vertice Italia Africa @ Francesco Ammendola

L’Italia presenta il “Piano Mattei” per l’Africa: avvio a febbraio

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scelto proprio questo vertice per lanciare e illustrare ufficialmente il “Piano Mattei”, messo in campo dal Governo e convertito dal Parlamento.
Un programma che, come ha spiegato la premier intervenendo al Tg1, ha alla base “un approccio nuovo, non predatorio, non paternalistico, ma neanche caritatevole”. Un nuovo approccio, cioè, “da pari a pari, per crescere insieme”. “Possiamo e dobbiamo lavorare a una visione elaborata insieme”, ha detto Mattarella.
“L’obiettivo – ha aggiunto Meloni – è presentare ai Paesi africani la nostra visione di sviluppi dell’Africa”. Una visione, improntata al dialogo, puntando a costruire “un rapporto ancora più forte e strutturato”, come ha sottolineato il presidente della Repubblica. Idea che, tornando alle parole di Giorgia Meloni, muove dalla consapevolezza che “tutto quello che accade in Africa in qualche modo ci coinvolge: dalla migrazione alla sicurezza, passando per le catene di approvvigionamento”.
Per questo, insieme all’individuazione di Paesi pilota in cui avviare i primi progetti, il Piano ha fissato alcune direttrici di intervento: materie prioritarie che intendono coinvolgere tutto il “Sistema Italia”, comprendendo istruzione/formazione, sanità, acqua/igiene, agricoltura, energia e infrastrutture. E già a febbraio si entrerà nel vivo, con l’inizio delle prime missioni della struttura del Piano Mattei in Africa e la prima riunione della cabina di regia prevista dal decreto che istituisce la governance dell’iniziativa.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni con l’ambasciatore della Namibia Hage Geingob

Tra i primi progetti a prendere forma ci saranno, ha annunciato la premier Meloni, “un grande centro di formazione professionale sull’energia rinnovabile in Marocco, progetti sull’istruzione in Tunisia e altri per l’accessibilità alla sanità in Costa d’Avorio“. Altri progetti pilota sono previsti in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya.

Il vertice al Senato

Anche il programma delle 5 sessioni di lavoro odierne al Senato ricalca lo schema delle tematiche del Piano Mattei.
Dopo l’iniziale sessione plenaria, con la partecipazione anche dei presidenti delle istituzioni dell’Unione Europea, a conferma del sostegno dell’Ue alle iniziative italiane, ci si addentrerà infatti in discussioni, presenziate dai ministri italiani competenti per materia, su “Cooperazione in campo economico e infrastrutturale”, “Sicurezza alimentare”, “Sicurezza e transizione energetica”, “Formazione professionale e cultura” per chiudere con “Migrazioni, mobilità e questioni di sicurezza”.
L’obiettivo è quello di riuscire a tradurre il vertice nell’avvio di partenariati stretti con Nazioni del continente africano. Un esempio, di cui si è già parlato alla Cop28 di Dubai a dicembre, è quello delle partnership su cui l’Italia sta puntando in materia di approvvigionamenti energetici, con il coinvolgimento attivo di un player importante del settore come Eni. Dal lato africano, il dialogo con l’Europa può per converso attrarre investimenti e tradursi in un volano di benessere per le popolazioni, attraverso uno sviluppo sostenibile.
Il tutto sulla base di un modello che, ha ricordato il presidente Mattarella, “seppe bene interpretare un leader come Enrico Mattei: uno dei protagonisti della lotta per la libertà del popolo italiano e, proprio per questo, attento sostenitore del percorso di indipendenza e liberazione dei popoli africani”.

Alberto Minazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Leggi anche: