Assieme all’italiano nella missione ci saranno altri due astronauti per la prima volta in orbita e il comandante al sesto lancio
Il conto alla rovescia è iniziato per quella che sarà la sua prima missione nello spazio.
Il 17 gennaio alle 23.11 ora italiana Walter Villadei, romano classe 1974, colonnello dell’Aeronautica Militare, a bordo di un razzo Falcon 9 della SpaceX sarà lanciato in orbita come pilota di missione dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida. Con lui ci saranno lo svedese Marcus Wandt e il turco Alper Gezeravci, anche per loro si tratterà di una prima volta, e il comandante di nazionalità spagnola e statunitense Michael Lopez Alegria, al suo sesto lancio. La partenza della navicella sarà trasmessa in diretta su RaiNews24.
Missione “Axiom-3”: la prima missione commerciale europea nello spazio
Il team fa parte della missione chiamata “Axiom-3” organizzata tramite la compagnia privata specializzata nei voli spaziali commerciali Axiom Space. Il quartetto, che al momento si trova in quarantena in attesa di indossare la tuta spaziale e prendere posto nella navetta Crew Dragon che lo porterà a destinazione, raggiungerà se tutto andrà come previsto la Stazione Spaziale Internazionale il 19 gennaio. Qui si fermerà 14 giorni e. ad attenderlo troverà altri sette astronauti che completeranno l’equipaggio.
Ciascuno di loro nel corso della permanenza dovrà portare a compimento una serie di esperimenti, sono una trentina in tutto, per conto dei rispettivi comandi militari e delle agenzie spaziali. A loro si sono unite aziende che, pur non operando nel settore, sfruttano lo spazio come volano per innovarsi e migliorare i propri prodotti. Walter Villadei sarà l’ottavo italiano a essere andato in orbita. Il primo fu Franco Malerba nel 1992, mentre in tempi più recenti, nel 2022, vi fu la missione di Samantha Cristoforetti.
Gli esperimenti italiani
Per quanto riguarda l’Italia, Walter Villadei, nella sua specifica missione dal nome “Ax-3 Voluntas” contribuirà a tredici progetti di ricerca. Tra questi due in particolare, come lo stesso Villadei ha spiegato in conferenza stampa, focalizzano maggiormente la sua attenzione: quello dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI sulla proteina beta amilioide dalla quale ci si aspettano significative informazioni per la prevenzione e cura delle malattie neurodegenerative anche per i futuri astronauti diretti sulla Luna e Marte e la sperimentazione per l’Aeronautica del software Isoc per il monitoraggio dei pericoli provenienti dallo spazio. Oltre a questi, gli altri riguarderanno la misura in tempo reale del flusso di particelle cosmiche, l’utilizzo di un protocollo per migliorare l’efficienza dei neuroni di chi svolge attività molto stressanti, la capacità di protezione che speciali materiali Dallara possono offrire agli astronauti.
E ancora l’ASI studierà la fertilità femminile in condizioni di assenza di peso e indagherà lo stress ossidativo che origina disturbi cognitivi e comportamentali a seguito di un volo spaziale. Non mancheranno esperimenti riguardo lo studio dei cambiamenti che avvengono nel corpo umano in assenza di peso assieme a progetti di Technogym e Gvm Assistance che prevedono il monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali con una video consultazione per affinare le tecniche di telemedicina. E anche la pasta Barilla andrà in orbita. Sarà infatti al centro di una prova per testare la conservazione. La Nasa impone che il cibo per gli astronauti sia confezionato in modo da conservarsi per due anni, una sfida che vedrà spostare il limite a cinque in considerazione delle tempistiche delle missioni su Marte.
