Approvato dall’Ema (Agenzia Europea per i Medicinali) e ora dalla Commissione Europea la prima terapia anti-tumorale per via sottocutanea
La questione principale resta sempre quella: il tempo.
Ma anche il modo fa la differenza, perché smettere di passare con scadenze continue un’ora all’ospedale per la somministrazione endovenosa di una terapia contro il cancro e poter ricevere la cura con una semplice iniezione fatta a casa ha un impatto psicologico importante.
Ora diventa possibile per chi sta facendo immunoterapia antitumorale anti-PD-L1 per il trattamento di vari tipi di tumore: del polmone, del fegato, della mammella e della vescica.
La Commissione Europea, infatti, ha autorizzato l’immissione in commercio di atezolizumab SC, che può essere somministrato con iniezione sottocutanea.
Per la quale serviranno solo pochi minuti: da 4 a 8.
Una soluzione migliore per i pazienti, ma anche per il sistema sanitario, che potrà in questo modo ridurre le liste d’attesa e riorganizzare il servizio di Day hospital.
Secondo i dati forniti da Roche, produttrice di atezolizumab, nel 2023 l’antitumorale è stato somministrato in Europa a 38 mila pazienti.