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Maturità 2024: attese novità

Maturità 2024: attese novità

Entro fine gennaio le materie del secondo scritto. Prova orale e requisiti di ammissione potrebbero essere rivisti

Si sta avvicinando il primo appuntamento, per chi si sta preparando alla maturità: quello classico della comunicazione della materia su cui verterà, a seconda dei diversi indirizzi, la seconda prova scritta dopo il tema di italiano.
Il Ministero solitamente pubblica infatti le sue scelte al riguardo entro fine gennaio.
Ma non sarà, secondo le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, l’unica decisione che verrà presa per l’esame di quest’anno.
A essere rivisti, a sentire le anticipazioni, potrebbero essere sia la prova orale che i requisiti di ammissione, introducendo concretamente tra questi anche l’ex “alternanza scuola-lavoro”, come è previsto dal 2017, anche se poi è seguita una serie di rinvii, non confermati però nell’ultimo decreto Milleproroghe.

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Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara

Il secondo scritto: una o più materie?

Il secondo scritto verte su una delle discipline individuate dal Ministero come “caratterizzanti” per ogni tipo di studio. Al classico si tratta di latino e greco, allo scientifico di matematica e fisica, al linguistico lingua e letteratura 1, 2 o 3. Per gli altri licei, per gli istituti tecnici e per quelli professionali, invece, l’elenco varia a seconda dell’indirizzo specifico di studio. Così, per esempio, all‘artistico c’è una sola materia caratterizzante per indirizzo e al liceo delle scienze umane diritto ed economia politica si aggiungono a scienze umane solo per l’indirizzo economico-sociale.

 

Il Ministero, oltre a stabilire le tracce di entrambe le prove scritte e a decidere se affidare le discipline della seconda alla componente esterna della commissione, a norma di legge ha però anche la facoltà di scegliere, per alcuni percorsi di studio, un secondo scritto basato non solo su una, ma su più materie caratterizzanti. Il secondo scritto multisciplinare è stato già sperimentato dopo l’introdizione della riforma e la soluzione, secondo alcune voci, potrebbe essere riproposta in occasione della maturità 2024.

L’orale e i requisiti d’accesso

L’idea di un ripensamento delle modalità di svolgimento della conclusiva prova orale dell’esame è stata invece ventilata dallo stesso ministro. Si vorrebbe cioè passare, nel consueto faccia a faccia tra candidato e commissione, dalla semplice interrogazione a una riflessione più ampia. Puntando cioè anche sui collegamenti interdisciplinari che dimostrino la capacità del ragazzo di fare collegamenti al di là dell’assimilazione di semplici nozioni.
Rendere, in altri termini, l’orale un mezzo “per capire cosa ha capito lo studente”.

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Il programma di studio per l’orale, in ogni caso, comprenderà tutti gli argomenti affrontati in tutte le materie nell’ultimo anno di scuola. Ed è prevista la presentazione della relazione dei progetti svolti nei Percorsi sulle Competenze Trasversali e l’Orientamento. Ma la partecipazione alla formazione extrascolastica dei Pcto, l’ex “alternanza scuola-lavoro”, potrebbe essere richiesta già tra i requisiti di ammissione all’esame, insieme allo svolgimento (indipendentemente dal loro esito) delle prove Invalsi, a un voto minimo di 6 in tutte le materie e a una frequenza delle lezioni per almeno il 75% delle ore totali.

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Studenti

Verso l’esame di maturità

Non sono invece ventilate novità sulla composizione della commissione d’esame, che sarà formata da un presidente (esterno), 3 professori esterni e altrettanti interni alla propria scuola, per un totale di 7 membri. Già fissata anhe la data dell’inizio dell’esame, mercoledì 19 giugno con lo scritto di italiano, che proporrà 7 tracce: 2 di analisi del testo, 3 di testo argomentativo basate su discipline varie e 2 temi di attualità. Il secondo scritto si terrà giovedì 20, mentre l’orale partirà dopo la pubblicazione dell’esito delle prime due prove, fermo restando il terzo scritto previsto per alcuni percorsi formativi o scuole specifiche regioni bilingue come Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano.

Il voto massimo potrà raggiungere i 100/100, dati dalla sommatoria dei punteggi ottenuti nelle 3 prove (20 punti a scritto e altrettanti per l’orale) e quelli derivanti dai crediti accumulati nell’ultimo triennio, per un massimo di 40 punti. È prevista anche la possibilità, per i professori, di assegnare un bonus di 5 punti per gli studenti con almeno 30 crediti e un punteggio minimo di 50 conseguito in sede d’esame. Il voto minimo per il rilascio del diploma è infine confermato in 60/100.

Alberto Minazzi

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Tag:  maturità, scuola