Tra conferme, modifiche, sostituzioni e novità: le agevolazioni a cui si può accedere nel nuovo anno
La fase del sostegno di chi è in difficoltà ricorrendo a bonus di ogni tipo sta via via venendo superata, in Italia.
Sono diverse le agevolazioni e i contributi a cui, dopo il 31 dicembre 2023, non si può più accedere.
Ma ciò non toglie che una serie di misure mirate restino tuttora in piedi. Magari con criteri diversi, ma non sempre più restrittivi.
Gli aiuti per le famiglie con figli
Per esempio, con il nuovo anno aumentano gli importi dei bonus “asilo nido”.
Nel primo caso, il rifinanziamento ha aumentato di 600 euro, raggiungendo i 3.600 euro, la soglia massima del contributo per i nuclei familiari con un nuovo nato dopo il 1° gennaio con un Isee fino a 40 mila euro e la non presenza di almeno un altro bambino sotto i 10 anni.
Quanto all’assegno unico e universale, che dal 2022 ha sostituito i vari bonus bebè, sarà invece rivalutato sulla base dell’inflazione.
Per le mamme lavoratrici, inoltre, parte con gennaio la decontribuzione per quelle che hanno almeno 2 figli (di cui almeno uno sotto ai 10 anni) e un contratto a tempo indeterminato.
Per le madri con 3 o più figli, l’esonero al 100% della quota di contributi previdenziali in busta paga arriverà fino al 31 dicembre 2026 o comunque fino al mese di compimento del 18° anno da parte del figlio più piccolo.
Dalla spesa alimentare a psicologo e cultura
Tra i bonus confermati, la carta “Dedicata a te”, riservata alle famiglie con Isee fino a 15 mila euro e utilizzabile per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
In questo caso, lo stanziamento complessivo sale da 500 a 600 milioni di euro.
Raddoppia invece fino a 5 milioni la dotazione per il bonus psicologo, che prevede un Isee fino a 50 mila euro. E il contributo potrà ora raggiungere un massimo di 1.500 euro.
Un bonus che non è stato riproposto è invece la “18 App”, che però è stata sostituita con 2 nuove carte, cumulabili fino a un massimo di 1.000 euro. La “Carta cultura giovani” e la “Carta merito” prevedono però diversi requisiti. A usufruire della prima potranno essere solo i ragazzi che compiono 18 anni e appartengono a un nucleo familiare con Isee massimo di 35 mila euro.
La seconda è riservata a chi otterrà il voto massimo all’esame di maturità.
Il Superbonus e gli altri incentivi immobiliari
Tra i bonus edilizi, chi deciderà di iniziare nel 2024 la ristrutturazione del proprio immobile sfruttando il Superbonus potrà usufruire di un credito di imposta che scende dal 90% al 70% della spesa.
La detrazione per il Sismabonus è invece fissata nel 50%, su una spesa massima di 96 mila euro, con la possibilità di salire fino all’80% se i lavori consentiranno una riduzione fino a 2 classi di rischio sismico.
Rimane al 50% anche la detrazione per il “bonus mobili ed elettrodomestici” (ma scende da 8 a 5 mila euro la spesa massima), così come per le spese per la sostituzione di serramenti infissi e caldaie (qui il limite di spesa è di 60 mila euro). Cambia infine la tipologia di interventi, con l’esclusione per esempio della sostituzione di porte e tapparelle passando a soluzioni automatizzate, del bonus barriere architettoniche, con agevolazione al 75%.
Gli altri bonus 2024
Il contributo per l’acquisto della prima casa (di valore non superiore a 250 mila euro) con mutuo da parte di chi ha meno di 36 anni (e un’Isee fino a 40 mila euro) potrà contare nel 2024 su uno stanziamento di 282 milioni. Il bonus trasporti da 60 euro, per l’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico, è stato per quest’anno limitato ai possessori della social card “Dedicata a te”, quindi con un tetto Isee da 15 mila euro.
Resta infine in piedi il bonus per la posa di nuove colonnine di ricarica per le auto elettriche (con contributo all’80% della spesa e limite massimo di 1.500 euro per i singoli e 8 mila per i condomini), mentre sarà di 13.750 euro la soglia massima, modulata in base all’Isee, per la rottamazione di un’auto vecchia per passare a un nuovo veicolo a motorizzazione elettrica.